Cloud Village, casa madre del servizio di streaming cinese NetEase Cloud Music, ha dichiarato una crescita di fatturato del 42,9% rispetto all’esercizio precedente, con ricavi attestatisi a circa $ 1,1 miliardi (nella valuta cinese, i Renminbi, corrispondono a poco meno di 7 miliardi di RMB). Impressionante il progresso registrato per numero di utenti paganti da NetEase Cloud Music, arrivati a 28,9 milioni (+80,6%); questa parte conta per circa la metà dei ricavi totali di Cloud Village, pari a un fatturato 2021 di $518,6 milioni. Nella nota integrativa al bilancio Cloud Village ha evidenziato anche come oltre il 30% dei suoi utenti mensili attivi abbiano utilizzato NetEase Cloud Music su base quotidiana, con ascolti di musica di 78,2 minuti al giorno. In un ecosistema che non assomiglia a nulla di ciò che si osserva nel mondo occidentale, è particolarmente impressionante una metrica relativa all’altra metà del mondo di Cloud Village, identificato come per la rivale Tencent come “social entertainment” (una parte dei servizi su piattaforme di social media dove è crescente il peso del live streaming - al cui interno, a sua volta, la musica recita un ruolo da protagonista): la spesa media dei 683.000 abbonati a pagamento è stata di $ 70 al mese. NetEase Cloud Music dichiara oltre 400.000 artisti indipendenti registrati e attivi nell’upload della loro musica sulla piattaforma; un terzo in più dei 300.000 di Tencent e il doppio dei circa 200.000 recentemente stimati da Spotify.