Per la prima sezione civile della Corte di Cassazione presieduta dal giudice Francesco Genovese “Amici”, il talent show ideato e condotto da Maria De Filippi, non è un plagio: a riferirlo è l’agenzia ANSA, specificando come la Suprema Corte abbia accolto la tesi difensiva dell’avvocato Giorgio Assumma - esperto di diritto d'autore e in passato presidente di SIAE - confermando così le passate pronunce del Tribunale di Roma e della Corte d’Appello. La sentenza chiude un iter giudiziario iniziato nel 2004, quando lo sceneggiatore Roberto Quagliano denunciò la conduttrice e autrice accusandola di aver copiato, per il suo talent show, un format di sua creazione, “Scuola di spettacolo”, chiedendo sia alla De Filippi che alla sua casa di produzione, la Fascino, un risarcimento danni. Secondo la prima sentenza, confermata poi nei rimanenti due gradi di giudizio, tra i prodotti non esistono analogie, essendo “Scuola di spettacolo” un reality show e “Amici” un talent show. Quagliano è stato condannato al risarcimento delle spese processuali per tutte e tre le fasi del processo a favore della De Filippi.