Fondata in Lussemburgo da Marzio F. Schena, Matteo Cernuschi e Grégoire Mathonet nel gennaio 2018, ANote Music si posiziona come il marketplace europeo per gli investimenti in royalties musicali. La vendita di diritti musicali, come su Rockol viene ampiamente documentato da mesi con una serie di articoli raggruppati sotto il tag Marketing dei Cataloghi Musicali, è diventata un’attività strategica e centrale nell’industria musicale nell’era dello streaming e ANote si rivolge a etichette, editori, manager, artisti e autori (tutte le classi degli aventi diritto) per metterli in contatto con il mercato dei capitali, offrendo ai primi l’opportunità di monetizzare un asset class come le canzoni e ai secondi di acquisire quote del patrimonio della carriera e della legacy degli artisti. Tra le startup musicali osservate quest'anno, ANote merita a nostro parere una considerazione particolare per il posizionamento innovativo all'interno della filiera. Dopo avere completato un round di raccolta di capitali nel gennaio 2020, raccogliendo più di € 500.000, e con il supporto di Luxinnovation (agenzia nazionale per l’innovazione in Lussemburgo), ANote ha lanciato la sua piattaforma circa sei mesi dopo. Ispirata dalla potenzialità di fare incontrare la domanda di liquidità da parte degli aventi diritto che spesso vedono procrastinarsi nel tempo i loro introiti derivanti da diritti primari e diritti connessi con l’offerta di finanziamenti da parte di investitori inclini a diversificare i propri portafogli nella musica, ANote ha visto registrarsi oltre 6.500 investitori dal momento del lancio. Tra i cataloghi italiani che hanno aderito alla piattaforma di ANote, si segnala tra gli altri quello della label indipendente Irma Records. Il "lancio" più popolare, tuttavia, ha riguardato sicuramente gli Zero Assoluto, la quotazione del cui catalogo è stata annunciata il 25 maggio scorso: in breve, da quel momento brani come "Semplicemente", "Svegliarsi la mattina" e "Appena prima di partire" sono diventati disponibili per i fan del duo desiderosi di possedere una parte delle loro canzoni preferite e partecipare alle royalties future sui brani. Marzio F. Schena, fondatore e CEO di ANote Music, ha così commentato l'iniziativa: “L'industria musicale sta subendo un cambiamento, con artisti che richiedono un processo trasparente quando si tratta di negoziare diritti musicali. Sempre più spesso, i musicisti cercano di mantenere controllo artistico pur rimanendo finanziariamente indipendenti, e il nostro obiettivo in ANote Music è aiutarli a raggiungere questo obiettivo. Siamo quindi lieti che un artista italiano così affermato come Zero Assoluto si sia unito a noi nel nostro viaggio. È una testimonianza della loro creatività e imprenditorialità, così come della forza della comunità che stiamo costruendo." In pochi mesi ANote ha distribuito pagamenti di royalty per oltre €30.000, vanta un rendimento medio del 7,91% e, tra le varie caratteristiche innovative della sua piattaforma, ha anche varato un interessante mercato secondario sul quale i suoi investitori, operando in piattaforma, possono anche scambiare le loro azioni con altri investitori.