Il complesso quadro macroeconomico globale che sta dando più di una preoccupazione a diversi player del settore della musica digitale non ha intaccato il 2022 di Believe: la società francese quotata a Parigi, comunicando le sue prestazioni riferite al primo semestre di quest’anno, ha rivelato di essere cresciuta - tra gli scorsi gennaio e giugno - del 35,4% su base annua, registrando ricavi per 352,2 milioni di euro. A trainare la performance sono stati i mercati emergenti - sui quali il ceo di Believe Denis Ladegaillerie sta puntando già da diversi mesi: le regioni di Asia-Pacifico e Africa hanno registrato un balzo nelle entrate del +61% su base annua, contro i - pur ottimi - +33,5% in America e +30% in Europa. Alla fine del semestre il margine operativo lordo di Believe ha fatto segnare un +60,5%, raggiungendo quota 11,7 milioni di euro. Ottimi risultati sono stati registrati anche dalla controllata Tunecore, specializzata in servizi digitali per gli artisti, cresciuta del 34,9% su base annua grazie a entrate per 23 milioni di euro. L’istantanea scattata a metà 2022 ha convinto lo staff di Believe a rivedere - ovviamente al rialzo - le previsioni di bilancio annuale, alzate dal +20 ipotizzato lo scorso maggio al 29% fissato dopo l’analisi dei dati relativi al primo semestre. Non che la performance eccezionale registrata in questi mesi porti la società parigina a cancellare dai propri radar i pericoli che la difficile congiuntura sta segnalando all’orizzonte: nella nota che accompagna i dati relativi al primo semestre 2022 Believe non solo ha ammesso di aspettarsi “un rallentamento e, successivamente, una stabilizzazione della crescita dei ricavi dello streaming finanziati dalla pubblicità”, ma ha anche preso in considerazione le problematiche scatenate dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. Dichiarando innanzitutto di “operare nel pieno rispetto delle sanzioni e delle direttive internazionali, monitorando da vicino la loro evoluzione per intraprendere qualsiasi nuova iniziativa”, Believe ha osservato come “le divisioni russe e ucraine di Believe hanno registrato un rallentamento della crescita dei ricavi nel secondo trimestre del 2022 più contenuto di quanto inizialmente previsto, con ricavi in aumento del +9,2% su base annua nel primo semestre dell’anno”, prevedendo come “la stabilità del rublo mitigherà il rallentamento delle attività e dei ricavi nella regione”, che ci si aspetta restino “più o meno stabili” rispetto a quelli registrati lo scorso anno. “Il nostro modello di operatività e la nostra strategia hanno portato a un aumento delle prestazioni finanziarie nei primi due trimestri del 2022, portando al successo artisti ed etichette che ci hanno accordato la loro fiducia”, ha spiegato, in una nota, Ladegaillerie: “Nonostante il difficile contesto economico e geopolitico odierno, la nostra crescita organica nel primo semestre è stata più forte di quella dell'anno scorso e abbiamo generato un flusso di cassa netto positivo. Prevediamo di rimanere su una traiettoria redditizia solida e positiva nel secondo semestre, continuando a investire nella nostra piattaforma centrale e nei team locali per proseguire nel nostro percorso di innovazione a beneficio dei nostri artisti e delle nostre etichette”, restando fiducioso di nella capacità della società di raggiungere l’obiettivo a lungo termine di una margine operativo lordo pari al 15%.