Hanno trovato riscontro ufficiale le indiscrezioni riferite nel fine settimana dal Wall Street Journal: Deezer si quoterà sulla borsa di Parigi per mezzo di una SPAC (Special Purpose Acquisition Company), la I2PO, società che ha nel proprio oggetto sociale le attività legate all’industria dell’intrattenimento sbarcata sul mercato azionario della capitale francese lo scorso luglio. Stando a quanto riportato da Reuters, la transazione valuterà la piattaforma di streaming transalpina con un capitale pre-money pari a 1,05 miliardi di euro, corrispondente a un valore effettivo pari a circa 1,08 miliardi. "Deezer è pronta a proseguire nel suo cammino di conquista di una significativa quota di mercato nel settore in forte crescita dello streaming musicale", ha commentato Iris Knobloch, presidente di I2PO. L’operazione è stata definita dal ceo di Deezer Guillaume d'Hauteville “un’altra pietra miliare nelle attività di Access Industries [la società madre del servizio, fondata e diretta dal magnate di origini ucraine Len Blavatnik]: ci piace contribuire ai nostri investimenti in ambito musicale e digitale - come, solo per citarne alcuni, Deezer, Spotify, Beats, Warner Music o DAZN - e vederli crescere per diventare punti di riferimento nei rispettivi mercati”. Quella di Deezer è la seconda quotazione di un DSP effettuata per mezzo di una SPAC, dopo quella della mediorientale Anghami, ed alla terza in assoluto nella musica contando anche la indie Reservoir (entrambe queste ultime approdate sul listino newyorkese del Nasdaq). Deezer aveva cercato di quotarsi sette anni fa mediante una tradizionale IPO (Initial Pubblic Offering), ma nel 2015 l’operazione saltò a causa di condizioni di mercato avverse. La sua quota di mercato attuale è di una magnitudo molto residuale rispetto a quelle delle leader Spotify [come già ricordato, sempre partecipata da Access Industries di Len Blavatnik], Apple Music e Amazon Music: il 2% su scala globale. La sua base di utenti attivi è di sedici milioni di individui, di cui dieci milioni abbonati al servizio premium. Una SPAC è un’azienda non operativa che viene creata appositamente per raccogliere capitali dal mercato, per poi utilizzarli nell’acquisizione in via diretta di imprese che sono invece pienamente operative. Anche per questo le SPAC vengono definite “blank cheque companies” (aziende con assegni in bianco).