Viberate, piattaforma di ricerca e analisi musicale, ha pubblicato “Post-pandemic Festival Report”, analizzando le line-up e il prezzo dei biglietti di 500 dei principali festival musicali, cercando di comprendere l’andamento del settore dopo due anni di stop. Uno dei primi dati del report è che 330 degli eventi presi in considerazione hanno confermato l'edizione 2022 entro il 21 aprile di quest’anno. Passando all’analisi della vendita dei biglietti, i festival hanno registrato entrate in media per 10,7 milioni; nel dettaglio: gli eventi “piccoli” hanno raggiunto una somma di 302 mila dollari con 5 mila partecipanti, i “medi” (da 5 a 15mila persone) 1,9 milioni, i “grandi” (da 15 a 30mila) 5,6 milioni, “gli enormi” (da 30-80mila) 12,8 milioni, mentre i “mega” 54 milioni di dollari registrando più di 80mila spettatori. Il calcolo dei ricavi dalla vendita dei biglietti si è basato sul prezzo dei tagliandi in dollari americani, basandosi sulle tariffe comunicate per gli early bird (ovvero prime vendite di ingressi, in ordine temporale), moltiplicate per la capienza del festival. Per quanto riguarda le line-up, è emerso - in base al campione analizzato - che il 38.8% degli artisti ingaggiati è ascrivibile alla musica elettronica, il 15,9% al rock, il 12,7% al pop e il 12,6 % all'hip hop. Un altro dato riguarda il gender gap: 76 artisti su 100 sono stati rappresentati da gruppi di soli uomini o interpreti maschili. Questi dati confermano il risultato dello studio condotto dalla BBC sulla percentuale di artiste presenti ai principali festival del Regno Unito nel 2022.