Il blocco delle attività dal vivo, specie al di fuori degli Stati Uniti, ha inciso in modo sensibile sul bilancio annuale dell’American Society of Composers, Authors and Publishers: la collecting con quartier generale a New York nel corso del 2021 ha incassato complessivamente 1,33 miliardi di dollari, appena 8 milioni di dollari in più rispetto alla somma raccolta nel 2020. A zavorrare la crescita, soprattutto nei mercati extra-statunitensi, sono state le misure restrittive adottate per arginare l’emergenza sanitaria da SarS-Cov-2, che hanno bloccato il flusso dei ricavi da pubblica esecuzione: mentre negli USA gli introiti si sono assestati a quota 912,6 milioni di dollari, 22 in più rispetto all’anno scorso, a livello internazionale le entrate si sono fermate a 341 milioni, 19 in più di quanti incassati nel 2020. Complessivamente, il tasso di crescita su base annua al +0,6% rappresenta la peggiore prestazione di ASCAP dal 2013, quando con 945 milioni di ricavi la collecting registrò una crescita pari ad appena il +0,3%. Complessivamente la collecting ha ripartito nel 2021 912,6 milioni di dollari negli USA, 22 in più rispetto all’anno precedente, mentre le ripartizioni a livello internazionale si sono issate a quota 341 milioni, 19 in più rispetto allo scorso anno: a oggi la società conta - tra editori e autori - poco più di 850mila associati, circa 50mila in più di quanti non registrati a fine 2020.