La britannica Association of Independent Festivals, entità che rappresenta oltre cento manifestazioni musicali del Regno Unito, ha reso pubblico un testo - battezzato Safer Space - per combattere e prevenire episodi di violenza sessuale agli eventi di musica dal vivo. Il documento, aggiornamento di una prima carta presentata nel 2017, è stata realizzata in collaborazione con Rape Crisis England and Wales, Good Night Out, Safe Gigs for Women, Girls Against e UN Women, e ha come scopi quelli di “aumentare la consapevolezza sulla violenza sessuale nei festival, che può essere vissuta da chiunque, dal pubblico agli artisti, al personale e ai volontari” e di offrire sostegno alla vittime di episodi di violenta attraverso iniziative specifiche. L’iniziativa è stata sottoscritta da diverse realtà di prima grandezza sul panorama live d’oltremanica come, tra le altre, Boomtown Fair, Boardmasters, Reading & Leeds, Bluedot, Parklife e Shambala. Gli organizzatori degli eventi firmatari della carta si sono formalmente impegnati - tra le altre cose - a “prendere sul serio tutte le accuse di molestie sessuali, aggressioni e violenze, che verranno prontamente indagate”, e a formare il proprio personale al fine di “monitorare e affrontare in modo proattivo episodi di aggressione o molestie”. “La prima campagna Safer Spaces ha avuto un impatto positivo in tutti i festival sia per gli appassionati di musica che per il personale in servizio”, ha spiegato Phoebe Rodwell, coordinatrice di AIF: “I festival sono microcosmi, e la violenza sessuale è un problema che persiste nella nostra società. La nostra comprensione e gli approcci per affrontare il problema sono in continua evoluzione. Ecco perché è importante rinnovare la campagna Safer Spaces nel 2022 con messaggi, risorse e pratiche aggiornate, per prevenire la violenza sessuale e promuovere un approccio guidato dedicato alle vittime, aiutando gli organizzatori del festival ad adempiere al loro dovere di controllo durante gli eventi".