Mentre gran parte degli artisti legacy sta cedendo alle lusinghe (finanziarie) di case di edizioni sempre più ricchi e agguerrite, una star di primissimo livello ha scelto di non scendere nell’agone del marketing dei cataloghi musicali: Elton John. A rivelarlo, nel corso di un’intervista alla rivista di settore britannica MBUK, è stato David Furnish, coniuge della star di “Tiny Dancer” nonché suo manager. “Una scelta del genere, in questa fase, è impensabile”, ha dichiarato Furnish: “Solo il pensiero di rinunciare a quel tipo di controllo sul proprio patrimonio artistico… no”. “Per come la vedo, [cedere il proprio catalogo] è la più grande decisione emotiva che un artista possa prendere”, ha proseguito Furnish: “Se la si prende, ci si convive emotivamente, con il denaro guadagnato che può migliorare sostanzialmente la qualità della tua vita, aprire nuove opportunità o portare maggiore appagamento, maggiore pace o qualunque cosa si cerchi nella vita, allora sì, va bene. Ma, personalmente, non riesco a pensare a niente di più angosciante - e nemmeno Elton - che stare a guardare qualcun altro prendere le sue canzoni e quelle di Bernie [Taupin] e farci quello che vuole”.