Da ormai tre anni a questa parte addetti ai lavori, appassionati di musica e di informatica, media e comparti industriali si interrogano sulla <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/direttiva-europea-382359">Direttiva Europea Copyright</a>, il testo che regolerà - nei paesi aderenti all’Unione Europea - le norme sul diritto d’autore e sulla proprietà intellettuale. Al di là dei titoli di giornale e delle inevitabili semplificazioni nella rappresentazione - molte volte, purtroppo, strumentali - offerti da parte dei media, a che punto è il procedimento legislativo messo in moto perché il testo elaborato a Bruxelles venga recepito a tutti gli effetti - e quindi applicato - dalla istituzioni italiane? E una volta che la Direttiva Copyright sarà una legge, come cambierà la vita di tutti i giorni di appassionati e artisti? Vale le pena, a questo proposito, fare un po’ di chiarezza...

&nbsp;

Cosa è successo fino a oggi

Approvata da parte del Parlamento Europeo il 26 marzo del 2019 e da parte del Consiglio UE il 17 aprile dello stesso anno, dopo una serie di passaggi presso gli organi parlamentari italiani e le relative commissioni competenti la Direttiva Copyright, sotto forma di disegno di legge, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile. Questa ultima tappa, tuttavia, non sancisce l’effettiva attuazione delle norme previste dal testo, cioè il recepimento da parte dello Stato italiano delle norme contenute nel provvedimento.

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Cosa succederà ora

Perché la Direttiva Copyright venga effettivamente inclusa dall’ordinamento legislativo italiano è necessario un decreto attuativo che indichi una serie di principi necessari ad applicare le norme contenute nel testo. Attualmente il provvedimento attuativo è al vaglio del comitato consultivo permanente sul diritto d’autore del Ministero della Cultura, che - insieme agli altri ministeri competenti - presenterà il proprio documento in uno dei prossimi Consigli dei Ministri. Una volta che il decreto sarà approvato dal CdM, lo stesso tornerà all’esame dei due rami del parlamento e delle relative commissioni, che avranno a disposizione 40 giorni per esprimersi in merito presentando eventuali rilievi e proposte di modifica al testo originale: al termine del passaggio da Camera e Senato, il provvedimento tornerà al Governo, al quale toccherà vagliare le eventuali condizioni vincolanti posti al ddl e valutarne l’accoglibilità. Una volta ultimata anche questa fase, sempre al Governo spetterà l’approvazione definitiva del testo: successivamente lo stesso sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, diventando così effettivamente applicabile in quanto legge a tutti gli effetti.

&nbsp;

Quanto tempo ci vorrà?

Il MiC ha in programma di presentare la bozza del provvedimento in uno dei prossimi CdM: considerando il termine di quaranta giorni per l’esame in parlamento e la prossima pausa estiva dei lavori di Camera e Senato, è probabile che la versione del testo vagliata dalle camere possa essere presentata all’esecutivo in occasione della ripresa delle attività entro la fine della bella stagione. Anche perché sul processo di recepimento vigileranno molto attentamente le istituzioni europee, affinché vengano rispettate le tempistiche previste dai diversi ordinamenti nazionali degli stati facenti parte dell’Unione.

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Quando la direttiva diventerà effettivamente legge, cosa succederà al mondo della musica?

Sono due i punti di interesse principali della Direttiva Copyright che riguardano il mondo della musica: l’articolo 17 e i contratti che regoleranno i rapporti tra autori e artisti a entità commerciali e imprenditoriali, regolati dall’articolo 18.

L’articolo 17 impone ai DSP - piattaforme di streaming con Spotify e Apple Music, di content sharing come YouTube e social network come Facebook e Twitter - di assicurare un trattamento economico adeguato ai creativi, dando la possibilità ad autori, artisti ed editori di negoziare le condizioni a loro più favorevoli. La direttiva copyright va infatti a sanare una situazione creata nel 2000 con la direttiva europea relativa all’e-commerce, che sollevava i grandi fornitori di servizi digitali dalla responsabilità dei contenuti resi disponibili online: il testo diventò obsoleto pochi anni dopo, nel 2006, con l’avvento di YouTube e l'esplosione sul Web dei contenuti generati dagli utenti. L’articolo 17 della Direttiva Copyright stabilisce che nel caso di UGC la deresponsabilizzazione delle piattaforme prevista dalla direttiva precedente non è più valida: sfruttando economicamente i contenuti generati dagli utenti, le piattaforme dovranno assicurarsi di avere le licenze necessarie per renderli disponibili sui propri servizi nel caso questi stessi contenuti includano materiale coperto da diritti d’autore ed editoriali (per esempio, un filmato amatoriale pubblicato su YouTube con, come colonna sonora, una canzone edita). In questo modo si sollevano gli utenti - cioè chi carica il video con la canzone edita come sottofondo - dalle responsabilità, la piattaforma può sfruttare economicamente il contenuto e i titolari dei diritti sulla parte di contenuta coperta dagli stessi ricevono un equo compenso.

Questo provvedimento prevede delle eccezioni: l’Articolo 17 esclude, per esempio, realtà no-profit come Wikipedia, i servizi di cloud personale e le start-up nate all’interno dei paesi dell’Unione con un volume d’affari inferiore ai 10 milioni di euro, che saranno esentate dagli obblighi previsti dal testo per i primi tre anni di attività. Riguardo ai contenuti, sono previste delle eccezioni al diritto d’autore in caso di citazione / rassegna e di caricatura / parodia: quest’ultimo punto è stato adottato alla luce della grande diffusione, nell’ecosistema digitale, di contenuti ad alto tassò di viralità, come i meme.

Il fulcro dell’Articolo 17 sono le licenze: l’intento è quello di vincolare le piattaforme a rapportarsi ai titolari dei diritti, al fine di trovare un equilibrio migliore di quello attuale tra grandi fornitori di servizi digitali e titolari dei diritti nel rispetto delle disposizioni nazionali in materia. Allo scopo è previsto un complesso sistema di notifiche di takedown e staydown: in caso di segnalazione di violazione, l’utente può opporsi all’”oscuramento” del proprio contenuto e aprire un contenzioso. Sarà attivata anche una procedura di ricorso, che potrebbe coinvolgere l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la cui operatività è caratterizzata da tempi tecnici rapidi: in caso di mancata risoluzione della vertenza, sarà sempre possibile andare in giudizio rivolgendosi al tribunale ordinario.

<div class='embed'><img src="https://images.rockol.it/1pYvMj2ccTL5VCVOouJOroz6CBk=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/twitter-post-quadroat2x.jpg" alt="https://images.rockol.it/1pYvMj2ccTL5VCVOouJOroz6CBk=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/twitter-post-quadroat2x.jpg" title="https://images.rockol.it/1pYvMj2ccTL5VCVOouJOroz6CBk=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/twitter-post-quadroat2x.jpg" class="img-responsive" /></div>

L’articolo 18 stabilisce principi di armonizzazione nella retribuzione soprattutto in caso di cessione di diritti d’autore, eventualità che vede artisti e autori come parte debole del rapporto con i propri partner principali: il principio è quello una remunerazione adeguata e proporzionale, che non permetterà più - ad esempio - pratiche come quella pagamento una tantum, e che sanzionerà le pratiche di sfruttamento dei creativi.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito&nbsp;ufficiale della campagna “<a href="https://www.404copyright.it/" target="_blank">404: Copyright Not Found</a>” a <a href="https://www.404copyright.it/" target="_blank">questo indirizzo</a>.

streaming

YouTube

Spotify

diritto d'autore

Direttiva Europea Copyright

Da ormai tre anni a questa parte addetti ai lavori, appassionati di musica e di informatica, media e comparti industriali si interrogano sulla <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/direttiva-europea-382359">Direttiva Europea Copyright</a>, il testo che regolerà - nei paesi aderenti all’Unione Europea - le norme sul diritto d’autore e sulla proprietà intellettuale. Al di là dei titoli di giornale e delle inevitabili semplificazioni nella rappresentazione - molte volte, purtroppo, strumentali - offerti da parte dei media, a che punto è il procedimento legislativo messo in moto perché il testo elaborato a Bruxelles venga recepito a tutti gli effetti - e quindi applicato - dalla istituzioni italiane? E una volta che la Direttiva Copyright sarà una legge, come cambierà la vita di tutti i giorni di appassionati e artisti? Vale le pena, a questo proposito, fare un po’ di chiarezza...

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Cosa è successo fino a oggi

Approvata da parte del Parlamento Europeo il 26 marzo del 2019 e da parte del Consiglio UE il 17 aprile dello stesso anno, dopo una serie di passaggi presso gli organi parlamentari italiani e le relative commissioni competenti la Direttiva Copyright, sotto forma di disegno di legge, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile. Questa ultima tappa, tuttavia, non sancisce l’effettiva attuazione delle norme previste dal testo, cioè il recepimento da parte dello Stato italiano delle norme contenute nel provvedimento.



Cosa succederà ora

Perché la Direttiva Copyright venga effettivamente inclusa dall’ordinamento legislativo italiano è necessario un decreto attuativo che indichi una serie di principi necessari ad applicare le norme contenute nel testo. Attualmente il provvedimento attuativo è al vaglio del comitato consultivo permanente sul diritto d’autore del Ministero della Cultura, che - insieme agli altri ministeri competenti - presenterà il proprio documento in uno dei prossimi Consigli dei Ministri. Una volta che il decreto sarà approvato dal CdM, lo stesso tornerà all’esame dei due rami del parlamento e delle relative commissioni, che avranno a disposizione 40 giorni per esprimersi in merito presentando eventuali rilievi e proposte di modifica al testo originale: al termine del passaggio da Camera e Senato, il provvedimento tornerà al Governo, al quale toccherà vagliare le eventuali condizioni vincolanti posti al ddl e valutarne l’accoglibilità. Una volta ultimata anche questa fase, sempre al Governo spetterà l’approvazione definitiva del testo: successivamente lo stesso sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, diventando così effettivamente applicabile in quanto legge a tutti gli effetti.

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Quanto tempo ci vorrà?

Il MiC ha in programma di presentare la bozza del provvedimento in uno dei prossimi CdM: considerando il termine di quaranta giorni per l’esame in parlamento e la prossima pausa estiva dei lavori di Camera e Senato, è probabile che la versione del testo vagliata dalle camere possa essere presentata all’esecutivo in occasione della ripresa delle attività entro la fine della bella stagione. Anche perché sul processo di recepimento vigileranno molto attentamente le istituzioni europee, affinché vengano rispettate le tempistiche previste dai diversi ordinamenti nazionali degli stati facenti parte dell’Unione.



Quando la direttiva diventerà effettivamente legge, cosa succederà al mondo della musica?

Sono due i punti di interesse principali della Direttiva Copyright che riguardano il mondo della musica: l’articolo 17 e i contratti che regoleranno i rapporti tra autori e artisti a entità commerciali e imprenditoriali, regolati dall’articolo 18.

L’articolo 17 impone ai DSP - piattaforme di streaming con Spotify e Apple Music, di content sharing come YouTube e social network come Facebook e Twitter - di assicurare un trattamento economico adeguato ai creativi, dando la possibilità ad autori, artisti ed editori di negoziare le condizioni a loro più favorevoli. La direttiva copyright va infatti a sanare una situazione creata nel 2000 con la direttiva europea relativa all’e-commerce, che sollevava i grandi fornitori di servizi digitali dalla responsabilità dei contenuti resi disponibili online: il testo diventò obsoleto pochi anni dopo, nel 2006, con l’avvento di YouTube e l'esplosione sul Web dei contenuti generati dagli utenti. L’articolo 17 della Direttiva Copyright stabilisce che nel caso di UGC la deresponsabilizzazione delle piattaforme prevista dalla direttiva precedente non è più valida: sfruttando economicamente i contenuti generati dagli utenti, le piattaforme dovranno assicurarsi di avere le licenze necessarie per renderli disponibili sui propri servizi nel caso questi stessi contenuti includano materiale coperto da diritti d’autore ed editoriali (per esempio, un filmato amatoriale pubblicato su YouTube con, come colonna sonora, una canzone edita). In questo modo si sollevano gli utenti - cioè chi carica il video con la canzone edita come sottofondo - dalle responsabilità, la piattaforma può sfruttare economicamente il contenuto e i titolari dei diritti sulla parte di contenuta coperta dagli stessi ricevono un equo compenso.

Questo provvedimento prevede delle eccezioni: l’Articolo 17 esclude, per esempio, realtà no-profit come Wikipedia, i servizi di cloud personale e le start-up nate all’interno dei paesi dell’Unione con un volume d’affari inferiore ai 10 milioni di euro, che saranno esentate dagli obblighi previsti dal testo per i primi tre anni di attività. Riguardo ai contenuti, sono previste delle eccezioni al diritto d’autore in caso di citazione / rassegna e di caricatura / parodia: quest’ultimo punto è stato adottato alla luce della grande diffusione, nell’ecosistema digitale, di contenuti ad alto tassò di viralità, come i meme.

Il fulcro dell’Articolo 17 sono le licenze: l’intento è quello di vincolare le piattaforme a rapportarsi ai titolari dei diritti, al fine di trovare un equilibrio migliore di quello attuale tra grandi fornitori di servizi digitali e titolari dei diritti nel rispetto delle disposizioni nazionali in materia. Allo scopo è previsto un complesso sistema di notifiche di takedown e staydown: in caso di segnalazione di violazione, l’utente può opporsi all’”oscuramento” del proprio contenuto e aprire un contenzioso. Sarà attivata anche una procedura di ricorso, che potrebbe coinvolgere l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la cui operatività è caratterizzata da tempi tecnici rapidi: in caso di mancata risoluzione della vertenza, sarà sempre possibile andare in giudizio rivolgendosi al tribunale ordinario.



L’articolo 18 stabilisce principi di armonizzazione nella retribuzione soprattutto in caso di cessione di diritti d’autore, eventualità che vede artisti e autori come parte debole del rapporto con i propri partner principali: il principio è quello una remunerazione adeguata e proporzionale, che non permetterà più - ad esempio - pratiche come quella pagamento una tantum, e che sanzionerà le pratiche di sfruttamento dei creativi.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito&nbsp;ufficiale della campagna “<a href="https://www.404copyright.it/" target="_blank">404: Copyright Not Found</a>” a <a href="https://www.404copyright.it/" target="_blank">questo indirizzo</a>.

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Direttiva Copyright: cosa è successo, cosa sta succedendo, cosa succederà

Industria

Come cambierà la vita di chi scrive e ascolta musica quando in Italia diventerà effettiva la disposizione UE sul diritto d’autore? Quanto tempo ci vorrà prima che il cambiamento venga messo in atto?

Linecheck ha chiuso la sua edizione 2025 superando le 5000 presenze: a comunicato sono gli organizzatori della rassegna, per - tra gli scorsi 17 e 23 ottobre - ha coinvolto oltre 1500 delegate e delegati provenienti da tutto il mondo, di cui 300 speaker, più di sessanta momenti di confronto e una programmazione musicale che ha riunito oltre settanta artisti e artiste da più di quindici paesi.

“Linecheck è una settimana intensa: richiede energie, ma ne restituisce altrettante in forma di idee, incontri, scoperte e nuovi sguardi sul mondo”, ha dichiarato Anna Zò, responsabile dei progetti internazionali di Music Innovation Hub e direttrice di Linecheck Music Meeting &amp; Festival: “L’undicesima edizione ha consolidato il ruolo del festival come uno dei punti di riferimento nella mappa delle Music Conference &amp; Festival europee, continuando però a rinnovarsi nella sua immagine, nella sua forma e nei suoi contenuti. E’ un’evoluzione che punta a generare cambiamento e impatto nell’ecosistema musicale e nella società in cui esiste e resiste. Linecheck cresce perché cresce la comunità che lo rende possibile: chi immagina, chi partecipa, chi contribuisce ogni anno a ridefinirne orizzonti e ambizioni”.

Linecheck Festival, i numeri dell’edizione 2025

Oltre 1500 delegati provenienti da tutto il mondo e più di 70 artisti da quindici paesi

Si sta - nemmeno troppo lentamente - sgretolando il muro che, fino a qualche settimana fa, separava l’industria discografica e le società sviluppatrici di modelli di intelligenza artificiale generativa musicale: a una manciata di giorni dagli accordi di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755023/umg-doppietta-sull-ai-un-accordo-anche-con-stability">Universal Music</a> e <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755486/intelligenza-artificiale-wmg-sigla-accordi-con-udio-e-stability">Warner Music</a> con Udio, la major guidata da Robert Kyncl - <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755510/warner-music-linea-robert-kyncl-su-intelligenza-artificiale">che appena qualche giorno fa aveva reso pubbliche la posizione della sua azienda sull’AI</a> - ha annunciato la sigla di un accordo con Suno.

In un comunicato congiunto il gruppo controllato da Access Industries e la società “leader nell'intelligenza artificiale musicale” hanno annunciato “una partnership unica nel suo genere che aprirà nuove frontiere nella creazione, interazione e scoperta musicale, compensando e proteggendo al contempo artisti, autori e la comunità creativa in generale”. “L'accordo - chiariscono le controparti - unisce le migliori capacità di intelligenza artificiale di Suno con la leadership e l'esperienza di WMG nello sviluppo artistico, all'intersezione tra musica e tecnologia. L'accordo risolve anche precedenti contenziosi tra le due aziende”.

"Questo storico patto con Suno è una vittoria per la comunità creativa, a vantaggio di tutti”, ha spiegato Kyncl: “Con Suno in rapida crescita, sia in termini di utenti che di monetizzazione, abbiamo colto questa opportunità per dare forma a modelli che espandono i ricavi e offrono nuove esperienze ai fan. L'intelligenza artificiale diventa pro-artista quando aderisce ai nostri principi: impegnarsi a utilizzare modelli di licenza, riflettere il valore della musica dentro e fuori dalla piattaforma e fornire ad artisti e cantautori la possibilità di autorizzare l'utilizzo del loro nome, immagine, somiglianza, voce e composizioni in nuove canzoni basate sull'intelligenza artificiale".

"La nostra partnership con Warner Music offre agli amanti della musica un'esperienza Suno più ampia e ricca e accelera la nostra missione: cambiare il ruolo della musica nel mondo, rendendola più preziosa per miliardi di persone”, ha aggiunto Mikey Shulman, CEO di Suno: “Insieme, possiamo migliorare il modo in cui la musica viene creata, consumata, vissuta e condivisa. Ciò significa che lanceremo nuove e più solide funzionalità per la creazione, opportunità di collaborare e interagire con alcuni dei musicisti più talentuosi al mondo, il tutto continuando a costruire il più grande ecosistema musicale possibile".

“Nel 2026 Suno apporterà diverse modifiche alla piattaforma, tra cui il lancio di nuovi modelli più avanzati e con licenza”, si legge nella comunicazione di WMG e Suno: “Quando i nuovi modelli saranno lanciati nel 2026, quelli attuali saranno superati. D'ora in poi, il download di file audio richiederà un account a pagamento. Suno introdurrà restrizioni al download in determinati scenari: in particolare, in futuro, i brani creati con la versione gratuita non saranno scaricabili, ma potranno essere riprodotti e condivisi. Gli utenti con la versione a pagamento avranno limiti mensili di download, con la possibilità di pagare per ulteriori download”.

“Con l'obiettivo di continuare a crescere con la comunità musicale, Suno ha anche acquisito Songkick, la piattaforma di musica dal vivo e concerti, da Warner Music Group, e continuerà a gestirla come una destinazione di successo per i fan, unendo la potenza della musica interattiva alle performance dal vivo. La combinazione di Suno e Songkick creerà nuove opportunità per approfondire il legame tra artisti e fan”.

“La partnership si baserà su ciò che 100 milioni di creatori amano di Suno, consentendo ad artisti e cantautori di beneficiare di nuove fonti di reddito e aggiungendo nuove potenti funzionalità interattive che offrono opportunità per un maggiore coinvolgimento dei fan”, concludono WMG e Sonu: “Artisti e autori avranno il pieno controllo su se e come i loro nomi, immagini, sembianze, voci e composizioni verranno utilizzati nella nuova musica generata dall'intelligenza artificiale. Insieme, WMG e Suno si impegnano a forgiare un modello per una piattaforma musicale AI con licenza di nuova generazione”.

Leggi anche:

<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755136/intelligenza-artificiale-analisi-scenari-accordi-umg-udio-suno-major-1">Dopo Udio con UMG… Suno con tutte le major? (parte 1)</a>

<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755137/intelligenza-artificiale-analisi-scenari-accordi-umg-udio-suno-major-2">Dopo Udio con UMG… Suno con tutte le major? (parte 2)</a>

AI, Warner Music sigla un accordo con Suno

‘Una partnership rivoluzionaria’

Grazie all’evento Una Nessuna Centomila, tenutosi il 25 settembre in Piazza del Plebiscito a Napoli, sono stati devoluti ulteriori 200.000 euro ai centri antiviolenza, che si sono aggiunti ai 500.000 euro già raccolti e donati a settembre.

“Grazie alla straordinaria partecipazione del pubblico accorso nella storica piazza partenopea e al sostegno dei partner, vengono ora destinati altri 50.000 euro a 4 nuovi centri raggiungendo così un importo ad ora di 700.000 euro raccolti e distribuiti tra 14 centri antiviolenza in tutta Italia”, hanno fatto sapere gli organizzatori dell’iniziativa benefica: “I centri antiviolenza sono stati individuati dalla Fondazione Una Nessuna Centomila tenendo conto del lavoro da essi svolto e delle loro esigenze”.

Ecco, di seguito, il dettaglio della ripartizione degli ulteriori 200.000 euro raccolti:

- &nbsp; CAMPANIA - Associazione SpazioDonna, Salerno - 50.000 euro 
- &nbsp; LAZIO - Casa delle Donne Lucha y Siesta, Roma - 50.000 euro 
- &nbsp; LAZIO - Associazione Collettiva, Frosinone - 50.000 euro 
- &nbsp; MARCHE - Cooperativa On the Road, Ascoli Piceno e Fermo - 50.000 euro

Questa, invece, la ripartizione dei 500.000 euro già destinati a 10 centri antiviolenza:&nbsp;

- CALABRIA - Associazione Centro contro la Violenza alle Donne Roberta Lanzino, Cosenza - 50.000 euro 
- CALABRIA - Centro Antiviolenza Mondo Rosa, Catanzaro - 50.000 euro 
-&nbsp; CAMPANIA - Associazione Arcidonna Napoli - 50.000 euro 
-&nbsp; FRIULI VENEZIA GIULIA - G.O.A.P. – Gruppo Operatrici Antiviolenza per le Donne, Trieste - 50.000 euro 
-&nbsp; LOMBARDIA - Cooperativa Sociale Butterfly, Brescia - 50.000 euro 
-&nbsp; LOMBARDIA - Associazione Donne Insieme Contro la Violenza, Milano - 50.000 euro 
-&nbsp; PUGLIA - Associazione Io Sono Mia, Bari - 50.000 euro 
-&nbsp; SARDEGNA - Associazione Donne al Traguardo, Cagliari - 50.000 euro 
-&nbsp; SICILIA - Centro Antiviolenza Il Pettirosso, Ragusa - 50.000 euro 
-&nbsp; SICILIA - Telefono Rosa Sicilia, Catania - 50.000 euro

Una Nessuna Centomila, aggiunti alla raccolta fondi 200mila euro

Per un totale di 700mila euro destinati a 14 centri antiviolenza

A circa un anno e mezzo dall’ultimo aumento delle proprie tariffe, nel luglio del 2024, Spotify si starebbe preparando a ritoccare al rialzo i prezzi degli abbonamenti per gli utenti americani: secondo quanto riferito oggi dal Financial Times, il DSP svedese potrebbe introdurre il cambiamento nel costo delle sottoscrizioni a partire da una data imprecisata del primo trimestre del prossimo anno. Al momento, non è chiaro di quanto possano aumentare i costi per i fruitori del servizio, che - attualmente - pagano tariffe mensili comprese tra gli 11,99 dollari (per il piano individuale) e i 19,99 dollari (per il piano family).

Il possibile aumento degli abbonamenti - che segue quelli messi in atto, negli ultimi mesi, in Paesi come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753503/spotify-un-nuovo-aumento-al-prezzo-degli-abbonamenti">Italia</a>, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-754942/spotify-nuovo-aumento-dei-prezzi-nel-regno-unito">Regno Unito</a>, Svizzera e Australia è da considerare una mossa piuttosto prevedibile: come sottolineato dallo stesso Financial Times, diversi autorevoli analisti - tra gli altri, Morgan Stanley, JP Morgan e Guggenheim - da tempo ventilavano l’ipotesi di un ritocco al tariffario sul primo mercato a livello mondiale per l’industria della musica registrata.

"Gli aumenti dei prezzi fanno parte della nostra strategia. Lo avete visto negli ultimi due anni. Naturalmente, continueremo a farlo, ma in modo ponderato", aveva spiegato - a margine della presentazione dell’<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755124/spotify-nel-q3-2025-ricavi-a-12">ultima trimestrale della piattaforma</a>, il co-CEO di Spotify Alex Norström: “Agiremo al momento giusto per ogni specifico mercato. Lo faremo al prezzo appropriato in base alle dinamiche di mercato”.

Benché, al momento, non vi siano conferme al riguardo, non è da escludere che la revisione delle tariffe possa essere legata all’introduzione di un nuovo livello di abbonamento, il tanto atteso Super-Premium tier che lo scorso 13 novembre è stato fatto debuttare in <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755345/spotify-il-tier-super-premium-debutta-sui-mercati-emergenti">pochi, selezionati mercati emergenti</a>: potenziare il flusso di ricavi grazie a un aumento generalizzato spinto da un nuovo piano dedicato ai superfans rappresenterebbe, per il settore discografico statunitense, una salutare spinta alla crescita, per il momento ferma - stando ai dati comunicati dalla RIAA riguardo il primo semestre di quest’anno - allo 0,9% su base annua.

Spotify, negli USA un aumento degli abbonamenti in arrivo?

Secondo il Financial Times, a partire dal primo trimestre del 2026

All’interno del programma del Music Meeting di Linecheck 2025, sabato 22 novembre, alla Capsula di BASE Milano. si è tenuto “L’arte per la trasformazione sociale: manifesto per il neo-situazionismo (omaggio a Gianfranco Manfredi)”, un panel speciale presentato da Music Innovation Hub, perfettamente allineato alla missione dell’impresa sociale che guida e sostiene il festival.

Moderato da Margherita Devalle - speaker radiofonica, autrice e presentatrice TV e podcaster - il talk ha riunito Roberto Manfredi, Franco Mussida e i Lombroso per un omaggio collettivo a Gianfranco Manfredi, scomparso a inizio anno.

Roberto Manfredi, oggi regista di docufilm dopo una lunga esperienza nella produzione discografica e nella scrittura dei principali programmi musicali televisivi, ha intrecciato memoria personale e riflessione culturale: da fratello di Gianfranco, ha ricordato come la sua forza fosse nel non irrigidirsi mai in un ruolo, un genere, un perimetro.

Franco Mussida, fondatore della PFM, ha portato un contributo profondamente emozionale e artistico. Ha ricordato come Manfredi fosse uno dei pochi autori capaci di spingerlo fuori dalle forme note, generando insieme un dialogo creativo unico: Mussida ha composto musiche per molte sue canzoni, mentre Manfredi ha scritto tutti i testi di “Passpartù”, tra gli album più liberi e sperimentali della PFM. Una collaborazione nata da una sintonia rara, fondata sulla stessa fluidità che Manfredi incarnava: la capacità di cambiare pelle senza perdere intensità.

Il momento musicale è stato affidato ai Lombroso, progetto musicale di Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni, in una formazione a quattro, che hanno eseguito “Nella diversità”, brano simbolico tratto da “Zombie di tutto il mondo unitevi”. Una scelta significativa: per Manfredi, la diversità non era un tema, ma un metodo di lavoro, una postura creativa.

"Il dialogo ha attraversato la crisi dei media tradizionali, l’iperproduzione culturale, la necessità di difendere spazi autonomi per il talento emergente. Tutti temi che Manfredi aveva già intuito anni fa, leggendo il presente con una lucidità oggi ancora più evidente", hanno spiegato gli organizzatori: "Da qui la domanda centrale del panel: esiste un neo-situazionismo possibile? 
Non come scuola o manifesto, ma come pratica quotidiana: usare l’arte per aprire varchi, accogliere l’imprevisto, trasformare il reale. Cercare il nuovo sempre “altrove”, al di fuori dei confini imposti dall’industria".

Linecheck 2025, il panel 'L'arte e la trasformazione sociale'

Dedicato a Gianfranco Manfredi

Si è conclusa la vicenda nata nel settembre 2022 relativo a una parte consistente del repertorio di musica popolare marchigiana.&nbsp; Numerosi brani tradizionali locali - tra i quali “Lo sfollamento”, “Cantamaggio” e “Castellana” - erano stati depositati a proprio nome presso la SIAE da un musicista - le cui generalità non sono state rese note per ragioni legali - indicatosi inizialmente come autore di alcune di queste opere.

Tra il 2022 e il 2023, a seguito del compiuto deposito, il musicista aveva iniziato a richiedere compensi e diritti d’autore per l’esecuzione dei brani registrati: di fronte a questa situazione, un gruppo di associazioni e artisti - come, tra gli altri, Associazione Culturale “Eccetera”, La Campagnola, La Martinicchia, Quelli dell’Ara, Li Pistacoppi, Massaccio, Lu Trainaná, La Cucuma, La Damigiana, Il Balcone delle Marche, Il Cantamaggio Matelicese, Comunanza Canora, insieme a studiosi e musicisti come Federico Cippitelli, Danilo Campetelli, Tommaso Brasca, Andrea Liberati, Alfio Vernuccio, Davide Paolasini, Claudio Marini e Gianluca Gagliardini - ha deciso di agire legalmente, affidandosi all’avvocato Dario De Cicco, affinché si facesse luce sulla vicenda e si tentasse di comprendere, con l’aiuto della stessa SIAE, cosa fosse successo.

Dopo un processo di analisi capillare e di raccolta di informazioni presso le parti coinvolte, la collecting - hanno precisato i promotori dell’iniziativa - “ha riconosciuto la natura popolare dei brani e dei titoli come originariamente depositati, chiedendo chiarimenti al musicista e autore, che ha rettificato gli originari depositi e ha successivamente precisato di aver realizzato una propria elaborazione creativa di questi brani popolari. Dopo un'ulteriore verifica, la SIAE ha appurato che queste elaborazioni fossero legittime e accoglibili ma, al contempo, ha provveduto a correggere gli iniziali depositi fatti dall’autore che indicavano i brani come opere originali, facendo sì, quindi, che i medesimi compaiano oggi come elaborazioni dei brani della tradizione in pubblico dominio”.

“Valorizzare la musica popolare significa difendere la pluralità linguistica, la storia delle comunità locali e il diritto di ogni territorio a raccontarsi attraverso la propria voce”, hanno dichiarato i due capofila di questa iniziativa, Federico Cippitelli e Danilo Campetelli (nella foto): “In un’epoca di globalizzazione culturale, queste melodie, che appartengono alla collettività, continuano a ricordarci chi siamo e da dove veniamo”.

“Grazie alla collaborazione tra associazioni del settore, musicisti, ricercatori e anche semplici appassionati, oggi questi brani della tradizione possono tornare a essere eseguiti liberamente, nel pieno rispetto della loro storia e del diritto d’autore”, hanno concluso le associazioni e gli artisti coinvolti nella vicenda: “Perché questo patrimonio rappresenta non solo una fonte di ispirazione per musicisti e ricercatori, ma anche un bene comune da proteggere.E’ un segnale importante che dimostra come la SIAE possa essere non solo un ente di gestione dei diritti, ma anche un prezioso alleato nella tutela della cultura popolare e collettiva”.

Marche, risolto un contenzioso sul repertorio popolare

Dopo la mobilitazione di artisti e associazioni culturali

Dopo 18 anni, Red Bull Music - l’etichetta legata al popolare marchio di energy drink - abbasserà definitivamente la serranda: la label - la cui distribuzione era curata da The Orchard, la divisione dedicata ai servizi di Sony Music, cesserà di operare entro la fine dell’anno. L’etichetta, lanciata nel 2007, aveva le proprie sedi operative a Los Angeles e Londra, ed era guidata dal CEO Greg Hammer: operativa anche nel publishing con una divisione editoriale, Red Bull Music - che aveva siglato accordi, nel corso degli anni, con AWOLNATION, Beartooth, Blxst, The Aces, James Vickery, House of Protection e Chris LaRocca - aveva lanciato la propria ultima campagna di assunzioni nel 2023, rafforzando in proprio staff di A&amp;R, creativi e addetti al marketing. Attualmente, nel roster della label è presente - tra gli altri - il chitarrista degli Strokes Albert Hammond Jr..

La chiusura di Red Bull Music - che, verosimilmente, dovrebbe implicare anche quelle delle manifestazioni dal vivo a essa legate, come il Red Bull Jukebox) segue quelle dei <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-715581/red-bull-chiude-gli-studi-di-registrazione-e-riduce-progetti-musicali">Red Bull Studios (nel 2020)</a> e della <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-702605/chiudono-red-bull-music-academy-e-red-bull-radio">Red Bull Radio (nel 2019)</a>.

Red Bull Music chiude i battenti

La label cesserà le attività entro la fine dell’anno

Per mezzo di una nota ufficiale BMG ha reso omaggio a Ornella Vanoni, la grande cantante scomparsa nella sera dello scorso venerdì, 22 novembre. “BMG rende omaggio alla leggendaria cantante italiana Ornella Vanoni, icona di eleganza e arte, scomparsa il 21 novembre 2025, all'età di 91 anni, nella sua casa di Milano”, ha fatto sapere la società in un comunicato diffuso a livello internazionale: “BMG è orgogliosa di essere l'etichetta discografica di Ornella Vanoni dal 2019. Il suo ultimo album, ‘Diverse’ (2024), l'ha vista reinterpretare i suoi più grandi successi con produttori moderni, dimostrando la sua creatività e rilevanza durature”.

"Ornella Vanoni era una forza della natura, un'artista dal talento e dal carisma ineguagliabili”, ha commentato Dino Stewart, Managing Director di BMG Italy: “La sua voce è stata la colonna sonora di generazioni di italiani e la sua influenza sulla nostra cultura è incommensurabile. E’ stato un grandissimo privilegio lavorare con lei, e noi di BMG ci impegniamo a preservare e celebrare la sua straordinaria eredità musicale. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e a tutti coloro che sono stati toccati dalla sua vita straordinaria".

Ornella Vanoni

Ornella Vanoni, l’omaggio di BMG

Dino Stewart: ‘Una forza della natura, un'artista dal talento e dal carisma ineguagliabili’

Si è svolta oggi, presso la sede sociale in via di Villa Patrizi 10 a Roma, l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche sociali dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

L’esito della votazione ha confermato Francesco Giambrone alla Presidenza, mentre alla vicepresidenza è stato eletto Marco Parri. Tra i nuovi componenti dell’Ufficio di Presidenza figura anche Bruno Sconocchia, Presidente di AssoConcerti.

“E’ per me un grande onore essere stato eletto membro dell’Ufficio di Presidenza dell’AGIS”, ha dichiarato Sconocchia: “Fin dalla sua costituzione, AssoConcerti ha scelto di aderire a questa Associazione che considero una vera e propria famiglia, capace di unire l’intero mondo dello spettacolo, in tutte le sue forme ed articolazioni. Con questo stesso spirito, anche in questo nuovo incarico continuerò a dedicarmi alla valorizzazione dello spettacolo dal vivo e della musica popolare contemporanea in particolare, collaborando con il Presidente e tutto il Consiglio per sostenere e rafforzare il nostro settore”.

AGIS, Sconocchia (AssoConcerti) entra nell’Ufficio di Presidenza

‘E’ per me un grande onore’

Francesco Pannofino, Woopie Goldberg, Claudia Gerini, Monica Guerritore, Ricchi e Poveri, Orietta Berti, Giulio Scarpati, Dodi Battaglia, Nino Frassica e Marco Rossetti solo solo alcuni dei nomi degli artisti e delle artiste NUOVOIMAIE che hanno voluto inviare un breve videomessaggio in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata per domani, 25 novembre.

<a href="https://www.youtube.com/shorts/UIobsIiXLAY" target="_blank">Guarda qui il video</a>.

“Un appello forte, corale, condiviso e urgente contro ogni forma di violenza di genere”, ha precisato la collecting, in una nota: “Il video, realizzato dal NUOVO IMAIE e fortemente voluto dalle Delegate che compongono l’Assemblea dell’Istituto, vuole essere un contributo di sensibilizzazione e responsabilità sociale. Ha raccolto fin da subito l’adesione di interpreti ed esecutori, in primis quella degli organi collegiali”.

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“Attori, attrici, doppiatori, doppiatrici, cantanti, musicisti e musiciste - appartenenti a generazioni e linguaggi diversi che hanno messo la propria voce e proprio volto a disposizione di un messaggio: la violenza non è mai un fatto privato, ma un problema culturale e collettivo che riguarda tutti e tutte”, ha concluso NUOVOIMAIE, il cui Presidente Andrea Miccichè ha dichiarato: “Questo video è un gesto semplice, ma necessario, un atto di vicinanza e di responsabilità”.

NUOVOIMAIE, un video contro la violenza sulle donne

La clip corale ‘fortemente voluta dalle Delegate che compongono l’Assemblea dell’Istituto’

Ha trovato effettivo riscontro <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755467/umg-downtown-la-ue-pronta-a-un-avviso-formale">l’indiscrezione</a> riferita da Bloomberg lo scorso 19 novembre: la Commissione Europea ha inviato oggi, lunedì 24 novembre, un avviso formale a Universal Music Group riguardo la proposta di acquisizione di Downtown Music da parte di Virgin Music Group, la divisione dedicata ai servizi per artisti ed etichette della multinazionale americana guidata da Lucian Grainge.

Per l’antitrust di Bruxelles l’operazione proposta dall’azienda con sede operativa a Santa Monica, California, potrebbe consentire alla major - se effettivamente portata a termine - di “ridurre la concorrenza nel mercato della distribuzione all'ingrosso di musica registrata nello Spazio Economico Europeo, acquisendo dati commercialmente sensibili delle sue etichette discografiche rivali” ed “eliminando un'importante forza concorrenziale”.

Le preoccupazione della commissione riguardano essenzialmente Fuga, la piattaforma di distribuzione controllata da Downtown, e Curve, la piattaforma di gestione di royalties e diritti sempre collegata all’azienda fondata da Justin Kalifowitz nel 2007.

Dopo “un’indagine ad ampio spettro per comprendere i mercati interessati e il potenziale impatto della transazione”, e l’analisi dei “documenti interni forniti dalle parti, compresi i pareri e i dati presentati da concorrenti e clienti”, la Commissione “teme che UMG possa avere la capacità e l'incentivo ad accedere a dati commercialmente sensibili archiviati ed elaborati da Curve di Downtown, e che tale vantaggio informativo per Universal Music ostacolerebbe la capacità e l'incentivo delle etichette rivali a competere con la stessa UMG".

La nota diffusa oggi non implica un parere negativo finale da parte della Commissione, essendo un passaggio procedurale obbligato previsto dal procedimento: la stessa autorità, nella propria comunicazione di oggi, ha spiegato che "la stragrande maggioranza delle concentrazioni notificate non pone problemi di concorrenza e viene autorizzata dopo un esame di routine".

“Impala accoglie con favore la dichiarazione rilasciata oggi dalla Commissione Europea, la quale conferma a UMG che la proposta di acquisizione di Downtown solleva preoccupazioni circa la limitazione della concorrenza nel mercato della distribuzione all'ingrosso di musica registrata, in particolare un vantaggio informativo per UMG che ostacolerebbe la capacità e l'incentivo delle etichette rivali a competere con UMG stessa”, ha fatto sapere, in una nota, l’associazione di etichette indipendenti europee, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748909/impala-mills-beggars-critiche-umg-virgin-downtown">contraria all’acquisizione fin dalla prima ora</a>: “Riteniamo che questa acquisizione debba essere vietata del tutto: i problemi relativi ai dati derivanti da sovrapposizioni orizzontali non possono essere risolti tramite rimedi, come chiariscono le linee guida della Comunità Europea stessa”.

UMG - Downtown, i dubbi della Commissione UE sull’acquisizione

L’operazione ‘potrebbe consentire’ alla major di ‘ridurre la concorrenza sul mercato’. Ma…

Il nome, una chiara citazione da "Pulp Fiction", è tutto un programma: e infatti Ezechiele 25:17 è la prima agenzia di management italiana a specializzarsi in compositori e compositrici che si occupano di musiche per il cinema e le altre piattaforme audiovisive.&nbsp;

Presentata alla Milano Music Week appena terminata,&nbsp;alla presenza delle due fondatrici Diletta Beci e Cristiana Gizzarelli,&nbsp;è il frutto di una sinergia tra&nbsp;Metatron Group e Operà Music. I primi artisti del roster sono&nbsp;Dardust, Davide Pavanello, Ginevra Nervi, Lowtopic, Roberto Lobbe Procaccini e&nbsp;Tecla Zorzi. L’agenzia metterà in relazione compositori, registi e produttori con l’obiettivo di valorizzare il talento di chi compone, sia in Italia che all’estero.&nbsp;

Management e musica per il cinema, nasce Ezechiele 25:17

L'agenzia, presentata alla MMW, è frutto della sinergia tra Metatron Group e Operà Music

Si terrà giovedì 27 novembre presso la Sala Basevi, nella sede di Legacoop Nazionale, in Via Guattani 9, a Roma, il convegno - organizzato da Legacoop - “Parliamo di musica: retail sonoro tra diritti d’autore e brand experience”, evento dedicato “al ruolo strategico della musica nelle attività commerciali” che proporrà “un confronto inedito che riunirà i principali attori del settore retail e della distribuzione italiana”.

Il convegno - hanno spiegato i promotori in una nota - sarà “un’occasione per dare voce agli utilizzatori e affrontare le questioni cruciali legate ai diritti d'autore e alle implicazioni derivanti dalla liberalizzazione del mercato musicale, a seguito dei cambiamenti normativi che verranno spiegati e introdotti da Sintonia, società di consulenza specializzata in materia di diritto d’autore e connesso”, e rappresenterà “un momento di confronto costruttivo per analizzare le opportunità e le criticità del nuovo contesto normativo ed economico”.

Il convegno vedrà la partecipazione delle maggiori associazioni di categoria del commercio e della distribuzione: ANCC (Coop), rappresentata da Paola Cavallo; ANCD (Conad), rappresentata da Piero Cardile; Federdistribuzione, rappresentata da Marco Pagani; AIRES, rappresentata da Davide Rossi; Confesercenti, rappresentata da Giuseppe Dell’Aquila; e Confcommercio/FIPE.&nbsp;

“Durante il Convegno si parlerà non solo di diritti, ma anche di Retail sonoro e dell’importanza della musica quale componente inevitabile dell’esperienza in un locale”, anticipano gli organizzatori: “Non è un semplice ‘sfondo’: è un elemento che influenza emozioni, ritmo, tranquillità, nervosismo, percezione del tempo. Durante la permanenza, la musica crea comfort, fluidità, atmosfera. All’uscita lascia una ‘sensazione’, una memoria emotiva. Un buon progetto sonoro abbraccia tutto il percorso del cliente, come una vera e propria narrazione; di questo ne parleranno Numerika e Visiospot, operatori professionali e tecnologici di gestione dei palinsesti musicali e di creazione di playlist e contenuti audio visivi, un’esposizione che sarà arricchita dal contributo e dall’esperienza di un importante Editore musicale italiano Flipper Music, prima piattaforma italiana di production music”.&nbsp;

Questo il programma dei lavori:

Ore 10 
Saluti istituzionali di Legacoop&nbsp; 
Relazione introduttiva - Cristina Ranieri, Sintonia

Liberalizzazione del settore, analisi del nuovo assetto normativo e nuovi oneri a carico degli Utilizzatori&nbsp;

Ore 10.30&nbsp; 
Il punto di vista delle Associazioni:&nbsp;

<ul>
	<li>Paola Cavallo, Responsabile Ufficio legale ANCC-Coop</li>
	<li>Marco Pagani, Direttore Normativa e Rapporti Istituzionali Federdistribuzione</li>
	<li>Davide Rossi, Direttore Generale e consigliere AIRES/Confcommercio</li>
	<li>Giuseppe Dell’Aquila, Responsabile Ufficio Legislativo Confesercenti</li>
	<li>FIPE/Confcommercio</li>
	<li>Piero Cardile, Responsabile Legislazione e Ufficio Studi ANCD-Conad&nbsp;</li>
</ul>

Ore 11.15 
I fornitori dei palinsesti musicali: 
Sound Design e Retail Sonoro. Da Music for Airport alla In-store Music. 
L’importanza della buona musica.&nbsp;

<ul>
	<li>Luca Parizzi, Numerika&nbsp;</li>
	<li>Gerardo Romito, Visiospot&nbsp;</li>
</ul>

L’esperienza della Prima Piattaforma italiana di musica per le sonorizzazioni&nbsp;

Fabio Di Bari, Flipper Music&nbsp;

Coordinano i lavori Giampiero Di Carlo e Davide Poliani, Rockol

&nbsp;

Musica e retail, giovedì a Roma il convegno di Legacoop

Giganti della distribuzione e associazioni a confronto su musica e diritto d’autore

“Nonostante le difficili condizioni economiche in Germania”, nel terzo trimestre del 2025 CTS Eventim ha registrato una crescita su base annua dei ricavi del 3,5%, con un incremento del margine operativo lordo del 13,8%.

“La redditività è migliorata nel terzo trimestre del 2025”, ha spiegato l’azienda in una nota: “La crescita dell’EBITDA è risultata superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche senza tener conto degli effetti dell'integrazione in corso per le società di biglietteria e intrattenimento dal vivo acquisite nel 2024. Ulteriori fattori hanno contribuito al risultato sono state le crescenti sinergie e gli sforzi concertati per la gestione dei costi in tutto il Gruppo. Il risultato finanziario del terzo trimestre è stato positivo e quindi in miglioramento rispetto all'anno precedente”.

Nel terzo trimestre del 2025, il fatturato del gruppo è aumentato del 3,5% su base annua, raggiungendo gli 854,2 milioni di euro. L'EBITDA rettificato è cresciuto a un ritmo più sostenuto, con un'impennata del 13,8%, attestandosi a 137,3 milioni di euro. Nei primi tre trimestri del 2025, il fatturato è aumentato del 6,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo i 2,148 miliardi di euro. L'EBITDA rettificato è aumentato del 4,7%, raggiungendo i 337,9 milioni di euro.

Per quanto riguarda il ramo d’azienda dedicato al ticketing - che include anche l’italiana TicketOne - i ricavi sono aumentati del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo i 211 milioni di euro. L'EBITDA rettificato per il periodo luglio-settembre è aumentato dell'8,1% rispetto al terzo trimestre del 2024, raggiungendo i 91,0 milioni di euro. Nel periodo gennaio-settembre 2025, i ricavi del segmento ticketing sono aumentati dell'11,0% su base annua, raggiungendo i 626,8 milioni di euro. L'EBITDA rettificato è aumentato del 7,1%, attestandosi a 257,8 milioni di euro.

La divisione dedicata alla produzione e all’organizzazione di eventi musicali dal vivo del gruppo, nel terzo trimestre del 2025, “ha migliorato significativamente la propria redditività” vedendo i propri ricavi crescere del 5,5% (a quota 663 milioni di euro), con l'EBITDA aumentato del 27,0% (a 46,3 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La diminuzione dell'EBITDA rettificato registrata nel primo semestre (-26,1%) è stata quindi quasi interamente compensata nei nove mesi.

Nei primi tre trimestri del 2025, il fatturato del segmento intrattenimento dal vivo è aumentato del 4,2% su base annua, raggiungendo 1,557 miliardi di euro. L'EBITDA rettificato si è attestato a 80 milioni di euro, “quasi al livello dello stesso periodo dell'anno precedente”. “Considerata la robusta crescita registrata da entrambi i segmenti nel terzo trimestre - conclude la nota del gruppo - il Consiglio di Amministrazione conferma le previsioni pubblicate nel Bilancio annuale 2024 per il Gruppo per l'intero 2025”.

"I nostri risultati nel terzo trimestre dimostrano ancora una volta che non solo stiamo crescendo, ma stiamo anche creando valore a lungo termine”, ha commentato il CEO di CTS Eventim Klaus-Peter Schulenberg: “In questo modo, stiamo beneficiando della continua modernizzazione della nostra infrastruttura tecnologica, dell'ottimizzazione significativa dei nostri processi e dei progressi nell'integrazione delle nostre acquisizioni".

CTS Eventim, nel Q3 2025 fatturato su del 3,5%

Con EBITDA in crescita del 13,8%: ‘Stiamo creando valore a lungo termine’

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha voluto rendere omaggio, con una nota ufficiale, a Ornella Vanoni, la grande interprete scomparsa nella serata dello scorso venerdì, 21 novembre.

"Con la scomparsa di Ornella Vanoni l’Italia perde una delle sue artiste più originali e raffinate”, ha fatto sapere Giuli: “Con la sua voce unica, e una capacità interpretativa senza eguali, ha scritto pagine importanti nella storia della canzone, del teatro e dello spettacolo italiano. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari”.

&nbsp;

MiC, l’omaggio del Ministro Giuli a Ornella Vanoni

'L’Italia perde una delle sue artiste più originali e raffinate'

Si è tenuta nella serata di&nbsp;sabato, 22 novembre, la terza edizione dei SIAE Music Awards, evento organizzato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori - nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week - per premiare gli autori ed editori italiani di maggior successo nel nostro Paese e all’estero.

La serata, ha spiegato la collecting per mezzo di una nota diffusa poche ore prima dell'inizio della manifestazione, è stata dedicata a <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/morte-di-ornella-vanoni-508157">Ornella Vanoni, scomparsa nella serata di venerdì, 21 novembre</a>. "Con profonda commozione ricordo Ornella Vanoni, autentica icona della musica italiana, interprete assoluta degli autori italiani e parte della famiglia SIAE sin dal 1964", ha dichiarato il Presidente della Società Italiana Autori ed Editori Salvatore Nastasi: "La sua voce inconfondibile e la sua sensibilità artistica hanno attraversato il tempo e le generazioni, la sua arte raffinata e il suo carisma ci hanno onorato.&nbsp;Ci mancherà tantissimo".

"Quello che voglio ricordare, oltre al suo essere una grandissima artista, è la sua ironia, il suo essere schietta, sincera, diretta", ha aggiunto il conduttore dei SIAE Awards Amadeus:&nbsp;"Era impossibile non ridere con lei, era una donna divertente e piaceva tanto ai giovani. Una volta eravamo in centro insieme, in San Babila, c’era una scolaresca, avranno avuto massimo 16 anni: quando l’hanno vista tutti hanno voluto fare una foto con lei, e lei era felicissima, come una bambina, in quel momento aveva la stessa età di quei ragazzi, e quel suo lato lo ha avuto fino all’ultimo giorno".

Ecco, di seguito le opere vincitrici (indicate in grassetto, e sottolineate, con i relativi autori ed editori) nelle varie categorie:

<h3>Top canzone - Locali da ballo con musica live</h3>

Afrodite 
Autori: Romeo Cattaneo, Fabio Cozzani, Roberto Giacinto Pellegrino, Marco Puppi 
Editori: Two Music, Casanova Casanova, M. C. Harmony, Benvenuto Edizioni Musicali

Nel blu, dipinto di blu 
Autori: Domenico Modugno, Franco Migliacci 
Editori: Edizioni Curci

Pazza 
Autori: Loredana Bertè, Andrea Bonomo, Luca Paolo Chiaravalli, Andrea Pugliese 
Editori: Edizioni Curci, Music Union, Star, Bandabebè (non amministrato)

Sarà perché ti amo 
Autori: Daniele Pace, Pupo, Dario Farina (GEMA) 
Editori: Abramo Allione Edizioni Musicali, Edizioni Curci, Universal Music Publishing Ricordi

Sinceramente 
Autori: Annalisa, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Zef 
Editori: Diana, Eclectic Music Publishing, Nuova Nassau, Universal Music Publishing Ricordi, Warner Chappell Music Italiana

<h3>Top canzone - Club</h3>

Freed from desire 
Autori: Molella, Phil Jay, Gala (PRS) 
Editori: Mollyville Publishing, Wise Music Italy

I’m good (Blue) 
Autori: Massimo Gabutti, Jeffrey Jey, Maury, Kamille (BMI), Philip Plested (ASCAP), David Guetta (SACEM), Bebe Rexha (BMI) 
Editori: BMG Rights Management, DiPiù, GZ2538, Sony Music Publishing Italy, BMG Platinum Songs (BMI), Sony/ATV Music Publishing (PRS), BMG Rights Management (PRS), Kiss me if you can music (BMI), Jackback Publishing (SACEM), Hotel Cabana Limited (non amministrato)

L’amour toujours 
Autori: Gigi D’Agostino, Diego Maria Leoni, Carlo Montagner, Paolo Sandrini 
Editori: Edizioni ZYX Music, Warner Music Publishing Italy

The rhythm of the night 
Autori: Francesco Bontempi, Annerley Gordon, Giorgio Spagna, Michael Gaffey (PRS), Peter Wilfred Glenister (PRS) 
Editori: Warner Chappell Music Italiana, Bug Music (PRS), Intersong Music (PRS), Warner Chappell Music (PRS)

Sarà perché ti amo 
Autori: Daniele Pace, Pupo, Dario Farina (GEMA) 
Editori: Abramo Allione Edizioni Musicali, Edizioni Curci, Universal Music Publishing Ricordi

<h3>Top canzone - Locali con musica live</h3>

Albachiara 
Autori: Vasco Rossi 
Editori: Warner Chappell Music Italiana

Caruso 
Autori: Lucio Dalla 
Editori: EMI Music Publishing Italia, Universal Music Publishing Ricordi

Certe notti 
Autori: Luciano Ligabue 
Editori: Fuoritempo, Sugar Music Publishing, Warner Chappell Music Italiana

Nel blu, dipinto di blu 
Autori: Domenico Modugno, Franco Migliacci 
Editori: Edizioni Curci

Sarà perché ti amo 
Autori: Daniele Pace, Pupo, Dario Farina (GEMA) 
Editori: Abramo Allione Edizioni Musicali, Edizioni Curci, Universal Music Publishing Ricordi

<h3>Top canzone - Radio</h3>

Casa mia 
Autori: Ghali, Davide Petrella, Michele Zocca 
Editori: Eclectic Music Publishing, Garage Days, Jimmy, Music Union, Universal Music Publishing Ricordi

Karma 
Autori: Alex, Kende, Davide Petrella, Marco Salvaderi, Lorenzo Santarelli, Stash 
Editori: Baraonda Edizioni, Garage Days, Thaurus Publishing, The Beautiful Ones, Universal Music Publishing Ricordi

Malavita 
Autori: Jacopo Ettorre, Leonardo Grillotti, Eugenio Davide Maimone, Merk &amp; Kremont, Francesca Mesiano, Fausto Zanardelli, Federica Abbate (non amministrato) 
Editori: Dodo Music Italia, Jet Music Publishing, MKMusic, Universal Music Publishing Ricordi, Warner Chappell Music Italiana

Ora che non ho più te 
Autori: Cesare Cremonini, Davide Petrella 
Editori: Garage Days, Logico, Universal Music Publishing Ricordi

Sinceramente 
Autori: Annalisa, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Zef 
Editori: Diana, Eclectic Music Publishing, Nuova Nassau, Universal Music Publishing Ricordi, Warner Chappell Music Italiana

<h3>Top canzone italiana all’Estero</h3>

Freed from desire 
Autori: Molella, Phil Jay, Gala (PRS) 
Editori: Mollyville Publishing, Wise Music Italy

I’m good (Blue) 
Autori: Massimo Gabutti, Jeffrey Jey, Maury, Kamille (BMI), Philip Plested (ASCAP), David Guetta (SACEM), Bebe Rexha (BMI) 
Editori: BMG Rights Management, DiPiù, GZ2538, Sony Music Publishing Italy, BMG Platinum Songs (BMI), Sony/ATV Music Publishing (PRS), BMG Rights Management (PRS), Kiss me if you can music (BMI), Jackback Publishing (SACEM), Hotel Cabana Limited (non amministrato)

I wanna be your slave 
Autori Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi, Ethan Torchio 
Editori: Sony Music Publishing

Pedro 
Autori: Gianni Boncompagni, Franco Bracardi, Paolo Ormi 
Editori: Arcoiris Edizioni Musicali

Sarà perché ti amo 
Autori: Daniele Pace, Pupo, Dario Farina (GEMA) 
Editori: Abramo Allione Edizioni Musicali, Edizioni Curci, Universal Music Publishing Ricordi

<h3>Top canzone Streaming Italia</h3>

I p' me, tu p' te 
Autori: Paolo Antonacci, Francesco D’Alessio, Geolier, Gennaro Petito, Davide Simonetta, Davide Totaro, Michele Zocca 
Editori: Eclectic Music Publishing, Music Union, Nuova Nassau, Studio Uno Sound, Thaurus Publishing, Wonder Manage, Management 33 Music (non amministrato), Golden Boys (non amministrato)

La noia 
Autori: Dario Faini, Madame, Angelina Mango 
Editori: LaTarma, Miriolinga, Sabbia e Nuvole, Sugar Music Publishing, Universal Music Publishing Ricordi

Sesso e samba 
Autori: Tony Effe, Davide Petrella, Zef 
Editori: Universal Music Publishing Ricordi, Diana, Garage Days, Pegaso Publishing

Sinceramente 
Autori: Annalisa, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Zef 
Editori: Diana, Eclectic Music Publishing, Nuova Nassau, Universal Music Publishing Ricordi, Warner Chappell Music Italiana

Tuta Gold 
Autori: Jacopo Ettorre, Katoo, Mahmood 
Editori: Jet Music Publishing, Milotic, Universal Music Publishing Ricordi

<h3>Top canzone Social Italia</h3>

La noia 
Autori: Dario Faini, Madame, Angelina Mango 
Editori: LaTarma, Miriolinga, Sabbia e Nuvole, Sugar Music Publishing, Universal Music Publishing Ricordi

L’ultima poesia 
Autori: Geolier, Juli, Gennaro Petito, Davide Petrella, Ultimo, Takagi &amp; Ketra (non amministrato) 
Editori: Faber, Garage Days, Hitaka, Honiro Label &amp; Publishing, Imperial, Platinum Squad, Save my copyrights, Sony Music Publishing, Universal Music Publishing Ricordi, Golden Boys (non amministrato), Management 33 Music (non amministrato)

Rossetto e caffè 
Autori: Barbato Capolongo, Luigi D’Agostino, Vincenzo D’Agostino, Sal da Vinci 
Editori: Cose Production

Sinceramente 
Autori: Annalisa, Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Zef 
Editori: Diana, Eclectic Music Publishing, Nuova Nassau, Universal Music Publishing Ricordi, Warner Chappell Music Italiana

Tuta Gold 
Autori: Jacopo Ettorre, Katoo, Mahmood 
Editori: Jet Music Publishing, Milotic, Universal Music Publishing Ricordi

<h3>Top canzone Jazz</h3>

A tempo col pianeta 
Autori: Stefano Bollani

Estate 
Autori: Bruno Brighetti, Bruno Martino 
Editori: Universal Music Publishing Ricordi

Minie 
Autori: Nicola Adriani 
Editori: Fones, Pagina 3

Repens Big Band 
Autori: Roberto Cipelli, Ettore Fioravanti, Paolo Fresu, Paolo Silvestri, Giustino Tracanna, Attilio Zanchi 
Editori: Tuk Music

Sei come un treno 
Autori: Felice Piccarreda, Billy Strayhorn (ASCAP) 
Editori: Universal Music Publishing Ricordi, Campbell Connelly (PRS)

<h3>Top colonna sonora - Cinema</h3>

C’è ancora domani 
Compositori: Lele Marchitelli 
Editori: Flipper, Nightingale Songs

Il ragazzo dai pantaloni rosa 
Compositori: Francesco Cerasi 
Editori: Eagle Pictures

Santocielo 
Compositori: Andrea Farri 
Editori: Tramp Limited, Slinkset

Succede anche nelle migliori famiglie 
Compositori: Umberto Scipioni 
Editori: IIF

Un mondo a parte 
Compositori: Piernicola Di Muro, Antonio Mastrota 
Editori: Bixio C.E.M.S.A.

<h3>Top colonna sonora - Film tv</h3>

Diabolik 
Compositori: Pivio &amp; Aldo De Scalzi 
Editori: Creuza, Edizioni Curci

Diabolik – Ginko all’attacco! 
Compositori: Pivio &amp; Aldo De Scalzi 
Editori: Creuza, Edizioni Curci

Freaks out 
Compositori: Emanuele Bossi, Michele Braga, Gabriele Mainetti 
Autori: Goon Films, Edizioni Curci

La befana vien di notte 2 - Le origini 
Compositori: Emanuele Bossi, Michele Braga 
Editori: Sony Music Publishing

L’ombra del giorno 
Compositori: Emanuele Bossi, Michele Braga 
Editori: Lebowski

<h3>Top colonna sonora - Serie tv</h3>

Gloria 
Compositori: Fernando Alba, Alessandro Bencini, Andrea Bonini 
Editori: Eagle, Sony Music Publishing

La lunga notte – La caduta del Duce 
Compositori: Carmine Padula 
Editori: Rai Com

Le indagini di Lolita Lobosco 3 
Compositori: Tommy Caputo, Santi Pulvirenti, Laura Suvi Valjus 
Editori: Emergency, New Emergency

Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia 
Compositori: Carmelo Travia, Giuliano Taviani 
Editori: Bixio C.E.M.S.A.

Ninfa dormiente – I casi di Teresa Battaglia 
Compositori: Stefano Mainetti 
Editori: Bixio C.E.M.S.A., Rai Com

<h3>Top colonna sonora - Film streaming</h3>

C’è ancora domani 
Compositori: Lele Marchitelli 
Editori: Flipper, Nightingale Songs

Godzilla e Kong - Il nuovo impero 
Compositori: Antonio Di Iorio, Tom Holkenborg (ASCAP) 
Editori: Universal Music Publishing Ricordi, Warner Olive Music (ASCAP)

Fabbricante di lacrime 
Compositori: Andrea Farri, Lara Martelli 
Editori: San Isidro

Un mondo a parte 
Compositori: Piernicola Di Muro, Antonio Mastrota 
Editori: Bixio C.E.M.S.A.

Volevo un figlio maschio 
Compositori: Francesco Marchetti, Bruno Zambrini 
Editori: 9 aprile, Combo, Medusa Film

<h3>Top colonna sonora - Serie streaming</h3>

Doc – Nelle tue mani 3 
Compositori: Antonino Brundo, Nico Bruno, Paolo Buonvino, Pasquale Laino 
Editori: Luxvide

Mare Fuori 4 
Compositori: Stefano Lentini, Lolloflow, Matteo Paolillo, Raiz 
Editori: Rai Com, Coloora

Per Elisa – Il caso Claps 
Compositori: Matteo Buzzanca 
Editori: Sony Music Publishing

Un professore 1 
Compositori: Corrado Carosio, Luigi De Crescenzo, Angelo Pietro Fornaro, Francesco Gabbani, Fabio Ilacqua, Riccardo Eberspacher (SACEM) 
Editori: Banijay Music Italy, BMG Rights Management, Edizioni Curci, Rai Com, The Beautiful Ones, The Saifam Group, Wise Music Italy

Viola come il mare 2 
Compositori: Tommy Caputo, Silvia Leonetti, Santi Pulvirenti, Laura Suvi Valjus 
Editori: Luxvide, RTI

<h3>Top Recorded Track</h3>

100 messaggi 
Autori: Lazza, Nicolò Pucciarmati, Diego Vincenzo Vettraino, Denis Lesjak (BMI), Guillermo Moreno Romero (BMI) 
Editori: BHMG, J, Me Next, Thaurus Publishing, Sony Music Publishing, Beatstars Publishing WorldWide (BMI)

G63 
Autori: Lazza, Andrea Nardi, Sferaebbasta, Shiva, Diego Vincenzo Vettraino 
Editori: Accordo Edizioni Musicali, BHMG, Cafè Concerto, Cramps Music, Cupido, J, Milano Ovest, Thaurus Publishing, The Saifam Group, Ventidiciotto, Budde Music Right (GEMA), Cubeatz Music (GEMA), Finessegtb Music (BMI), These are pulse songs (BMI)

Lunedì 
Autori: Ultimo 
Editori: Honiro Label &amp; Publishing, Ultimo Entertainment

Non me la menare 
Autori: Max Pezzali, Mauro Repetto 
Editori: DJ’s gang, RTI, Warner Chappell Music Italiana

Ora che non ho più te 
Autori: Cesare Cremonini, Davide Petrella 
Editori: Garage Days, Logico, Universal Music Publishing Ricordi

&nbsp;

Miglior autore under 35: Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari)

Miglior Canzone Live Concert: "Gli anni" - Max Pezzali

Premio Speciale 2025: Pino Daniele

Milgior Canzone Live Recital:&nbsp;"Caruso" - Lucio Dalla

SIAE Music Awards 2025, l’elenco dei vincitori

Chi ha trionfato alla terza edizione dei premi riservati ad autori ed editori italiani

Il 23 novembre, alle ore 16.30, alla Palazzina Appiani di Milano (viale Giorgio Byron, 2), si terrà il talk “Come sta la musica in Italia? Paolo Fresu, Manuel Agnelli, Tosca e Stefano Senardi in dialogo”, nell’ambito della MILANO MUSIC WEEK. 

Ingresso libero su prenotazione su Dice: <a href="https://dice.fm/bundles/milano-music-week-2025-77wp">https://dice.fm/bundles/milano-music-week-2025-77wp</a>

La musica italiana vive un momento di grande trasformazione: cambiano i linguaggi, le modalità di produzione, i canali di scoperta e le forme di ascolto. Ma qual è oggi la sua direzione, e come sta evolvendo il suo rapporto con il pubblico? Quattro voci autorevoli della scena italiana si incontrano per interrogarsi su che cosa sia oggi “la musica italiana” e su come sta cambiando il modo di fare, vivere e pensare la musica nel nostro Paese.

MMW25, domani il talk 'Come sta la musica in Italia?'

Con Paolo Fresu, Manuel Agnelli, Tosca e Stefano Senardi

Nella classifica Top Album FIMI/NIQ&nbsp;Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 14 novembre 2025 al 20 novembre 2025, al primo posto irrompe&nbsp;VASCO ROSSI con il suo album VASCO LIVE 2025 - THE ESSENTIALS, che debutta direttamente in vetta. In seconda posizione si posizionano PAPA V &amp; NIGHT SKINNY con il loro album LATTE IN POLVERE, anch'esso nuovo ingresso nella classifica. In terza posizione rimane stabile OLLY con TUTTA VITA (SEMPRE), confermando la sua presenza tra i primi tre.

Oltre a quelle già citate, tra le nuove entrate nelle prime dieci posizioni della classifica si segnalano:

<ul>
	<li>LA CHITARRA NELLA ROCCIA (LIVE) di LUCIO CORSI debutta in quarta posizione</li>
	<li>INCUBI di NITRO debutta in quinta posizione</li>
	<li>NON HO PAURA DI NIENTE di FABRIZIO MORO debutta in settima posizione</li>
</ul>

Nella Top Singoli FIMI/NIQ&nbsp;Top of the Music sponsored by SCF per la settimana dal 14 novembre 2025 al 20 novembre 2025, il brano FOTOGRAFIA di GEOLIER mantiene la sua posizione di vertice, restando stabile al primo posto. Anche in seconda posizione si conferma stabile il singolo QUESTA DOMENICA di OLLY &amp; JULI. Si registra invece un cambiamento per il terzo posto, dove PER TE di ERNIA avanza dalla quarta posizione alla terza.

L'unica nuova entrata nelle prime dieci posizioni della classifica è:

<ul>
	<li>MOSSA STREPITOSA di PAPA V &amp; NIGHT SKINNY FEAT. KID YUGI debutta in nona posizione</li>
</ul>

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Vasco Rossi

Classifiche, novità 20 novembre: Vasco Rossi debutta in testa

'Vasco Live 2025 - The Essentials' è l'album più ascoltato della settimana

Si è tenuto oggi, venerdì 21 novembre, presso la Palazzina Appiani di Milano, nell’ambito della nona edizione della Milano Music Week, il panel - promosso da Assomusica insieme ad AssoConcerti - “Il sostegno pubblico per l’industria della musica dal vivo”.

All’incontro hanno partecipato l’On. Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Carlo Parodi, Presidente di Assomusica, e Bruno Sconocchia, Presidente di AssoConcerti: la discussione ha toccato i temi relativi alle misure necessarie a rendere più solida e competitiva la filiera della musica popolare contemporanea, in un momento in cui il dibattito sulle politiche culturali assume un ruolo decisivo per lo sviluppo del comparto.

“I dati SIAE 2024 hanno confermato la crescita straordinaria della musica popolare contemporanea, ma restano diverse criticità – ha dichiarato Carlo Parodi di Assomusica -. Tra queste, la legge 800 del 1967, una normativa datata che limita il sostegno ai festival e non valorizza a sufficienza i luoghi dello spettacolo come presidi culturali. Serve una cornice più adeguata anche per l’internazionalizzazione, perché gli strumenti attuali escludono le associazioni che operano nella musica e nella danza”.

“Siamo felici di poter dire già da ora che il 2025 segnerà un ulteriore forte incremento. Continua la tendenza strutturale positiva che rappresenta gli spettacoli della musica dal vivo”, ha dichiarato il Presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia:&nbsp;“Non tutte sono luci, ci sono anche tante ombre di cui le istituzioni devono prendere atto. Queste criticità non possono essere affrontate dalle piccole aziende. Per questo chiediamo, come tutti gli altri settori industriali, un sostegno pubblico per cambiare e migliorare. Lo Stato deve supportarci in questa strada”.

“Per consolidare il momento positivo e trasformarlo in una crescita duratura e sostenibile, il settore della musica dal vivo richiede urgentemente un impegno concreto da parte del governo e di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione attraverso una politica industriale mirata che sappia valorizzare un comparto strategico, capace di generare ricchezza e benefici concreti per lo Stato e per i territori”, ha aggiunto il Presidente Sconocchia.

“La normativa attuale dello spettacolo esclude dagli aiuti gli enti privati e profit” – dichiara il Sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi - “nel nuovo Codice dello Spettacolo che stiamo portando avanti questo tabù cadrà, con la nascita del Fondo per lo sviluppo del sistema musicale italiano. Cinque milioni di euro dal 2027 potranno andare anche a soggetti privati, senza più distinzione tra profit e non profit. È un cambio di paradigma atteso da anni e un passaggio che potrà superare i limiti di alcune leggi”.

“Con Assoconcerti ragioniamo sulla possibilità di un piano per la realizzazione di strutture moderne capaci di accogliere concerti ed eventi, in particolare al Sud dove mancano. Si potrebbe creare un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, magari con le grandi aziende internazionali della musica live, sull'esempio del PalaItalia a Milano dove si terrà la cerimonia di apertura delle prossime Olimpiadi invernali”, ha aggiunto Mazzi.

Nel corso del dibattito si è parlato della necessità di rafforzare gli strumenti di incentivo alla partecipazione privata. Parodi ha osservato come, oltre a modelli di marketing ormai avanzati, servano “nuove forme di sostegno, anche non economiche”, indicando nell’Art Bonus “una leva già esistente che potrebbe funzionare meglio senza costi aggiuntivi per il bilancio pubblico”.

Il Sottosegretario Mazzi ha condiviso l’importanza di intervenire sullo strumento: “Si può pensare di rendere l’Art Bonus ancora più forte e utile alla collaborazione pubblico-privato, magari con una maggiore detrazione e modalità semplificate nell’utilizzo”.

MMW25, report: il panel sul sostegno pubblico al settore live

‘Serve una nuova cornice normativa per valorizzare eventi di musica popolare contemporanea’

Nel pomeriggio di oggi, 21 novembre, nell’albito della nona edizione della Milano Music Week, la Palazzina Appiani ha ospitato il panel “Tutto quello che pensi di sapere sulla SIAE (ma forse è sbagliato)”. L’incontro, moderato da moderato dalla giornalista di Rockol Marta Blumu Tripodi, ha visto partecipare Nicola Migliardi – COO Music Department, SIAE, e Giordano Cremona (Merk &amp; Kremont) – Producer e autore SIAE. Il panel si è posto l’obiettivo di smontare i falsi miti più diffusi sulla SIAE, spiegando in modo semplice e diretto il suo ruolo reale nel sistema creativo italiano.

Il panel ha preso in esame proprio alcune delle leggende metropolitane legate alla Società Italiana degli Autori ed Editori, partendo dal falso mito che si chiede: "La SIAE è una tassa?". "Ovviamente la risposta è no. La SIAE sta tra chi crea la musica e chi la consuma", ha affermato&nbsp;Nicola Migliardi – COO Music Department, SIAE aprendo il suo intervento: "La SIAE è l’intermediario tra chi utilizza la musica e chi la musica la crea. Serve a garantire che ci sia un flusso corretto di compensi: chi usa la musica deve riconoscere economicamente il lavoro di chi l’ha composta, prodotta e resa disponibile al pubblico. È, in sostanza, il pagamento di un consumo, come accade per qualsiasi altro bene o servizio: se vado al ristorante e mangio una pizza, pago la pizza; se vado in un motel, pago la stanza. Una tassa, invece, non è necessariamente legata a un servizio immediato: è tutta un’altra cosa. Qui non parliamo di tassazione né di manipolazioni di alcun genere: esistono diritti del lavoro, diritti connessi, e un intero sistema di tutele. La prima cosa da chiarire è che quando si paga la SIAE, lo si fa perché qualcun altro ha già svolto un lavoro creativo. Questo lavoro può generare compensi molto diversi, da 1 euro a centinaia di migliaia: dipende dal successo del brano e da come viene utilizzato. A differenza del ristorante, però, la “prestazione” in questo caso è più complessa: un autore investe tempo e risorse nella creazione, ma non ha la certezza di quanto e come il suo lavoro verrà poi utilizzato. La SIAE sta nel mezzo tra chi usa la musica e chi, attraverso la musica, deve ricevere il dovuto compenso. E non riguarda solo matrimoni, feste o piccoli locali: tra i grandi utilizzatori ci sono broadcaster, piattaforme digitali e servizi di streaming come Netflix, Spotify o TV commerciali. La SIAE serve anche,&nbsp;e soprattutto,&nbsp;a regolare i rapporti con questi grandi operatori, garantendo che chi ha creato quei contenuti venga retribuito". Ha aggiunto: "Quando paghiamo la SIAE, stiamo riconoscendo il valore della musica che consumiamo e il lavoro -&nbsp;spesso invisibile -&nbsp;delle persone che hanno investito per crearla". Riportando la sua esperienza, in quanto&nbsp;Producer e autore SIAE, Giordano Cremona ha spiegato: "Io mi sono affacciato al mondo della musica come DJ e&nbsp;sentivo spesso nei locali frasi tipo: 'La SIAE è un casino, costa troppo'.&nbsp;La percezione che ha un giovane DJ è quindi quella di trovarsi davanti a una tassa complicata, una burocrazia pesante e fastidiosa. Poi ho iniziato anche a produrre musica, creando brani anche pensati proprio per chi fa il DJ. E lì ho scoperto davvero che cos’è la SIAE: una sorpresa piacevole. Ho capito che il mio lavoro -&nbsp;che spesso vivo come un investimento senza sapere se e come verrà utilizzato -&nbsp;è in realtà tutelato da una società pubblica che ha davvero a cuore il lavoro degli autori, che compongono senza sapere dove arriverà la loro musica. Il fatto che i locali paghino la SIAE è, di fatto, un vantaggio per me, per gli artisti quindi. All’inizio pensavo fosse qualcosa di complicatissimo, una tassa noiosa e incomprensibile. In realtà è tutt’altro: è il sistema che permette a noi creatori di essere riconosciuti e retribuiti per quello che facciamo. E, tra l’altro, è qualcosa di molto interessante anche per i DJ".

Il secondo mito da sfatare riguarda la percezione per cui "la SIAE serve solo ai grandi artisti", senza considerare che la società garantisce che anche solo un passaggio in radio possa venire adeguatamente ricompensato. "Quando ho iniziato a fare musica, dieci anni fa, ero giovanissimo.&nbsp;Mio padre, che capiva quanto ci tenessi, mi aiutava a compilare i moduli della SIAE: li firmava lui, mi mostrava come si facevano", ha narrato&nbsp;Giordano Cremona:&nbsp;"E alla fine ho capito che non era affatto complicato: bastava compilare il bollettino e seguire alcuni passaggi, niente di proibitivo. Col tempo ho scoperto anche un altro aspetto: l’iscrizione alla SIAE non è una montagna invalicabile. Nessuno parte con opere 'stratosferiche': si inizia da piccole composizioni, piccole produzioni. Ed è proprio in quel momento che la SIAE diventa preziosa per un autore: ti permette di capire come funziona realmente il meccanismo, ti educa al valore del tuo lavoro creativo. Per questo, per i giovani produttori e i giovani autori che stanno iniziando ora, è fondamentale imparare subito come funziona il diritto d’autore e come funziona la SIAE. Anche perché, nella nostra esperienza, ci sono stati momenti in cui qualcuno cercava di scoraggiarci".

Un altro luogo comune riguarda la musica contemporanea, in cui si trovano mash up, remix o campionamenti. Per questo un mito è spesso che “la SIAE permette di usare basi già note cambiando solo la melodia”. A questo proposito, Cremona ha riportato nuovamente la sua esperienza: "A me non è mai successo che un ispettore SIAE entrasse in studio a controllare il lavoro. Non esiste nessun tipo di controllo su come i brani vengono prodotti". Ha aggiunto: "L’aspetto interessante è che in questo caso si parla di una pratica sempre più diffusa: prendere una reference e ricreare quella atmosfera. io non lo trovo immorale, ma capisco che possa in qualche modo impoverire la creatività. Il ruolo di SIAE non c’entra nulla". Per questo, è intervenuto Nicola Migliardi sottolineando: "La SIAE non tutela dal plagio. Se una canzone viene plagiata,, viene deciso in tribunale. La SIAE può intervenire in aiuto verso chi ha effettivamente depositato un’opera in SIAE".

Tra gli altri miti c'è quello secondo cui&nbsp;"nel 2025 con il digitale non serve a nulla essere iscritti in SIAE. E la quota SIAE costa tanto”. Sul primo aspetto,&nbsp;Nicola Migliardi&nbsp;ha precisato: "Il panorama digitale non riguarda solo lo streaming. Eppure ci&nbsp;sono persone che pensano la loro musica possa andare su tutte le piattaforme. Tra due, tre o quattro anni non possiamo sapere quali nuove piattaforme nasceranno, né quali modelli di consumo emergeranno tra gli ascoltatori. Per questo è impensabile che un singolo autore possa riuscire da solo a raggiungere tutte queste piattaforme e monetizzare ogni singolo stream, tenendo conto che parliamo di diritti che riguardano solo una parte del lavoro del compositore. Noi facciamo un lavoro enorme proprio per questo motivo". Ha continuato: "Ci sono negoziazioni da gestire, diritti da chiudere, consumi da identificare e da trasformare in compensi economici. È un mestiere complesso. Considerate poi che, quando si parla di digitale, non ci si riferisce a un solo Paese: parliamo di centinaia di territori in tutto il mondo. Dall’Italia alla Germania, dalla Lettonia all’India. Gestire tutto questo da soli sarebbe semplicemente impossibile dal punto di vista logistico". A lui ha fatto eco Giordano Cremona sottolineando: "Io, come autore, preferirei essere tutelato da un soggetto in grado di negoziare con i grandi colossi -&nbsp;quelli che oggi conosciamo bene, come Amazon, Meta e le piattaforme globali -&nbsp;piuttosto che trovarmi da solo, come un piccolo individuo isolato, a trattare con realtà così enormi. È importante ricordare che la SIAE è composta da autori ed editori: non è un’entità astratta che “sta sopra” a tutto. Sono proprio gli autori e gli editori che si uniscono per difendere i propri diritti e per avere la forza contrattuale necessaria a confrontarsi con questi giganti del mercato".

Per sfatare un'altra leggenda, è poi arrivata la domanda:&nbsp;"SIAE è lenta nei pagamenti?". Riportando la sua esperienza,&nbsp;Giordano Cremona&nbsp;ha raccontato: "In precedenza SIAE pagava a semestri. Ora la modalità di pagamento delle royalties digitali è cambiata diventando trimestrale. Io non ho mai visto un pagamento in ritardo”. Nicola Migliardi&nbsp;ha continuato: “Possiamo essere più veloci? Sì. Stiamo raccontando una storia fatta di evoluzione e miglioramento continuo, quindi c’è sempre margine per accelerare. Potremmo essere ancora più rapidi? Certo. Eravamo più lenti 5 o 10 anni fa? Sì, senza dubbio. Ma negli ultimi 5-10 anni abbiamo già fatto molto per velocizzare la distribuzione dei compensi e vogliamo continuare a farlo. Infatti, dal 27 ottobre 2025 abbiamo completato la nostra prima ripartizione finanziaria interamente rinnovata. Tradizionalmente la ripartizione avveniva due volte l’anno; da quest’anno, invece, saranno quattro volte l’anno. Stiamo iniziando ad accelerare anche grazie al digitale: abbiamo avviato la collaborazione con le piattaforme e gli strumenti musicali, e continueremo a integrare nuove categorie”.

Un'altra preoccupazione spesso condivisa riguarda la burocrazia "infinita". "È normale che all’inizio ci sia un po’ di burocrazia. L’ho scoperto anch’io sulla mia pelle. Anche nel nostro team, il manager che ci segue si è reso conto che compilare tre semplici bollettini può diventare più complicato di quanto sembri. E spesso non è il modulo in sé a essere difficile, ma il concetto che c’è dietro", ha evidenziato&nbsp;Giordano Cremona: "La burocrazia, infatti, nasce a monte dal fatto che gli autori hanno aspettative diverse su ciò che ritengono giusto: la divisione dei punti, la ripartizione del brano, il ruolo che ciascuno ha avuto nella creazione. E trovare un accordo non è sempre semplice, perché mancano linee guida condivise o perché ogni progetto ha dinamiche differenti. A complicare le cose c’è anche un altro fenomeno: molti interpreti -&nbsp;gli artisti che cantano o eseguono un brano -&nbsp;chiedono quote autoriali. Da un lato questo validerebbe il loro coinvolgimento, il fatto che 'ci credono', che promuovono il brano e investono nella sua riuscita. Ha una sua logica. Dall’altro lato, per noi autori che scriviamo la musica e i testi, questo può diventare complesso: dobbiamo confrontarci con un sistema che cerca di accontentare tutti, spesso senza affrontare davvero il nodo del contributo creativo reale".&nbsp;

Si è poi affrontata la credenza per cui "se fai rap o EDM, la SIAE ti complica la vita". Cremona ha quindi riportato una riflessione espressa recentemente da&nbsp;Afrojack, il quale in un'intervista ha spiegato che&nbsp;"ciò che complica la vita dei produttori non è tanto la creatività, quanto la gestione dei diritti.&nbsp;Spesso si tratta il tema del plagio, ma quello lo decide un giudice. Quello che consigliava Afrojack è di&nbsp;studiare come funziona davvero il campionamento, cosa sono i clearance, come funzionano le release, quali sono i passaggi necessari oggi. Perché sì: oggi la produzione musicale è più complessa. Ci sono moltissimi brani costruiti su campioni, alcuni autorizzati, altri no. La tendenza del momento sembra essere proprio questa: usare sempre lo stesso campione virale, lo stesso snippet riconoscibile. Per un emergente, però, la domanda che nasce è inevitabile: 'Come faccio a pubblicare un pezzo se non ho l’autorizzazione per quel campione che ho usato?'. La verità è che sì, diventa più complicato -&nbsp;e serve più attenzione. Ma è anche un invito a essere più originali, a creare suoni propri, a distinguersi invece di appoggiarsi sempre su qualcosa di già esistente".

L'ultimo punto riguarda il falso mito per cui "se scrivi una canzone e non la depositi subito, scade", suscitando ilarità, e che "La SIAE si prende quasi tutti i soldi dei concerti". “Noi cerchiamo di costare sempre di meno”, è stata la risposta di&nbsp;Nicola Migliardi.