E' di pochissimi giorni fa la notizia della disponibilità di Reels su Facebook in tutto il mondo. Ma Meta Platforms, casa madre dei social media Facebook, Instagram e Whatsapp, prosegue nella rivisitazione del suo modello di business che, a partire dal recente cambio di nome della holding, si orienta con decisione al web 3.0, al metaverso e, di conseguenza, anche alla creators economy - un terreno sul quale l'agguerrita concorrente TikTok, forte del DNA cinese, è attualmente più avanti. Dunque l'ulteriore notizia del test che è stato avviato negli Stati Uniti, in Canada e in Messico sull'ad-revenue sharing (condivisione dei ricavi pubblicitari) su Facebook Reels non fa che rafforzare il concetto. In sostanza il progetto è quello di permettere ai creatori di guadagnare denaro su Facebook da due tipologie di pubblicità: i banner posizionati in calce agli short videos e i cosiddetti "sticker ads", ossia immagini statiche che il creatore di formati può posizionare dove preferisce all'interno del Reel. Sono in procinto di aumentare anche gli strumenti correlati a Reels, tra cui l'opzione di creare un video breve da una Story che scompare. Secondo il progetto, i ricavi saranno trattenuti dagli Influencer per il 55% del valore della pubblicità, con il 45% destinato alla piattaforma; attualmente non è previsto invece che i creators guadagnino nello stesso modo utilizzando Instagram Reels. Considerando che il test è destinato a sfociare in una versione definitiva quanto prima e che Facebook Reels si sta espandendo in oltre 150 paesi, appare chiaro l'obiettivo di Meta di riposizionare Facebook presso una platea più giovane, il segmento di pubblico e di utenti la cui presenza negli ultimi due anni la piattaforma ha visto decrescere in modo sensibile.