Il mercato europeo della musica digitale fatica a tenere il passo con quello statunitense (27,2 milioni e mezzo di euro il giro d’affari 2004 dei download musicali contro i 207 milioni di euro degli Usa), e uno dei motivi del gap risiede sicuramente nella lentezza e nella complessità delle procedure di “sblocco” delle licenze di vendita e distribuzione che i negozi e i servizi digitali del Vecchio Continente debbono ottenere dalle singole società locali degli autori se vogliono gestire la loro attività commerciale a livello internazionale: ognuno dei 25 paesi membri della UE, in altre parole, ha una società di rappresentanza degli autori a cui bisogna richiedere l’autorizzazione e a cui bisogna versare le royalty spettanti ai suoi associati. <br> Per ovviare a questo problema e promuovere lo sviluppo del mercato digitale (non solo downloading e streaming, ma anche webcasting, simulcasting e servizi di telefonia mobile), la Commissione Europea si è ora fatta promotrice di una proposta di licenza unica paneuropea che metta in competizione fra loro le società nazionali degli autori: il sistema, secondo i funzionari di Bruxelles, permetterebbe di risparmiare denaro, di incrementare considerevolmente gli introiti potenziali di artisti e case discografiche e di innalzare sensibilmente la competitività dei negozi e servizi digitali del continente rispetto a quelli americani. “L’assenza di un sistema unico di licenze rende difficile il decollo dei servizi on-line europei”, ha osservato il commissario per i servizi e il mercato interno Charlie McCreevy, tra i fautori di uno studio che la UE ha condotto sull’argomento, individuando nella musica la possibile locomotiva dei consumi digitali europei. “Una licenza centrale non ha lo scopo di rendere i contenuti disponibili a basso prezzo”, ha sottolineato, “ma di offrire un modello in cui la comunità creativa europea possa ottenere la parte del leone negli introiti conseguiti on-line”.<br> Favorevole il parere della FIMI: “Come industria discografica abbiamo già predisposto da tempo una licenza unica particolarmente innovativa per il simulcasting e il webcasting”, ha dichiarato il presidente Enzo Mazza. “Ci auguriamo che questa iniziativa porti finalmente alla definizione di una licenza paneuropea per i diritti d'autore che consentirà il definitivo decollo dell’offerta on-line. La Commissione, nel suo documento, ha ancora una volta evidenziato, tra l'altro, l'anomalia della posizione di monopolio legale della SIAE in Italia, che a questo punto dovrà essere rimossa”, ha concluso Mazza ribadendo posizioni da lui più volte espresse in questi ultimi tempi (vedi News). <br> La proposta di “sportello unico” per la musica on-line dovrà ora essere discussa dai singoli stati membri della UE: i promotori dell’iniziativa sperano di ottenere un via libera al progetto entro il mese di ottobre.