Si definiscono ‘neobanks’ tutte quelle banche solo digitali che da qualche anno sfidano sul loro terreno le istituzioni finanziarie tradizionali e consolidate operando senza aprire sportelli su territorio: Revoltu, Chim e Monzo sono alcuni esempi tra i più noti. Ma Nerve è la prima neobank a puntare i fari direttamente sull’industria musicale. Lanciata negli Stati Uniti, Nerve si propone agli artisti con una app professionale per le loro esigenze, incrociando quelle di natura bancaria con quelle gestionali, amministrative e finanziarie: si va dai pagamenti istantanei per tutti gli affiliati alla estrapolazione della situazione fiscale (fino alla dichiarazione dei redditi) dell’artista, dalle metriche e dai dati relativi alle loro performance in streaming e sui social media a una funzione per fare rete insieme a tutti gli altri musicisti che ne sono in possesso. Siamo in presenza di un caso di crossover tra musica e fintech che John Waupsh, CEO di Nerve, identifica come “la prima app bancaria costruita specificamente per chiunque faccia soldi con la musica e per aiutare gli artisti a costruire community più solide e carriere sostenibili”. La startup è basata a Austin, Texas, una città sulla cresta dell’onda per quanto attiene a musica e tecnologia (sarà la prossima sede di Tesla, ad esempio, oltre ad essere da anni la culla del South By South West); ed essendo anche una città geograficamente e culturalmente di confine tra il mondo anglosassone e quello ispanico, la app nasce direttamente sia in lingua inglese che spagnola. I due co-fondatori sono lo stesso Waupsh e Ben Morrison (CTO), che vantano un’esperienza di oltre quindici anni nel settore del banking e del fintech. Ma la vocazione del primo per la musica è più marcata, considerando che è anche fondatore e CEO di Preservation Project, una piccola etichetta dedicata alle pubblicazioni rare dei generi funk e soul. E’ stato proprio lavorando al suo sviluppo che Waupush ha identificato il bisogno e lo spazio per uno strumento bancario sufficientemente efficace per le esigenze dei musicisti indipendenti. Le linee guida dell’innovazione di Nerve sono una gestione finanziaria efficiente e rapida, l’accesso in tempo reale ai dati più significativi dal punto di vista commerciale e monetario e una funzionalità per la ricerca di collaborazioni in rete. Oltre alla sua neobank, che ha debuttato lo scorso 15 settembre negli Stati Uniti, Nerve è anche in fase beta con il progetto Nerve FM, un’applicazione streaming “direct-to-fan” che consente ai creatori di guadagnare ricavi da abbonamento per tutti i loro contenuti audio e video generati in autonomia e caricati sulla app, con commissioni per gli artisti fino all’80% del totale delle transazioni realizzate.