Deezer ha annunciato ufficialmente di avere acquisito una quota della società americana Dreamstage, senza rivelare nel dettaglio i termini economici dell'operzione nè la percentuale delle quote acquisite. Cos'è Dreamstage? E' una startup focalizzata sui livestream fondata da un trio eterogeneo che mette in campo competenze assortite: si tratta del CEO Thomas Hesse, ex Presidente di Sony Music per il global digital business; del direttore artistico Jan Vogler (violoncellista di fama che ricopre anche il ruolo di direttore del Dresden Music Festival); e del CTO Scott Chasin (il più estraneo all'industria musicale: uno startupper seriale che ha alle spalle successi con società come MX Logic e ProtectWise). Finora Dreamstage - che opera in un segmento dell'industria che in cinque anni potrebbe raggiungere un fatturato globale di circa 6,5 miliardi di dollari - ha lanciato oltre 50 eventi live in streaming e basa il proprio modello di business sia sulle ordinarie vendite di biglietti che su una serie di effetti collaterali potenzialmente lucrosi, che spaziano dal merchandise a pacchetti VIP virtuali configurati come esperienze esclusive online. A proposito dell'acquisizione - che dovrebbe originarie operazioni di co-marketing ma che mira essenzialmente a dotare Dreamstage di risorse finanziarie aggiuntive sia per accelerare l'affermazione del suo servizio, sia per espandere la sua quota di mercato - Hans-Holger Albrecht, CEO di Deezer, ha dichiarato: "Crediamo che Dreamstage sia la migliore piattaforma sul mercato oggi: è ben posizionata per diventare la principale destinazione online sia per i fans che per gli artisti. Gli appassionati di musica potranno finalmente godersi un'autentica esperienza di concerto che non sia una semplice video call". Gli ha fatto eco Thomas Hesse: “Dreamstage si sta rapidamente sviluppando come leader in questo fiorente business dei concerti in streaming, creando momenti unici di connessione tra artisti e fans attraverso il pianeta. Siamo elettrizzati di unire le forze con Deezer, con cui condividiamo una visione di innovazione per catturare questa enorme opportunità. Insieme faremo crescere il formato emergente del Live Music Video, aiutando gli artisti ad incrementare e intrattenere il proprio pubblico ovunque”. Le due società hanno posto l'accento sulla promozione della diversità musicale, un tema peraltro forte nella proposizione di Deezer, grande sostenitrice - su un piano diverso ma coerente con questo - della modalità di retribuzione User Centric proprio per ragioni di trasparenza e di salvaguardia dei generi più penalizzati dal modello di ripartizione delle royalties dello streaming: “Dreamstage e Deezer condividono l’obiettivo di sostenere il talento attraverso una vasta varietà di generi. Gli eventi dal vivo forniscono ai musicisti un’opportunità cruciale di generare reddito in questo periodo difficile. Ciò si allinea con la nostra missione di connettere artisti e fans attraverso il nostro progetto “Originals”, insieme alle sessioni di registrazione e al contenuto editoriale dedicato”.