“Dobbiamo ringraziare i Maneskin: questi ragazzi, dopo 30 anni, ci daranno una grande occasione: organizzare uno show dal respiro europeo. Noi qui viviamo in una bolla tutta nostra, ma questo è un altro mondo”. Non ha dubbi, Duccio Forzano: l’arrivo dell’Eurovision Song Contest nel 2022 in Italia, a seguito della vittoria della band romana, è una enorme opportunità. Nel 2018 e 2019, al Festival di Sanremo, Forzano è stato il primo regista italiano ad usare il cue pilot, la tecnica di regia introdotta da Eurovision, che trasforma le performance in una sorta di videoclip in diretta: “Significa che la regia viene montata prima: a questo servono le prove. I cameramen sanno già quando avverrà un dato stacco e quali sono le posizioni”, spiega. 
Gli abbiamo chiesto un parere da esperto sullo show di quest’anno, e su cosa ci aspetta per l’edizione 2022.

Dal punto di vista spettacolare, che edizione è stata questo Eurovision 2021? 
Segnata dalla commistione tra alta tecnologia e teatralità: elementi scenici inseriti in uno spazio ovviamente molto tecnologico. Per esempio - parlo della qualità visiva, non delle canzoni - lo specchio su “El diablo” nella performance di Cipro aveva un effetto clamoroso. Anche l’inglese con le due trombe enormi sull’Inghilterra, o il pianeta sulla performance della Spagna. Tre esempi che il vintage, il teatrale e la tecnologia supermoderna possono convivere.

Una scelta stilistica o le condizioni sono state dettate dalla pandemia? 
Una scelta stilistica, credo: l’impianto era molto forte, un palco enorme, con la possibilità di fare riprese da lontano, lo schermo LED che si apriva scoprendo delle luci che creavano effetti pazzeschi. Un led trasparente che scendeva parallelo alla passerella, assieme ai ventilatori che venivano utilizzati soprattutto dagli artisti con abiti morbidi o capelli lunghi per creare l’effetto vento.&nbsp;

<div class='embed'><img src="https://images.rockol.it/9PLnsJ33iLPnFBeid3Mxx1lxeXg=/700x0/smart/https%3A%2F%2Fa6p8a2b3.stackpathcdn.com%2FRVccUwTD-s9_5xj8cwQuuJGXP7Q%3D%2F702x526%2Fsmart%2Frockol-img%2Fimg%2Ffoto%2Fupload%2Fforzano.jpg" alt="https://images.rockol.it/9PLnsJ33iLPnFBeid3Mxx1lxeXg=/700x0/smart/https%3A%2F%2Fa6p8a2b3.stackpathcdn.com%2FRVccUwTD-s9_5xj8cwQuuJGXP7Q%3D%2F702x526%2Fsmart%2Frockol-img%2Fimg%2Ffoto%2Fupload%2Fforzano.jpg" title="https://images.rockol.it/9PLnsJ33iLPnFBeid3Mxx1lxeXg=/700x0/smart/https%3A%2F%2Fa6p8a2b3.stackpathcdn.com%2FRVccUwTD-s9_5xj8cwQuuJGXP7Q%3D%2F702x526%2Fsmart%2Frockol-img%2Fimg%2Ffoto%2Fupload%2Fforzano.jpg" class="img-responsive" /></div>

È stato il primo show musicale quasi normale, con il pubblico.&nbsp; 
Il pubblico fa la differenza per il live. Ma ogni esibizione era televisiva, non era per il pubblico, che si vedeva nello stacco tra una canzone e l’altra. Il pubblico non ha dato niente allo spettacolo televisivo, se non l’audio durante la premiazione. Lo si vedeva raramente, si vedevano i protagonisti, le delegazioni. Chiaramente anche io mi sono emozionato vedendo 3.500 persone in uno show, ma ai fini dello spettacolo non è così importante. Lo è per chi è lì, perché sentire le persone che si esaltano fanno da view meter per la tua adrenalina.

Come ti è sembrata l’esibizione dei Maneskin? 
I pezzi più rock erano i Maneskin e i finlandesi: la messa in scena ha fatto un bel lavoro. I finlandesi avevano molto rosso e molta grafica che aiutava il ritmo della canzone, mentre per i Maneskin la grafica era soprattutto la proiezione delle loro ombre cinesi sullo schermo, mentre sul palco c’era una pedana con le luci incastrate. L’unico difetto, per il mio gusto, erano i flash sul primo piano di Damiano che accecavano la telecamera. Bellissimo da vedere, in generale.&nbsp;

C’è un po’ di scetticismo sulla capacità italiana di fare uno show come l’Eurovision. Qual è la tua opinione? 
Questo show deve essere fatto bene, perché i paragoni&nbsp;con l’anno precedente arrivano come delle bombe, lo vediamo. Abbiamo senz’altro le competenze tecnico-artistiche per fare una gran bella figura. Ma se fossi il presidente della RAI, oggi sarei già al lavoro per capire come muovermi per individuare gli spazi, la conduzione, la regia, la fotografia, l’impostazione teatrale. Bisogna iniziare subito.&nbsp; 
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Eurovision Song Contest

Duccio Forzano

Eurovision Song Contest 2021

“Dobbiamo ringraziare i Maneskin: questi ragazzi, dopo 30 anni, ci daranno una grande occasione: organizzare uno show dal respiro europeo. Noi qui viviamo in una bolla tutta nostra, ma questo è un altro mondo”. Non ha dubbi, Duccio Forzano: l’arrivo dell’Eurovision Song Contest nel 2022 in Italia, a seguito della vittoria della band romana, è una enorme opportunità. Nel 2018 e 2019, al Festival di Sanremo, Forzano è stato il primo regista italiano ad usare il cue pilot, la tecnica di regia introdotta da Eurovision, che trasforma le performance in una sorta di videoclip in diretta: “Significa che la regia viene montata prima: a questo servono le prove. I cameramen sanno già quando avverrà un dato stacco e quali sono le posizioni”, spiega. 
Gli abbiamo chiesto un parere da esperto sullo show di quest’anno, e su cosa ci aspetta per l’edizione 2022.

Dal punto di vista spettacolare, che edizione è stata questo Eurovision 2021? 
Segnata dalla commistione tra alta tecnologia e teatralità: elementi scenici inseriti in uno spazio ovviamente molto tecnologico. Per esempio - parlo della qualità visiva, non delle canzoni - lo specchio su “El diablo” nella performance di Cipro aveva un effetto clamoroso. Anche l’inglese con le due trombe enormi sull’Inghilterra, o il pianeta sulla performance della Spagna. Tre esempi che il vintage, il teatrale e la tecnologia supermoderna possono convivere.

Una scelta stilistica o le condizioni sono state dettate dalla pandemia? 
Una scelta stilistica, credo: l’impianto era molto forte, un palco enorme, con la possibilità di fare riprese da lontano, lo schermo LED che si apriva scoprendo delle luci che creavano effetti pazzeschi. Un led trasparente che scendeva parallelo alla passerella, assieme ai ventilatori che venivano utilizzati soprattutto dagli artisti con abiti morbidi o capelli lunghi per creare l’effetto vento.&nbsp;



È stato il primo show musicale quasi normale, con il pubblico.&nbsp; 
Il pubblico fa la differenza per il live. Ma ogni esibizione era televisiva, non era per il pubblico, che si vedeva nello stacco tra una canzone e l’altra. Il pubblico non ha dato niente allo spettacolo televisivo, se non l’audio durante la premiazione. Lo si vedeva raramente, si vedevano i protagonisti, le delegazioni. Chiaramente anche io mi sono emozionato vedendo 3.500 persone in uno show, ma ai fini dello spettacolo non è così importante. Lo è per chi è lì, perché sentire le persone che si esaltano fanno da view meter per la tua adrenalina.

Come ti è sembrata l’esibizione dei Maneskin? 
I pezzi più rock erano i Maneskin e i finlandesi: la messa in scena ha fatto un bel lavoro. I finlandesi avevano molto rosso e molta grafica che aiutava il ritmo della canzone, mentre per i Maneskin la grafica era soprattutto la proiezione delle loro ombre cinesi sullo schermo, mentre sul palco c’era una pedana con le luci incastrate. L’unico difetto, per il mio gusto, erano i flash sul primo piano di Damiano che accecavano la telecamera. Bellissimo da vedere, in generale.&nbsp;

C’è un po’ di scetticismo sulla capacità italiana di fare uno show come l’Eurovision. Qual è la tua opinione? 
Questo show deve essere fatto bene, perché i paragoni&nbsp;con l’anno precedente arrivano come delle bombe, lo vediamo. Abbiamo senz’altro le competenze tecnico-artistiche per fare una gran bella figura. Ma se fossi il presidente della RAI, oggi sarei già al lavoro per capire come muovermi per individuare gli spazi, la conduzione, la regia, la fotografia, l’impostazione teatrale. Bisogna iniziare subito.&nbsp; 
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Rockol.com S.R.L.

Eurovision 2022 in Italia: “Abbiamo le competenze tecnico-artistiche per fare una gran bella figura”

Industria

Il commento del regista Duccio Forzano, il primo a usare le tecniche dell’Eurovision in Italia, a Sanremo nel 2018 e 2019.

Nella Top Album FIMI/NIQ Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 7 novembre 2025 al 13 novembre 2025, il podio presenta alcune variazioni rispetto alla settimana precedente. In prima posizione si afferma GIORGIA con il suo album G, che debutta direttamente al vertice della classifica. CAPAREZZA con ORBIT ORBIT scende di una posizione, passando dal primo al secondo posto, mentre in terza posizione si conferma stabile OLLY con il suo album TUTTA VITA (SEMPRE).

Oltre a quella già citata, tra le nuove entrate nelle prime dieci posizioni si segnalano:

<ul>
	<li>il debutto in quarta posizione di LUX di ROSALÍA;</li>
	<li>l'ingresso in settima posizione di ANIMA NERA di IL TRE;</li>
</ul>

Nella classifica Top Singoli FIMI/NIQ Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 7 novembre 2025 al 13 novembre 2025, il brano FOTOGRAFIA di GEOLIER debutta in prima posizione. In seconda posizione si colloca QUESTA DOMENICA di OLLY &amp; JULI, che arretra di una tacca rispetto a sette giorni fa passando dal primo al secondo posto. In terza si piazza&nbsp;LA CURA PER ME di GIORGIA FEAT. BLANCO, che fa il suo ingresso nella top ten direttamente in questa posizione.

Oltre a quelle già citate, non si segnalano altre nuove entrate nelle prime dieci posizioni.

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Giorgia

Classifiche, novità 13 novembre: Giorgia debutta al primo posto

'G' è l'album più ascoltato della settimana

Ecco, come comunicato dagli stessi organizzatori, il programma degli eventi in calendario per la prima giornata della nona&nbsp;edizione della Milano Music Week:

Il programma organizzato dalla direzione artistica della Milano Music Week si apre lunedì 17 novembre come di consueto con il panel d’inaugurazione “Il futuro della musica è adesso: sfide e strategie per un’industria in evoluzione” che si terrà alle ore 16.30 al Teatro di Triennale Milano (Viale Emilio Alemagna, 6). Sarà confronto imperdibile tra i protagonisti dell’industria musicale italiana — SIAE, NUOVO IMAIE, ASSOMUSICA, ASSOCONCERTI e FIMI — per leggere insieme le trasformazioni di un settore in piena evoluzione, tra nuove economie dello streaming, sfide del live, intelligenza artificiale e tutela dei diritti. Interverranno Bruno Sconocchia (Presidente AssoConcerti), Carlo Parodi (Presidente Assomusica), Rossella Lo Faro (Corporate Communication Manager FIMI), Andrea Micciché (Presidente NUOVO IMAIE), Paolo Franchini (Consigliere di Gestione SIAE); Saluto Istituzionale Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura, Comune di Milano), modera Nur Al Habash (Direttrice Artistica Milano Music Week).

Il pomeriggio al Teatro di Triennale Milano proseguirà con il concerto di Marianne Mirage e la sua voce raffinata e intensa.

Alle ore 18.15 cominceranno gli incontri curati da Tananai: “E se l’AI fosse stonata?”, un dialogo tra Tananai e Vittorio Maria Dal Maso dedicato al rapporto tra intelligenza artificiale e musica, tra creatività umana e tecnologia, e “Tananai, okgiorgio e il manuale di sopravvivenza per producer musicali”, un confronto dinamico e informale sul dietro le quinte della creazione musicale contemporanea.

Sempre in Triennale Milano, ma allo Spazio Voce, alle 18.30 ci sarà “Anatomia del suono”, il format condotto da Lorenzo Palmeri, designer e musicista, con ospite Marta Salogni sound engineer e produttrice italiana (Björk, Depeche Mode, M.I.A., Black Midi, Bon Iver e Gorillaz) di base a Londra, tra le più apprezzate a livello internazionale. Un'opportunità unica per entrare nel laboratorio di chi fa musica con la stessa sensibilità di chi progetta, tra metodo, intuizione e ricerca espressiva.

In contemporanea, al 21 House of Stories Navigli, i riflettori si accenderanno su “I dischi fondamentali di Mara Sattei”, un appuntamento curato e presentato da I Fondamentali Podcast.

Si inaugura anche il palinsesto dei due format che creano comunità e valorizzano i quartieri di Milano: "Diggin’ with", un momento unico all’interno dei negozi di dischi indipendenti, e “The Stereo Line” un percorso d’ascolto nei listening bar di Milano.

Alle 18.00, da Discomane, prenderà il via “Diggin’ with” con ospite Eugenio Finardi, un incontro pensato per gli amanti del vinile e delle storie di musica vissuta (ingresso a gruppi). Alle 19.30 il Palinurobar ospiterà The Stereo Line con Lorenzo Senni, produttore e sperimentatore tra i più originali della scena elettronica contemporanea.

Cominciano da lunedì anche gli appuntamenti al Municipio 2 per il progetto speciale Periphonic, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, una settimana ricca di concerti, dj-set, performance e incontri diffusi nei luoghi del quartiere, a cura di Chullu Agency. Il programma inizia con il live di Firas Harb e la presentazione del nuovo film dei Brucherò nei Pascoli; una talk sulla rappresentazione delle periferie curata da Gabriel Seroussi; il live dell’artista palestinese Dirar Kalash; una serata persiana curata da Isciān nel nuovo bar iraniano Leila; la mostra e la talk con il curatore e collezionista di vinili della cultura chicha Alfredo Villar curata da Salvajismo; un programma sulle sonorità della diaspora a cura di Nabil El Ayane con artisti di seconda generazione come Kelly B, Vama3000 e Carlos Valencia; l’esibizione di una scuola di ballo peruviana a cura del collettivo Sayri. Infine un nuovo format di listening session nei ristoranti del quartiere per assaporare diverse culture, dal ristorante indiano con Baaz e Vashish al ristorante brasiliano con Juana Bel, fino a uno shisha bar con Fatima e Smiya. Un percorso che intreccia suono, identità e territorio, dove la musica diventa strumento di inclusione, rappresentanza e comunità.

Tra i Digital Content Creators ufficiali della Milano Music Week, c’è per il secondo anno FomoRadar che domenica 16 novembre stempera l’attesa della week con “Fomo remedy - Road to Milano Music week 25”, una giornata speciale dedicata al lancio della loro guida alla Milano Music Week, tra concerti, performance live e dj set nella suggestiva cornice della Gipsoteca Pellini.

Tanti gli appuntamenti organizzati dai content partner in tutta la città.

Lunedì Midance in collaborazione con Enjoy Media (Enjoy Television – RIN Italia Network – Trend Discotec) riunirà il mondo della musica elettronica al Dazio di Ponente con un b2b del djing, del clubbing e delle discografiche con panel, speed date e networking.

A Casa degli Artisti si svolgerà il primo appuntamento della rassegna “40Hz Research – Live Sessions 2025 Music and science” (ore 21.00): un totale di dieci performance che presenteranno al pubblico durante la settimana gli sviluppi della ricerca 40Hz con artisti, producers e neuroscienziati che sperimentano dal vivo il potenziale delle frequenze a 40Hz e delle sub-frequenze benefiche, trasformando l’ascolto in un’esperienza immersiva e sensoriale.

Al cinema Beltrade la proiezione del film “Una lunghissima ombra” di Andrea Laszlo De Simone, un’opera che unisce musica e arte, cinema e poesia. Presente in sala l’artista, inizio ore 20.00 (informazioni e repliche sul sito del cinema).

L’Hard Rock Cafe Milan inaugurerà una settimana fitta di appuntamenti con la finale del contest per artisti indipendenti New Talents On Stage, giunto alla terza edizione, che quest’anno ha visto la partecipazione di 140 artisti (ore 21.00).

Anche il quotidiano La Ragione offrirà al pubblico una settimana di appuntamenti, al California Bakery Garden &amp; Lounge. Si comincia con la presentazione del libro “Nice to Rock You” di Ezio Guaitamacchi e Leonardo Follieri, intervistati dal giornalista Federico Arduini (ore 18.30).

Al Noise (nuova sede del Cinemino sui Navigli) alle 19.00 si parlerà di Milano con le due band milanesi Ministri e Delta V, prendendo spunto dalle loro recenti canzoni “Piangere al lavoro” e “Regole a Milano”, insieme a Margherita Devalle, autrice del libro “Milano – L’altra guida” (editore Jonglez).

Per gli appassionati di vinili, un evento ai PPM Studio con Pino “Pinaxa” Pischetola che racconta la collana Studio Original Master di Universal Music Italia.

In occasione della Milano Music Week 2025, Artist First aprirà le porte dei propri studi offrendo ad artisti e cantautori la possibilità di vivere una vera sessione professionale con LEORE, autori e producer del roster di Nelida Music Publishing, partner editoriale di Artist First. La casa di produzione musicale NEEDA inaugura il nuovo NEEDA Studio con i NEEDA OPEN DAYS, un evento speciale pensato per artisti, autori e produttori indipendenti.

A Mare Culturale Urbano comincerà la residenza artistica di Hard Voice. Il primo workshop alle 18.00 sarà un’esperienza immersiva dedicata ad artiste e performer che desiderano riconnettersi con la propria energia creativa e riscoprire la libertà della propria voce, guidate dall’insegnante di yoga RIRRI (Erica Qualizza), dall’artista Enula e dalla facilitatrice olistica Francesca Piazza.

Arci Bellezza inaugurerà una settimana di concerti con l’enigmatico Carpetman, il cui sound, risultato di una profonda ricerca creativa, fonde in maniera unica blues, soul, house-elettronica e musica alternativa.

Linecheck Music Meeting &amp; Festival, punto di riferimento della music industry italiana ed europea, torna dal 17 al 22 novembre 2025: sei giorni di live, incontri e progettualità internazionali tra BASE Milano, Auditorium San Fedele in collaborazione con Inner Spaces e DumBO Bologna con Robot Festival. Di giorno, il Music Meeting riunisce professionistə da tutta Europa per discutere temi chiave del presente musicale: tecnologie emergenti, nuove economie, impatto sociale della musica, sostenibilità. La sera, il Festival porta sul palco voci centrali della scena contemporanea tra pop, elettronica e ricerca: Joy Orbison, Sega Bodega, Nick León, Judeline, Lucy Railton, Rita Payés, Delicatoni, Le Feste Antonacci e tantə altrə.

MMW25, il programma di lunedì 17 novembre

Gli appuntamenti della prima giornata della manifestazione

Con una nota ufficiale inviata a Rockol MusicBiz, Spotify ha replicato a NUOVOIMAIE riguardo <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755185/nuovoimaie-ha-fatto-causa-a-spotify">quanto dichiarato dal Presidente Andrea Miccichè</a> nel corso della sua intervista pubblicata su queste pagine lo scorso 12 novembre. Miccichè, nel suo intervento, annunciava di aver citato in giudizio il DSP svedese contestando la mancata remunerazione agli aventi diritto del compenso aggiuntivo destinato agli artisti che non percepiscono quello previsto per l’utilizzazione digitale delle opere prevista dall’articolo 80 della Legge sul Diritto d’Autore italiana.

Spotify, nel pomeriggio di venerdì 14 novembre, ha replicato:

<blockquote>
"Spotify contesta con decisione queste affermazioni. Spotify è un servizio musicale autorizzato che rispetta le leggi sul copyright applicabili e paga circa due terzi dei suoi ricavi musicali ai titolari dei diritti, che a loro volta remunerano i creatori. Solo nel 2024, Spotify ha pagato circa 150 milioni di euro in royalty generate da artisti italiani, con oltre il 40% di queste royalty dirette ad indie"
</blockquote>

A stretto giro, è arrivata la replica del Presidente di NUOVOIMAIE Andrea Miccichè:

<blockquote>
“A me non consta che Spotify paghi le cifre citate nella nota diffusa oggi, e che non ci sia violazione del copyright: in ogni modo, invitiamo i rappresentanti della piattaforma all’incontro ‘<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755230/mmw25-il-panel-streaming-non-significa-gratis">Streaming non significa gratis</a>’, in programma il prossimo martedì 18 novembre, alle ore 14,30, presso la Palazzina Appiani di Milano, previsto nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, per discuterne”
</blockquote>

Spotify replica a NUOVOIMAIE. La collecting risponde, e…

…invita i rappresentanti del DSP a un confronto alla Milano Music Week 2025

Si terrà giovedì 20 novembre, alle ore 14,30, presso il Dazio di Levante, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel - presentato da PMI - “Musica ribelle: la nuova voce dei cantautori italiani”.

“Nel 2025, la canzone d’autore torna ad alzare la voce”, si legge nella nota di presentazione compilata dagli organizzatori: “Tra crisi climatica, diritti sociali e disillusione politica, una nuova generazione di cantautori e cantautrici usa la musica come forma di attivismo e resilienza. Il panel esplora come il pop, il rap e il cantautorato contemporaneo stiano ridefinendo i concetti di ribellione e cambiamento nel panorama musicale italiano” per mezzo di “un dialogo aperto tra artisti, attivisti e operatori del settore su come la canzone possa ancora ‘cambiare le cose’ o, almeno, raccontarle con onestà”.

Prenderanno&nbsp;parte all’incontro&nbsp;Eugenio Cesaro (Eugenio in via di Gioia), Grabriele Compierchio&nbsp;(A&amp;R Sugar Music Publishing) e&nbsp;Michela Galluccio&nbsp;(Psicologa Neuropsicologa, Presidente di Restart). 
La moderazione sarà a cura di Gianni Sibilla di&nbsp;Rockol.

L’ingresso al panel è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/partner/tickets/event/3o3aap-musica-ribelle-la-nuova-voce-dei-cantautori-italiani-20th-nov-dazio-levante-arco-della-pace-milano-tickets?dice_campaign=Butik+S.r.l.+Impresa+Sociale&amp;dice_channel=web&amp;dice_feature=mio_marketing&amp;dice_id=7568624&amp;dice_tags=organic">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘Musica ribelle’

Giovedì 20 novembre, alle ore 14,30, al Dazio di Levante

SIAE e Rockol presentano, in occasione della Milano Music Week 2025, il talk “La trilogia di Marracash”, con i producer Marz e Zef, protagonisti dei tre album che hanno segnato un momento cruciale per la musica italiana: “Persona”, “Noi, loro, gli altri” ed “È finita la pace” di Marracash. L’appuntamento è il 20 novembre alle 12 negli spazi di Palazzina Appiani, con la moderazione del giornalista di Rockol Claudio Cabona. L’incontro sarà l’occasione per riflettere sull’evoluzione della figura del produttore in Italia, dal periodo pionieristico dei primi anni 2000&nbsp;fino alla centralità raggiunta oggi, anche grazie a lavori come questa trilogia che ha contribuito a rendere evidente l’importanza del lavoro creativo e musicale dei producer. 
 
Marz e Zef racconteranno come hanno costruito un suono unico e riconoscibile, capace di coniugare influenze del passato, intuizioni del presente e scelte stilistiche innovative, trasformando ogni album in un laboratorio di ricerca sonora. Si parlerà dei momenti chiave di “Persona”, tra campionamenti di musica classica e riferimenti alla scena italiana, della spinta identitaria e dell’originalità di “Noi, loro, gli altri”, fino alla concentrazione totale e alla creatività isolata di “È finita la pace”. Verrà messo in luce il ruolo del produttore come “regista della musica”, capace di affiancare l’artista nella creazione di un percorso coerente e originale, facendo emergere un linguaggio riconoscibile e duraturo. Sarà l’occasione per entrare in profondità nei retroscena, nelle intuizioni e nelle metodologie di lavoro che hanno permesso a Marz e Zef di plasmare tre album fondamentali, mostrando quanto la produzione musicale possa diventare un vero e proprio atto culturale.

I biglietti gratuiti e le prenotazioni sono disponibili su Dice e sul sito della <a href="https://www.milanomusicweek.it">Milano Music Week.</a>

MMW25: Marz e Zef, uniti nel segno del “genere Marracash"

SIAE e Rockol presentano un evento speciale in programma il 20 novembre a Milano.

Si terrà venerdì 21 novembre, alle ore 15,30, alla Palazzina Appiani di Milano, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel - presentato da AssoConcerti - “I numeri della musica dal vivo a Milano e le ricadute degli spettacoli AssoConcerti sul territorio”.

“La musica dal vivo non è solo intrattenimento, ma anche un potente motore di sviluppo territoriale e culturale”, hanno spiegato gli organizzatori nelle note di presentazione dell’evento: “In questo incontro sarà presentato lo studio commissionato da Assoconcerti all’Università di Pisa, che analizza le ricadute economiche e sociali dei grandi spettacoli sul territorio nazionale. I dati evidenziano come i grandi live contribuiscano a valorizzare città e comunità locali, a partire da Milano, capitale della musica dal vivo”.

Al panel prenderanno parte il Presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia, il Professore Ordinario Dipartimento di Economia e Management Università di Pisa Nicola Salvati, la Dott.ssa Giulia Anari e la Dott.ssa Angelica Palla del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa.

L’ingresso al panel è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/partner/tickets/event/av7ww7-i-numeri-della-live-music-a-milano-ed-assoconcerti-21st-nov-palazzina-appiani-donore-milano-tickets?dice_campaign=Butik+S.r.l.+Impresa+Sociale&amp;dice_channel=web&amp;dice_feature=mio_marketing&amp;dice_id=7568619&amp;dice_tags=organic">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘I numeri della musica dal vivo a Milano’

Venerdì 21 novembre, alle ore 15,30, alla Palazzina Appiani di Milano

Audacia Innovations ha annunciato l’introduzione dell’assistente vocale di Celia, il tool AI sviluppato dalla startup di servizi per artisti ed etichette fondata e guidata da Luca Stante <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755010/audacia-il-tool-celia-diventa-gratuito">disponibile gratuitamente</a> a partire dalla fine dello scorso ottobre a tutti gli iscritti alla piattaforma.

Grazie alla nuova versione vocale dello strumento - ha fatto sapere l’azienda in una nota - gli utenti “non dovranno più trascorrere ore davanti a grafici, metriche e dashboard complesse”, essendo il tool in grado di fornire “aggiornamenti vocali chiari, rapidi e sempre&nbsp;disponibili - ovunque e in qualsiasi momento”: l’utilizzo della nuova funzionalità è possibile anche senza la connessione a un personal.

La prima versione, già online oggi, venerdì 14 novembre, riporta una sintesi settimanali delle “Strategie suggerite alla label per sviluppare brand e catalogo su TikTok, Youtube, Spotify ed Instagram”.

Audacia, Celia integra l’assistente vocale

Per ‘superare’ il lavoro davanti allo schermo

E’ venuto a mancare nella serata di ieri, 13 novembre, all’età di 82 anni, Luciano Casadei, pioniere del live promoting in Italia che portò nel nostro Paese, tra gli anni Settanta e Ottanta, grandi nomi del rock internazionale come - tra gli altri - Rolling Stones e Bob Marley.

Militante nel Partito Comunista Italiano nella sezione di Torino, Casadei fu Federazione Giovanile Comunista Italiana, e - successivamente - responsabile del settore stampa e propaganda del partito per il capoluogo lombardo. Entrato in controllo, nel ‘77, di Radio Flash, Casadei - già entrato in contatto con gli ambienti della musica dal vivo organizzando le serate di intrattenimento per le Feste dell’Unità - iniziò a essere attivo come promoter portando all’ombra della Mole prima il tour congiunto di Dalla e De Gregori “Banana Republic”, poi Bob Marley (nel 1980) e - nell’’82, grazie alla collaborazione di David Zard - i Rolling Stones. Altri eventi curati dal promoter hanno avuto come protagonisti Madonna, Lou Reed, Genesis, Ray Charles e Weather Report.

Dopo aver lasciato negli anni ‘90 la direzione di Radio Flash, Casadei ha continuato a operare come organizzatore di eventi e mostre - insieme al figlio Marco - con l’associazione Radar.

Addio a Luciano Casadei

Organizzatore di grandi eventi dal vivo tra gli anni Settanta e Ottanta

In occasione della Milano Music Week, Artist First aprirà le porte degli studi di registrazione all’interno della propria sede per presentare Inside the Session, “un progetto speciale - spiegano gli organizzatori - dedicato alla creazione musicale condivisa”. Dal 17 al 21 novembre gli studi di Artist First ospiteranno ogni giorno un artista diverso che lavorerà fianco a fianco con Leore (nella foto), il duo di autori e produttori appena entrato a far parte del roster di Nelida Music Publishing, partner editoriale di Artist First.

Gli artisti e gli autori interessati si sono proposti inviando le proprie demo al link https://www.artistfirst.it/leoremilanomusicweek/ che hanno potuto trovare all’interno del sito ufficiale della Milano Music Week.&nbsp;Tra tutte le candidature ricevute sono stati selezionati cinque artisti che prenderanno parte alle sessioni creative insieme a Leore.

Il duo, composto da Francesco Rodrigo e Matteo Ieva, ha debuttato nel 2018 con il brano “La tenerezza”, e - l’anno successivo - ha partecipato a Sanremo Giovani con la canzone “La mia felpa è come me”. Dopo aver pubblicato l’EP “Che fine abbiamo fatto” nel 2021, nel 2024 Leore hanno prodotto due finalisti di Area Sanremo e curato - nel 2025 - la produzione di Alex Wise, secondo classificato tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025.

MMW25, Artist First presenta Inside the Session

In collaborazione con Nelida Music Publishing

Per conoscere le ultime novità musicali della settimana, questo articolo ti fornirà l'elenco completo e sempre aggiornato delle nuove canzoni uscite venerdì. Ogni settimana, artisti e band pubblicano nuovi brani, album o EP su tutte le piattaforme digitali. Se vuoi rimanere al passo con le ultime uscite, non perderti <a href="https://www.rockol.it/singoli">l'elenco sempre aggiornato con tutte le novità musicali</a>. Questa settimana parliamo di cmqmartina, Subsonica, Tropico, Stacy B e Petit.

<h2>Radio Erotika - cmqmartina - Sony</h2>

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cmqmartina presenta il brano "Radio Erotika", che partecipa a Sanremo Giovani. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 11 novembre 2025 e sarà in rotazione radiofonica a partire dal 14 novembre 2025. Secondo un comunicato stampa "Radio Erotika" è un pezzo che "esplora un viaggio notturno tra Milano e Cattolica, con un focus sui ricordi e sulle emozioni. La produzione musicale combina elementi di pop elettronico, cantautorato e sonorità da club".

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/radio-erotika-cmqmartina-ctid-227067718">Leggi il testo di "Radio Erotika" </a>

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<h2>Radio Mogadiscio - Subsonica - Sony</h2>

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I Subsonica hanno annunciato l'uscita del nuovo singolo "Radio Mogadiscio", disponibile in radio e in formato digitale a partire da venerdì 14 novembre. Il brano sarà distribuito da Epic Records/Sony Music Italy e da oggi è possibile effettuare il pre-save su tutte le piattaforme digitali. "Radio Mogadiscio" segna il ritorno della band a distanza di quasi due anni dall'ultimo album "Realtà Aumentata". La canzone trae ispirazione dalla storia del Colonnello Abshir Hashi Alì, custode di un archivio musicale a Mogadiscio, in Somalia. Questo archivio comprende oltre 100.000 canzoni, registrazioni di poesie e opere teatrali, conservate su vari supporti e oggi digitalizzate. L'uscita del singolo rappresenta un collegamento tra memoria e speranza, affrontando temi di apertura e resistenza attraverso la musica.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/radio-mogadiscio-subsonica-ctid-227648523">Leggi il testo di "Radio Mogadiscio" </a>

I Subsonica si formano a Torino nell’estate del 1996 dall’incontro di Samuel (voce, già negli Amici di Roland), C-Max (chitarra, già negli Africa Unite), Boosta (tastiere e programmazioni), Ninja (batteria) e Pierfunk (basso). 
Nella primavera del ’97 esce per la Mescal il loro primo album, intitolato semplicemente SUBSONICA, una delle rivelazioni discografiche dell’anno grazie a singoli come “Preso blu”, “Istantanee” e “Radioestensioni”. Il gruppo appare anche molto in televisione... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/subsonica/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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<h2>Naufragare - Tropico - Universal</h2>

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Tropico presenta il nuovo singolo "Naufragare", estratto dall'album "Soli E Disperati Nel Mare Meraviglioso", pubblicato il 26 settembre da Island Records e Universal Music Italia. Il brano entrerà in rotazione radiofonica a partire da venerdì 14 novembre. "Naufragare" rappresenta secondo un comunicato stampa "un'esplorazione delle contraddizioni e dei desideri di fuga, attraverso una narrazione che riflette su esperienze umane contemporanee".

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/naufragare-tropico-ctid-222408527">Leggi il testo di "Naufragare" </a>

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<h2>Nothing At All - Stacy B - Autoprodotto</h2>

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Dal 14 novembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Stacy B, intitolato "Nothing At All". Il brano affronta il tema della fine di una relazione e le emozioni che ne derivano. Come segnalato in una nota stampa, "la canzone esplora concetti di perdita e memoria, attraverso una scrittura personale e riflessiva. Il sound combina elementi pop e soul, con una produzione che mette in risalto la voce dell'artista". Inoltre, è previsto un videoclip diretto da Lorenzo Brisolin, girato presso le Fiere di Bologna, che visualizza i temi di solitudine e nostalgia presenti nel brano.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/nothing-at-all-daimon-b-ctid-192705611">Leggi il testo di "Nothing At All" </a>

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<h2>Un bel casino - Petit - Warner</h2>

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Petit presenta il nuovo singolo "UN BEL CASINO", che sarà disponibile a partire dalla mezzanotte del 14 novembre 2025 su tutte le piattaforme digitali e in radio. Il brano è stato selezionato per partecipare a Sanremo Giovani 2025 e rappresenta una nuova tappa nel percorso discografico dell'artista.

"UN BEL CASINO" è pubblicato sotto l'etichetta 21co Label / Atlantic Records. La canzone affronta temi legati all'amore e alle relazioni, descrivendo una storia in cui i protagonisti si confrontano con sentimenti complessi e ricordi persistenti. Questo singolo segue i precedenti lavori di Petit, tra cui "VITAMÌ", "VIVERE DA MORIRE" e "MEZZANOTTE", consolidando la sua presenza nel panorama musicale.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/un-bel-casino-petit-ctid-226993736">Leggi il testo di "Un bel casino" </a>

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Nuova musica uscita in Italia settimana del 2022-02-06

Questa settimana nuovi singoli per cmqmartina, Subsonica, Tropico, Stacy B e Petit

Nuovi singoli, le uscite del 14 novembre

Si terrà venerdì 21 novembre, alle 18,30, presso la Palazzina Appiani di Milano, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel - presentato da SCF - “Il futuro è connesso: nuovi orizzonti per il mercato dei diritti musicali”.

L’incontro è presentato come “un dialogo che ripercorre i 25 anni di storia del diritto connesso in Italia, dalle prime tutele per i produttori fonografici fino alle sfide dell’odierno ecosistema digitale”.

Attraverso la voce di professionisti e operatori del settore, “il panel analizzerà il percorso evolutivo del mercato, orientando lo sguardo verso un sistema sempre più sostenibile, efficiente e proiettato alla crescita di tutti i soggetti coinvolti”.

All’evento, moderato dall’editore e CEO di Rockol Giampiero Di Carlo, prenderanno parte Mariano Fiorito (Direttore Generale di SCF), Raffaele Razzini (VP Finance &amp; CFO di Warner Music Italy) e Andrea Sassano (Direttore RAI Teche).

L’ingresso al panel è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/partner/tickets/event/rywagw-nuovi-orizzonti-del-mercato-dei-diritti-musicali-21st-nov-palazzina-appiani-donore-milano-tickets?dice_campaign=DICE&amp;dice_channel=web&amp;dice_feature=mio_marketing&amp;dice_id=7569085&amp;dice_tags=organic">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘Il futuro è connesso’

Venerdì 21 novembre, alle 18,30, presso la Palazzina Appiani di Milano

<a href="http://musicbiz.rockol.it/tutto-su/nuovoimaie-453984">NUOVO IMAIE</a>&nbsp;propone una serie di incontri con protagonisti e protagoniste del panorama musicale italiano per parlare dei loro progetti, ma anche per approfondire le dinamiche che ruotano intorno all’essere Artista Interprete Esecutore.

Se le chiedi di presentarsi, ti risponde che è “una cantautrice che ha avuto un lungo percorso di sperimentazione in nord Europa e che è poi tornata alla sua cultura di nascita ricominciando a scrivere nella sua lingua madre, l’italiano”. Anna Carol, in realtà, è molto più di questo. Classe 1992, ha cominciato con il jazz, genere che ha approcciato mentre viveva all’estero e che ha perfezionato con masterclass alla School of Jazz and Contemporary Music di New York. Poi il ritorno alle origini, appunto, con un approccio più vicino al cantautorato pop: il suo secondo album, “Principianti”, è uscito nel 2025 e l’ha portata sul palco del Primo Maggio e in tour in tutta la penisola. Qualche settimana fa, inoltre, è arrivato un nuovo singolo inedito, “Invece di stare con te” in collaborazione con Dente. 
 
Sei cresciuta in Italia, ma in una città unica nel suo genere: Bolzano. Com’è la scena musicale lì? 
 
Nascere in questo luogo per me ha significato essere molto aperta anche alle influenze di quello che arriva da fuori. Essendo un luogo di confine, mi ha spinta verso culture diverse e sicuramente anche verso la ricerca di un'identità. E poi mi ha lasciato addosso la curiosità di vedere cosa succedeva nelle città più grandi. Crescendo è stato difficile trovare altre persone che avessero una passione viscerale come la mia per la musica, quindi sono sempre stata molto in movimento.

Cosa hai trovato all’estero, a livello di stimoli e ispirazione? 
 
Da un certo punto di vista ho trovato soprattutto ciò che non mi apparteneva. Dopo questi sette anni tra la Germania, Londra e Rotterdam ho capito che mi mancava l'Italia e quello che rappresentava. Ma mi ha dato modo di sperimentare, di capire tanti altri modi di vivere la vita e quindi poi anche di applicare questa nuova cognizione all’arte, alla mia identità. Inoltre, mi ha permesso di esplorare nuovi generi che conoscevo meno. 
 
In effetti, nonostante il tuo punto di riferimento apparente sia il cantautorato italiano, tra le tue influenze citi sempre molti altri generi tradizionalmente esteri... 
 
Il primo genere in cui mi sono buttata capofitto è stato il jazz. Per molti anni mi ci sono proprio incaponita, perché in qualche modo sentivo di riconoscermici e allo stesso tempo era lontanissimo da me. Dal jazz sono passata al soul e all’R&amp;B, che non a caso erano molto ascoltati in nord Europa. Alla fine sono ritornata al pop, il mio punto di partenza insieme al cantautorato. Nella mia infanzia ho ascoltato tanto Lucio Dalla, Luca Carboni, Elisa, Giorgia, ed è stato bello riscoprire tutto quello che mi ero persa nei sette anni in cui vivevo all'estero. 
 
Tra cui l’esplosione dell’indie pop italiano, appunto. Tra i tuoi collaboratori abituali ci sono molti punti di riferimento dell’indie di casa nostra: Federico Dragogna, i Selton... 
 
Ho notato che finisco per fidarmi di qualcuno musicalmente soprattutto quando mi fido della persona che c’è dietro. Penso che in qualche modo le affinità entrino per osmosi anche nelle canzoni, anche per l’atmosfera che si può creare durante le prove e la lavorazione. Federico l'ho conosciuto quasi per caso: aveva ascoltato il mio primo disco, gli era piaciuto molto e aveva compreso la direzione che volevo imboccare per il secondo album, da lì è nato tutto molto naturalmente. Insieme a lui abbiamo capito che i Selton sarebbero stati la band perfetta da portare in studio con noi, perché a livello musicale avevamo diversi punti in comune. 
 
Si dice spesso che il 2025 è stato l’anno dei cantautori. Tu che sei inequivocabilmente parte in causa, che ne pensi? 
 
Mi riesce sempre difficile mettere un’etichetta a ciò che faccio: dipende anche da ciò che si intende quando si parla di cantauturato. A prescindere da questo, però, penso che ci sia una grande voglia di ascoltare la verità nelle canzoni, e che mettersi a nudo nei propri testi possa avere un valore aggiunto, possa essere un atto ancora più potente, autentico e tangibile. E la gente lo percepisce. 
 
Tra l’altro, a proposito di scrivere, al tuo ultimo progetto discografico hai affiancato anche un libro... 
 
Da una parte è stato quasi un gioco: era partito dalla voglia di lasciare qualcosa di concreto a chi veniva ai concerti. C’erano molti racconti che avevano ispirato in qualche modo il disco: l’album stesso, Principianti, prende il nome da una raccolta di racconti di Raymond Carver. Avevo voglia di dare spazio alle narrazioni che non erano riuscite ad entrare nelle canzoni, ma che ne facevano parte o potevano farne parte. Con una mia cara amica, la filosofa e scrittrice Sonia Lisco, abbiamo avuto l’idea di creare una raccolta di racconti ispirata alle canzoni, ma che potesse avere una vita propria, a cui abbiamo poi abbinato anche delle fotografie. Un buon modo per riempire anche il tempo di attesa tra l’uscita di un album e il successivo, che di solito è abbastanza lungo.

Oltre a essere una songwriter, sei anche una performer a 360 gradi. NuovoIMAIE lavora da sempre a tutela degli artisti interpreti esecutori: che importanza ha avuto per te, da artista emergente, la consapevolezza di avere dei diritti da poter fare valere anche in quest’ambito? 
 
Di diritti connessi spesso non si parla molto, ma per me, ai tempi, venire a sapere della loro esistenza è stata una scoperta e una novità: non tutti hanno occasione di approfondire, magari perché c’è qualcun altro che si occupa della materia per te, ma credo sia importante avere coscienza di ciò che ti spetta e di quali sono gli strumenti a tua disposizione, soprattutto per artisti giovani, che ancora devono intraprendere un percorso più strutturato. 
 
E a proposito di percorso: cosa ti aspetta prossimamente? 
 
Mi sto preparando per le prossime date del tour autunnale nei club. Dopo la tranche estiva vorrei tornare in sala prove con la mia band e lavorare sul live set e sullo show, una cosa che mi piace molto fare perché mi riporta alle origini. Ho iniziato a fare musica in una saletta e sperimentando sulle canzoni, provando a riarrangiarle: è bello ripartire da lì.

Anna Carol: 'La mia musica è sempre in movimento'

Il mestiere di artista visto con gli occhi di chi ha molto viaggiato per imparare a farlo 

A quasi vent'anni dal lancio (è stato fondato nel 2006) uno dei principali distributori digitali, punto di riferimento soprattutto per gli artisti autoprodotti, supera i 5 miliardi di dollari in ripartizioni per gli artisti. Una soglia particolarmente impressionante perché TuneCore aveva sforato i 4 miliardi appena un anno e cinque mesi fa. Negli ultimi 18 mesi, quindi, ha pagato ai suoi artisti una media complessiva di quasi 59 milioni di dollari al mese.

In base ai dati disponibili, meno del 25%&nbsp;degli artisti che usufruiscono dei servizi di distribuzione di TuneCore si trovano negli Stati Uniti: il suo mercato, quindi è decisamente globale. "Questo traguardo non è semplicemente arrivato per caso: è il risultato di un attento ascolto ai bisogni degli artisti di oggi e di un'evoluzione di TuneCore che ha alimentato la sua crescita" ha commentato la&nbsp;CEO Andreea Gleeson.

TuneCore supera i 5 miliardi di dollari in ripartizioni

Meno di 18 mesi fa aveva superato i 4 miliardi

Dopo il sollievo per <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755067/lo-sziget-ha-rischiato-grosso-ma-per-ora-si-e-salvato">lo scampato pericolo</a>, ora le energie sono tutte concentrate sul futuro. Tamás Kádár (nella foto)&nbsp;è il CEO della Sziget Zrt, la società organizzatrice dello Sziget Festival dal 2017 controllata da Superstruct Entertainment, a sua volta controllata - dal 2024 - da KKR. Pur preferendo non commentare né il periodo di gestione della manifestazione operato dal gigante britannico della musica dal vivo, né l’attuale, effettiva titolarità del marchio che identifica lo storico festival ungherese, Kádár - intervistato da Rockol MusicBiz -&nbsp;vede nella ridiscesa in campo dello storico patron dell’evento, Gerendai Károly “una nuova e importante pietra miliare nella storia di Sziget”, che “potrà continuare a essere uno dei più rilevanti in Europa”. E vede nell’apertura a un pubblico più maturo una possibile via di consolidamento per assicurare all’”Island of Freedom” un futuro radioso… 
&nbsp;

Quali sono i dettagli dell’accordo tra la nuova società che supervisionerà Sziget e Superstruct?

Naturalmente, i dettagli del contratto sono considerati segreto commerciale, ma in sostanza l’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi: il fondatore di Sziget, Gerendai Károly, rileverà da Superstruct Entertainment, con sede a Londra, la società Sziget Zrt., che gestisce il festival. 
La struttura proprietaria della “nuova” Sziget Zrt. si definirà progressivamente nelle prossime settimane, poiché — oltre al coinvolgimento del management — sono in corso negoziazioni anche con i principali subappaltatori e partner dell’evento, che forniranno il supporto finanziario necessario.

Nonostante i dati di affluenza registrati dal 2022 al 2025, perché il festival ha comunque registrato perdite? Sono stati l’inflazione, l’aumento dei costi operativi o il Covid a scatenare la crisi?

Nel primo anno del ritorno post-Covid, i numeri di pubblico sembravano promettenti, anche se&nbsp; molti spettatori hanno semplicemente utilizzato i biglietti acquistati prima della pandemia e conservati per l’edizione 2022. Successivamente, tuttavia, l’interesse all’acquisto è calato, e la partecipazione negli anni successivi al Covid è purtroppo rimasta al di sotto dei livelli delle stagioni 2018 e 2019, in particolare per quanto riguarda gli abbonamenti. Una delle cause principali è stata la situazione economica post-pandemica: il forte e improvviso aumento dei costi di viaggio, in particolare dei voli, ma anche i cambiamenti avvenuti nell’industria musicale, che hanno avuto un impatto negativo sull’intero settore dei festival.&nbsp;Tutto ciò ci ha spinti a ripensare il festival, ponendo maggiore enfasi sull’esperienza del pubblico e sulla diversità culturale, che è sempre stata una delle caratteristiche più distintive e amate di Sziget.

Con l’edizione 2026 ormai confermata, quanto vi sentite fiduciosi riguardo al futuro di Sziget? Quale sarà il cambiamento più grande&nbsp;rispetto alla gestione di Superstruct?

Il ritorno di Gerendai Károly, il fondatore, rappresenta una nuova e importante pietra miliare nella storia di Sziget.&nbsp;Il festival potrà continuare a essere uno dei più rilevanti in Europa, preservando i valori che rappresenta da oltre trent’anni e rafforzando quel fascino unico che lo colloca in una categoria a parte nel panorama europeo dei festival.&nbsp;Il ritorno di Károly&nbsp;e la collaborazione professionale che intende promuovere possono dare nuova energia al progetto, grazie a quella visione originale con cui immaginò Sziget e contribuì attivamente ai suoi primi 25 anni di vita. La garanzia per un futuro solido a lungo termine sta nella capacità di valorizzare maggiormente l’unicità e i valori del festival, di rafforzarne l’impronta culturale e di sfruttare al meglio la sinergia tra Budapest e Sziget. Non vogliamo che il festival resti confinato a una sola fascia d’età: sebbene il nostro pubblico principale resti quello dei giovani di oggi, consideriamo importante anche coinvolgere i visitatori delle prime generazioni. Il nostro obiettivo è organizzare un festival amato da tutti, unico sul mercato internazionale, con nuovo slancio ed energia.

Lo Sziget riparte dalle proprie origini…

…e apre al pubblico ‘maturo’: ‘Vogliamo un festival amato da tutti’. Parla il CEO Tamás Kádár

Si terrà mercoledì 19 novembre, alle ore 18,30, presso la Palazzina Appiani di Milano, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel - presentato da Pirames - “La musica italiana: come si colloca nello scenario globale? Sfide ed opportunità”.

L’incontro vuole offrire - spiegano gli organizzatori - “un quadro sul ruolo della musica italiana nel contesto internazionale, analizzando le dinamiche che ne influenzano la diffusione, il riconoscimento e l'evoluzione”.

L’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati aprirà il dibattito, rappresentando il punto di vista delle istituzioni rispetto alle criticità che l’industria musicale affronta nella valorizzazione del repertorio popolare contemporaneo italiano all’estero. Moderati da Davide Poliani, giornalista responsabile di MusicBiz di Rockol, interverranno: Massimiliano Pani, proprietario e direttore artistico di PDU Music&amp;Production nonché produttore ed arrangiatore, tra gli altri, anche di Mina, l’avvocato Vittorio Costa, legale esperto in Diritto d’autore, Gianluigi Chiodaroli, Presidente di Itsright e Federico Montesanto, CEO di Pirames. Un confronto per approfondire il cambiamento dello scenario musicale, anche alla luce dell’accelerazione tecnologica degli ultimi anni. Dalla tutela degli indipendenti italiani rispetto alle politiche delle piattaforme digitali, all’intelligenza artificiale, fino alla necessità di proteggere non solo il patrimonio musicale, ma anche l’immagine storica degli artisti da fenomeni come quello del voice cloning. E ancora, verrà analizzato come la popolarità globale dei repertori italiani si traduca in flussi economici, anche in termini di diritto connesso, senza dimenticare le possibili violazioni dei diritti italiani nel mondo in assenza di una normativa adeguata.

L’ingresso al panel è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/event/av7ekq-la-musica-italiana-nello-scenario-globale-19th-nov-palazzina-appiani-donore-milano-tickets">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘La musica italiana'

Mercoledì 19 novembre, alle ore 18,30, presso la Palazzina Appiani

L’antitrust belga ha avviato un'indagine su Live Nation: l'autorità ha agito su indicazione del locale Ministero per gli Affari Economici per accertare che l’acquisizione da parte della multinazionale americana del festival Pukkelpop - uno degli eventi estivi musicali dal vivo più popolari a livello europeo, che ogni anno richiama a Kiewit, vicino a Hasselt, oltre 250mila persone - non rappresenti un rischio per il regime di concorrenza nel comparto live nazionale.

“Live Nation è leader mondiale nell'intrattenimento dal vivo, attiva in Belgio lungo l'intera catena del valore per l'organizzazione di eventi musicali su larga scala, nonché una società di gestione artistica a livello mondiale”, ha fatto sapere la Belgian Competition Authority annunciando l’avvio delle indagini: “In Belgio, Live Nation fornisce servizi di booking per artisti, organizza festival, tra cui tre dei più grandi festival del Belgio (Rock Werchter, Dour e Graspop), gestisce grandi sale da concerto come AFAS Dome, Trixxo Arena, Forest National, Lotto Arena e Capitole Gent, e gestisce la vendita dei biglietti tramite la sua piattaforma Ticketmaster”.

“L'indagine si concentrerà, in particolare, sulla valutazione dei probabili effetti dell'acquisizione di Pukkelpop sulla&nbsp;concorrenza nell'organizzazione di festival musicali in Belgio, ma anche nel settore dell'intrattenimento dal vivo in generale,&nbsp;dato lo sviluppo di Live Nation come ecosistema più ampio”, prosegue l’antitrust belga: “Questa indagine, che sarà condotta in modo indipendente dal Servizio Procura e Investigazione della BCA, si basa&nbsp;sulle norme sulla concorrenza che vietano gli accordi anticoncorrenziali e gli abusi di posizione dominante, applicabili alle concentrazioni ai sensi della giurisprudenza Towercast della Corte di giustizia dell'Unione europea. L'avvio di un'indagine non pregiudica il suo possibile esito e la società interessata sarà pienamente coinvolta nel procedimento”.

Live Nation è già sottoposta a un <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744692/live-nation-causa-dipartimento-di-giustizia-usa-accuse-monopolio">procedimento antitrust negli Stati Uniti</a> da parte del Dipartimento di Giustizia per sospetto abuso di posizione dominante. <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753068/live-nation-richiesta-un-indagine-antitrust-nel-regno-unito">Nel Regno Unito</a> l’Association of Independent Festivals ha presentato un esposto alla Competition and Markets Authority affinché venga avviato un procedimento analogo.

Belgio, avviata un’indagine antitrust su Live Nation

Per l’acquisizione del festival Pukkelpop

Si terrà giovedì 20 novembre, alle ore 17,30, presso la Palazzina Appiani, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel “Allevi back to life. L’impatto di una straordinaria rinascita”.

L’evento Rockol powered by Deloitte prevede l’intervento del compositore Giovanni Allevi a pochi giorni dall’uscita del docufilm “Allevi Back To Life” e del Concerto MM22 per violoncello e orchestra. L’incontro - spiegano gli organizzatori - è stato concepito “per indagare come la fragilità possa generare nuova forma, e come la rinascita trovi nel linguaggio sinfonico la propria voce più autentica”.

Al panel - moderato dal giornalista di Rockol Mattia Marzi - sarà presente anche lo psichiatra, psicoterapeuta e saggista Raffaele Morelli.

L’ingresso all’evento è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/partner/tickets/event/rywdv5-allevi-back-to-life-una-straordinaria-rinascita-20th-nov-palazzina-appiani-donore-milano-tickets?dice_id=7568680&amp;dice_channel=web&amp;dice_tags=organic&amp;dice_campaign=Butik+S.r.l.+Impresa+Sociale&amp;dice_feature=mio_marketing&amp;_branch_match_id=1113046894558308770&amp;utm_source=web&amp;utm_campaign=Butik+S.r.l.+Impresa+Sociale&amp;utm_medium=mio_marketing&amp;_branch_referrer=H4sIAAAAAAAAA8soKSkottLXz8nMy9ZLyUxO1UvL1Q9MMTVPNUtMtjQzS7KvK0pNSy0qysxLj08qyi8vTi2ydc4oys9NBQARkS%2B6OwAAAA%3D%3D">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘Allevi back to life’

Giovedì 20 novembre, alle ore 17,30, presso la Palazzina Appiani

Spotify ha annunciato oggi, giovedì 13 novembre, una nuova offerta di abbonamenti sui mercati di India, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica ed Emirati: oltre alle formule Lite e Premium Standard, il DSP svedese ha introdotto una nuova offerta, Premium Platinum, con <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-750655/spotify-abbonamento-super-premium-come-potrebbe-funzionare-e-perche">le caratteristiche che - negli scorsi mesi - riferivano le indiscrezioni riguardanti la nuova formula Super Premium</a>, il tier più elevato dedicato ai superfans.

In India, per esempio, l’abbonamento Premium Platinum costa più del doppio dell’abbonamento Premium “semplice”: a giustificare il sovrapprezzo c’è l’accesso esclusivo al catalogo in audio lossless, funzionalità basate sull’intelligenza artificiale come AI Dj e AI Playlist, e strumenti di mixaggio per personalizzare le sequenze di brani.

"Si tratta di un'evoluzione del nostro portafoglio di abbonamenti Premium e riflette le informazioni sul coinvolgimento <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-751020/spotify-il-tier-super-premium-incuriosisce-gli-abbonati">che stiamo riscontrando sulla nostra piattaforma</a>", ha spiegato l’azienda in una nota diffusa alle testate internazionali di settore: "Sebbene Spotify sia diventato sempre più centrale nella vita delle persone, questi comportamenti non sono universali, per questo stiamo introducendo opzioni che soddisfano costantemente un numero maggiore di esigenze dei nostri utenti, con strategie locali adattate a ciascun mercato”.

Al momento la piattaforma non ha confermato l’eventualità di esportare la formula anche sui mercati avanzati, dove diverse funzioni riservate agli utenti Premium Platinum - come, per esempio, l’<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753979/spotify-audio-lossless-alta-qualita-come-funziona-come-abilitarlo">audio in qualità lossless</a> - sono già a disposizione degli abbonati Premium standard.

Spotify, il tier Super Premium debutta sui mercati emergenti

Disponibile in India, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica ed Emirati

Si terrà martedì 18 novembre, alle ore 15,30, presso la Palazzina Appiani di Milano, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel “Introducing Music Business Association”. L’evento, presentato da Pirames, presenterà ufficialmente in Italia la Music Business Association (MBA), la più influente organizzazione internazionale dedicata all’industria musicale. Fondata nel 1958 e con sede negli Stati Uniti, MBA è un’associazione commerciale basata sull’adesione dei membri, con la missione di connettere, educare e creare empowerment per la comunità globale dell’industria musicale.

Introdotta da Federico Montesanto, CEO di Pirames, interverrà Sonya Askew - Director of Membership &amp; Academic Partnership della Music Business Association, per raccontare la realtà di MBA: un modello inclusivo e collaborativo che riunisce l’intera filiera musicale sotto un unico tetto. Dai titolari di diritti agli utilizzatori, major, editori, distributori, collecting, artisti, produttori, fino ai fornitori di tecnologie e agli aggregatori, MBA rappresenta oggi oltre il 90% della comunità mondiale del business musicale, con membri attivi in tutto il mondo. Un approccio volto a creare connessioni tra diverse realtà favorendo il dialogo e la crescita collettiva, che si affianca ai modelli tradizionali di rappresentanza e si propone come un’alternativa efficace per affrontare le sfide globali del settore.

Durante il panel, moderato da Giampiero Di Carlo, editore e CEO di Rockol, verranno presentati i risultati della ricerca condotta da Luminate, azienda leader nella raccolta e analisi di dati per l’industria dell’intrattenimento. Lo studio fornirà una panoramica dettagliata sui trend in termini di scoperta e fruizione della musica a livello globale, Italia compresa, con dati che spaziano dalla capitalizzazione dei super fan al comportamento della Gen Z, passando per l’interazione tra musica e gaming, l’analisi delle abitudini di ascolto on demand attraverso le piattaforme di gioco, fino a quelli sulla musica live.

L’ingresso al panel è libero fino a esaurimento posti: è possibile effettuare le registrazioni sulla piattaforma Dice a <a href="https://dice.fm/partner/tickets/event/av7erq-introducing-music-business-association-18th-nov-palazzina-appiani-donore-milano-tickets?dice_campaign=DICE&amp;dice_channel=web&amp;dice_feature=mio_marketing&amp;dice_id=7569288&amp;dice_tags=organic">questo indirizzo</a>.

MMW25, il panel ‘Introducing Music Business Association’

Martedì 18 novembre, alle ore 15,30, presso la Palazzina Appiani di Milano

Anche quest’anno, all’interno della nona edizione della Milano Music Week, si terrà il Music publishing Day, un serie di incontri - presentati da FEM / ANEM / Emusa in collaborazione con SIAE - dedicati al diritto d’autore e alle edizioni musicali.

Ecco i dettagli degli eventi in programma:

Dazio di Levante - Piazza Sempione 1&nbsp;

Ore 15:30 THE GLOBAL VOICE OF MUSIC PUBLISHING

Una panoramica internazionale sulle edizioni musicali e sulla tutela del diritto d’autore raccontata da uno dei più autorevoli rappresentati del mondo editoriale, John Phelan, direttore generale della International Confederation&nbsp; of Music Publishing, che sarà affiancato per l’occasione da Pietro Villani Communication Officer di ICMP. 
&nbsp;

Dazio di Levante - Piazza Sempione 1&nbsp;

Ore 16:30 IL VALORE DEL DIRITTO D’AUTORE E IL RUOLO DELL’EDITORE MUSICALE

Un confronto tra i protagonisti dell’editoria musicale sul futuro del diritto d’autore e su come il lavoro di sostegno e di promozione&nbsp; degli autori&nbsp; e delle loro opere stia modificando il ruolo dell’editore musicale mettendolo sempre più al centro dell’eco sistema musica.

Con:&nbsp; 
Margherita Gnech - Managing Director Sony Music Publishing 
Emanuela Sergio - Copyright Manager 
Max Moroldo - CEO Do It Yourself e The Beautiful Ones 
Pietro Giola - CEO Machiavelli Music 
Luca Cecchi - Label Director Nar International&nbsp; 
Modera: Davide Poliani - Rockol