Warner Music ha annunciato l’apertura di una propria filiale in Israele: a guidare il nuovo distaccamento della major diretta da Stephen Cooper è stata chiamata Mariah Mochiach, veterana della discografia locale in passato già consulente per label come Beggars Group, Domino e Kobalt. La manager riporterà direttamente a Alfonso Perez-Soto, a capo del settore mercati emergenti della major con quartier generale a New York. “Sono onorata della nomina”, ha dichiarato Mochiach: “Il nostro paese è pieno di talenti unici e straordinari, che speriamo di spingere sulla scena globale. Speriamo di trovare molti altri artisti in Israele nel prossimo futuro”. “Israele ha una cultura molto ricca ed è patria di talenti incredibili”, ha aggiunto Perez-Soto: “Mariah ha una vasta esperienza nell'industria musicale locale e, quindi, è la persona perfetta per guidare le nostre operazioni nel paese. Speriamo di trasformare Warner Music Israel in una centrale piena di star locali e, offrendo agli artisti l'opportunità di attingere alla rinomata rete globale di Warner Music, miriamo ad attirare i talenti più eccitanti del paese”. La mossa di WMG non deve stupire. Appena qualche giorno fa l’International Federation of the Phonographic Industry aveva individuato nell’area geografica compresa tra Medio Oriente e Nord Africa il mercato con il più alto tasso di crescita registrato nel 2021. L’opportunità non è sfuggita alla major, che - come aveva spiegato a Rockol lo scorso 19 maggio il ceo e chairman di Warner Music Italy Marco Alboni - ha impostato la propria strategia globale a breve-medio termine sulla fusione tra una fortissima presenza locale a un network globale.