La CMA (Competition & Markets Authority - l'antitrust del Regno Unito) ha lanciato ufficialmente pochi giorni fa il proprio studio sul mercato dello streaming. Parlare di sorpresa sarebbe iperbolico, considerato quanto spesso nell'ultimo anno la politica è stata stimolata ad entrare nel merito dei funzionamenti e delle politiche che regolano i rapporti tra le piattaforme e le major. Non più tardi di tre settimane fa, ad esempio, Impala aveva invocato l'intervento della CMA relativamente a Spotify. In un comunicato ufficiale si legge una lista di punti che costituiranno l'ossatura dell'interrogazione e dell'indagine, il primo dei quali è dedicato alla "natura della concorrenza a vari livelli della filiera, inclusa la misura in cui le aziende musicali e i servizi di streaming musicale possano detenere il potere di mercato". Non giunge inattesa la materia del secondo punto, che tira in ballo la relazione tra la divisione discografica e quella editoriale delle major, poichè scaverà sulla "misura in cui le divisioni di publishing delle aziende di musica registrata possano rafforzarne in qualsiasi modo il potere di mercato". Il terzo punto in lista rappresenta la quintessenza dell'intero tema antitrust: "Le possibili barriere all'ingresso e alla crescita opposte alle aziende più piccole e nuove ed ai servizi di streaming, in particolare a quelli che cercassero di introdurre modelli di business o servizi dirompenti". E' interessante, infine, notare come lo scopo dell'indagine della CMA si spinga oltre il terreno d'azione previsto (che comprende anche le caratteristiche delle relazioni e degli accordi tra label a DSP che possano impattare sulla concorrenza), arrivando a sfociare nel tema della riservatezza. Nella lista è infatti indicato che la CMA indagherà per capire se "qualsiasi pratica commerciale adottata dai servizi di streaming musicale (ad esempio il modo in cui raccolgono e utilizzano i dati dei consumatori) possa nuocere ai consumatori, specialmente ora che molti in più sono destinati ad adottare il consumo di musica mediante streaming". I prossimi passi concreti? Un aggiornamento nei prossimi mesi e un documento finale entro il 26 gennaio 2023".