@CozomoMedici, un twitter handle che da qualche settimana faceva proseliti discorrendo con una certa perizia di criptovalute e NFT, aveva due problemi. Il primo, che resta irrisolto, è un doppio errore nel nome - riferito a Cosimo de' Medici, anglofonizzato in Cozmo Medici e diventato Cozomo Medici. Costui, per la cronaca, fu il figlio del patriarca della omonima famiglia toscana (Giovanni), visse nel '400 a Firenze, dove fu banchiere e politico. Il secondo, apparentemente risolto, era invece l’identità reale di chi si celava dietro il nome d’arte. Con un twit disarmante e semplice, dopo avere promesso che si sarebbe rivelato al raggiungimento di un certo numero di follower, toccata quella soglia l’account ha annunciato che stava per rendersi pubblico e che lo avrebbe fatto direttamente dal suo vero Twitter account – “essendo io di considerevole fama, mi si noterà”. Cinque minuti dopo, sul Twitter ufficiale di Snoop Dogg, il tweet: “Sono io @CozomoMedici”. Con Snoop non si sa mai. Anche perché le voci davano altri due personaggi come i veri Cozomo: l’ineffabile e immancabile Elon Musk e un altro artista musicale, Jason Derulo. CozomoMedici, che si firma con un emoji che richiama il vino, potrebbe però essere Snoop anche per questa ragione – il rapper è un appassionato di vini e produce il suo “19 Crimes”. Ma, pettegolezzi e note di colore a parte, ciò che colpisce è che per settimane @CozomoMedici ha lasciato intendere di possedere una collezione di ormai oltre 100 NFT, alcuni dei quali del valore singolo di milioni di dollari (espressi nella criptovaluta Ethereum). Continua, dunque, la danza tra il mondo dei non fungible tokens e la comunità musicale, tra hype e soldi veri. Resta da capire (oltre che la verità sull’identità di Cozomo) se nella collezione ci siano anche gli NFT sganciati ad aprile da Snoop stesso, sul cui acume finanziario ci sarebbe a questo punto da spellarsi le mani (se fosse tutto uno scherzo, invece, pure...).