Si allunga la fila dei pentiti, nel mondo del file sharing “pirata”: prima Shawn Fanning e Napster, poi Wayne Rosso di Grokster (ora a capo di Mashboxx, vedi News), e oggi iMesh. E’ di queste ore la conferma che uno dei primi e più noti promotori del p2p non autorizzato è pronto a saltare lo steccato e a mettersi dalla parte della legalità grazie ad una nuova versione del software che può già contare sull’appoggio ufficiale e sul catalogo musicale di una delle maggiori case discografiche del mondo, Sony BMG. Il nuovo servizio, che garantirà la retribuzione agli aventi diritto (artisti, etichette, autori e editori) per ogni download di repertorio tutelato effettuato dai suoi utenti, entrerà in funzione nei prossimi mesi con la doppia formula dell’ abbonamento a tariffa mensile (modello Napster) e degli acquisti “alla carta” o brano per brano (modello iTunes). Tramite l’accesso al network di Gnutella e ad altre fonti di repertorio, inoltre, la piattaforma permetterà a chi la usa di continuare a scaricare, ma questa volta legalmente, una buona fetta di musica gratuita: si parla di oltre 15 milioni di canzoni complessivamente a disposizione, da subito, della comunità degli utenti. <br> Fondata nel 1999 a New York, iMesh appartiene alla prima generazione dei servizi peer-to-peer e si piazza tuttora, secondo recenti stime di mercato, al decimo posto per traffico e frequenza d’uso tra i servizi di musica, legali e no, disponibili su Internet (vedi News). Nel 2003 era stata citata in giudizio dai discografici per violazione dei copyright, regolando la vertenza in sede extragiudiziale con il pagamento di una multa da 4,1 milioni di dollari e promettendo di interrompere ogni attività ritenuta illecita (vedi News): di qui la decisione che ora l’ha portata a scegliere la strada della collaborazione con l’industria. A capo della società c’è oggi, tra l’altro, proprio un ex dirigente di Sony Music, Robert Summer: che, secondo quanto anticipato da Billboard, sarebbe prossimo a chiudere un accordo di identico contenuto con Universal Music, l’altra super major in attività sul mercato discografico.