Prosegue la mobilitazione delle società di autori ed editori per manifestare la propria contrarietà all’invasione militare dell’Ucraina da parte dell’esercito russo: dopo SIAE e PRS, anche quattro importanti collecting scandinave hanno deciso di sospendere i rapporti con la propria omologa a Mosca. Con un comunicato congiunto la finlandese Teosto, la danese Koda, la norvegese Tono e l’islandese Stef hanno annunciato il congelamento dei pagamenti alla Russian Authors' Society, la società di autori ed editori russa. “Le organizzazioni di gestione collettiva scandinave condannano fermamente il brutale assalto della Russia alla libertà e ai diritti umani in Ucraina, e sostengono i propri colleghi e partner nel paese che stanno soffrendo per la guerra voluta dal governo russo”, si legge nella nota. Complessivamente, le quattro entità rappresentano circa 130mila iscritti tra autori, creator ed editori. Le collecting citate sono tutte associate a CISAC, la società internazionale a rappresentanza delle collecting, che negli ultimi giorni - pur lanciando un fondo di sostegno a favore della popolazione ucraina coinvolta nel conflitto - ha lasciato libertà di coscienza ai propri membri in merito al mantenimento o meno delle operatività sul mercato russo. “In quanto confederazione globale che rappresenta 228 membri in oltre 120 paesi, le azioni della CISAC devono bilanciare e riflettere molti punti di vista diversi”, ha spiegato la Confédération Internationale des Sociétés d'Auteurs et Compositeurs in una nota ufficiale: “Pur detestando le azioni delle forze armate russe, la CISAC non ha il potere di imporre sanzioni alle società membri sulla base solo delle azioni del loro governo”.