Una tecnologia totalmente basata sull’intelligenza artificiale e concepita per permettere a chiunque di creare e condividere musica originale. Questa la missione di Boomy, una delle realtà più visibili nel fiorente comparto della AI applicata all’industria musicale (qualcosa a cui si è accennato anche qui a proposito del rapper-robot da un miliardo di streams). In una modalità analoga a quella che Roblox ha sviluppato per il gaming, e immersa oggi nel contesto del boom della creators economy, Boomy ha sviluppato una suite di strumenti ed un processo di distribuzione e promozione perfettamente oliato, considerando che i suoi utenti – anche i dilettanti – possono non solo creare brani, ma caricarli appena pronti sulle principali piattaforme social e di streaming, incluse Spotify, Apple Music, TikTok, YouTube, Instagram. Agli artisti di Boomy viene riconosciuto l’80% della quota di royalties generate dagli stream dei loro pezzi. Boomy è stata lanciata nel 2018 da Alex Mitchell e da Matthew Cohen Santorelli. Il primo, un musicista per passione, era già noto ai frequentatori delle cronache finanziarie, musicali e tecnologiche per avere fondatoe sviluppato Audiokite Research, un’azienda specializzata nelle ricerche di mercato focalizzate sulla musica indipendente, successivamente venduta a ReverbNation nel 2016. Il secondo ha invece un’estrazione tecnologica ma è anche un esperto di copyright musicale – attualmente siede nel board of advisors del SXSW di Austin. La società è appena uscita dalla sua fase beta – una fase sperimentale durante la quale gli artisti registrati alla piattaforma hanno già creato circa 2 milioni di canzoni originali che sono finite sui DSP musicali. La suite tecnologica di Boomy si basa su algoritmi proprietari che procedono prima definendo le caratteristiche musicali dei diversi generi, tutti classificati nel suo modello, e poi applicando il machine learning per raffinare progressivamente la qualità del brano e passare infine alla sua migliore personalizzazione possibile. L’artista-creatore ha a disposizione una serie di caratteristiche da selezionare e applicare al brano durante il processo di composizione, opzioni che cercano di replicare il processo di incisione tipico di uno studio di registrazione professionale, spaziando dalla scelta dello stile all’opzione di aggiungere strumenti e voci. Boomy ha sede sia a New York che a San Francisco.