Dopo ben otto anni di attività on-line e quasi altrettanti di battaglie giudiziarie chiude il sito musicale spagnolo Weblisten: i suoi titolari hanno ammesso in tribunale di avere violato i copyright di interpreti e produttori discografici, in quanto le licenze di autorizzazione da loro vantate erano state ottenute dai soli editori musicali (in rappresentanza degli autori e compositori dei brani) e non dalle etichette discografiche titolari dei master e delle registrazioni. La società spagnola di raccolta dei diritti che rappresenta l’industria discografica, AGEDI, e sette case discografiche major e indipendenti per loro conto, avevano citato Weblisten in giudizio per questo motivo, e proprio in questi giorni hanno ottenuto l’ordine di chiusura del servizio che offriva migliaia di brani musicali locali e internazionali in streaming e in downloading. Ai gestori del sito, che dovranno pagare una multa di entità per ora non rivelata, è stato imposto di distruggere il database del negozio virtuale e il divieto di esercitare attività analoghe in futuro. <br>“A dispetto delle lungaggini della giustizia spagnola”, ha commentato il direttore esecutivo dell’IFPI (federazione internazionale dei discografici) Allen Dixon, “questa sentenza chiarisce il fatto che non si può offrire musica on-line senza il permesso di tutti coloro che sono coinvolti nel processo creativo. E’ una buona notizia per i servizi che operano legittimamente con le necessarie autorizzazioni”. In Spagna questi ultimi sono almeno una decina e comprendono iTunes di Apple Computer, MSN Music Club, Vitaminic Music Club e Wanadoo.