Secondo la testata The Information, che ha pubblicato un outlook realizzato con la collaborazione della società di ricerca di mercato Insider Intelligence, a breve - medio termine TikTok guadagnerà più di Facebook e Youtube. Entro la fine di quest'anno, negli Stati Uniti, TikTok supererà i guadagni che Facebook ottiene dagli inserzionisti che investono nell’influencer marketing ed entro il 2024 quelli di Youtube. Jasmine Enberg, analista di Insider Intelligence, ha spiegato: "I marketer preferiscono TikTok e molti di loro erano un po' titubanti con questo nuovo tipo di formato offerto dal social”. TikTok ha lanciato nuovi strumenti per gli inserzionisti: una libreria che mostra gli annunci d'asta ad alto rendimento e una piattaforma per mettere in contatto brand e influencer che include funzioni come la pubblicazione di annunci per le campagne pubblicitarie a cui i creator possono candidarsi. Tra gli ultimi investimenti a sostegno del lavoro dei creator c’è Live Subscription, la funzione a canone mensile messo a disposizione degli utenti per sostenere economicamente i creator. Per la sua indagine Insider Intelligence non ha esaminato i guadagni dalla pubblicità a pagamento, ma solo quelli diretti effettuati agli influencer, o ai loro rappresentanti, per i post sponsorizzati. Sono stati esclusi anche i compensi sottoforma di prodotti e viaggi gratuiti. Enberg ha specificato che la piattaforma non conoscerà alcuna recessione, ma - anzi - sperimenterà un aumento dei ricavi del 28%, raggiungendo quasi 5 miliardi di dollari entro la fine di quest'anno e oltre 7 miliardi di dollari nel 2024. Nel rapporto, inoltre, è previsto che i marketer spenderanno 2 miliardi di dollari per i pagamenti ai “micro-influencer”, creator con un numero di follower compreso tra 5 mila e 19.999, rispetto ai 650 milioni di dollari dello scorso anno. Nel 2024 gli investimenti per i “mega-influencer”, ovvero quelli con almeno 1 milione di follower, raggiungeranno i 500 milioni di dollari, con un calo del 12% rispetto al 2021. Enberg, sottolineando che i creator più piccoli spesso applicano tariffe più economiche, ha chiarito: "I nano e micro-influencer tendono a essere più credibili rispetto agli influencer con un seguito più ampio, quindi le persone sono più propense a fidarsi dei loro consigli”.