Spotify ha lanciato oggi, mercoledì 10 agosto, una nuova sezione dedicata alla vendita di biglietti per spettacoli di musica dal vivo. L’operazione, condotta con una certa discrezione, ha visto debuttare all’indirizzo tickets.spotify.com una nuova piattaforma che, al momento, offre una limitata serie di prevendite riguardanti gli show di una stretta pattuglia di artisti di nicchia - Limbeck, Annie DiRusso, Dirty Honey, Crows, Tokimonsta, Four Year Strong e Osees - nei soli Stati Uniti. L’iniziativa, non segnalata da For The Record, la pagina hub utilizzata dal DSP per le comunicazione al pubblico riguardanti le nuove funzionalità del servizio, è stata definita da un portavoce del DSP alla stampa specializzata internazionale come “un test” relativamente al quale, al momento, “non ci sono ulteriori notizie da condividere”. In attesa di eventuali futuri sviluppi - alle soluzioni testate dalla società di Daniel Ek, come tra le altre Car Thing, non necessariamente viene accordata una prova e medio-lungo termine - è interessante osservare come il nuovo servizio attivato dai gestori della piattaforma - al di là del modello di business e delle dinamiche economiche tra prestatori del servizio stesso e utilizzatori - si differenzi sostanzialmente dalle operazioni già in essere nel settore del ticketing (tra le altre, le partnership con TicketMaster, Dice ed Eventbrite) cercando di aprire una nuova via alternativa a quella offerta dagli operatori istituzionali che potrebbe risultare vantaggiosa soprattutto per gli artisti emergenti e indipendenti, o comunque non abbastanza pesanti, in termini di seguito live, da potersi appoggiare a una grande società di biglietteria multinazionale. Un altro punto di forza del botteghino digitale di Spotify potrebbe essere quello dell’analisi incrociata dei dati relativi a stream e geolocalizzazione del seguito di un artista o di una band: riuscire a dare un “volto” geografico al pubblico potrebbe aiutare musicisti e management a ottimizzare gli itinerari dei tour, permettendo ai booking agent di profilare al meglio le platee in relazione ai tipi di produzioni presentati sui palchi.