Un giudice americano ha dato ragione a un gruppo di consumatori che accusano la Apple di aver taciuto al pubblico un malfunzionamento delle batterie in dotazione ai primi tre modelli del suo vendutissimo lettore digitale portatile: e l’azienda di Steve Jobs ha accettato l’accordo extragiudiziale che le impone di contribuire alle spese di sostituzione della componente difettosa in circa 1,3 milioni di iPod in circolazione. <br> Stando alle specifiche pubblicate nel libretto di istruzioni e nel materiale informativo-pubblicitario diffuso dalla società, le batterie ricaricabili avrebbero dovuto garantire il funzionamento dell’apparecchio per circa otto ore tra una ricarica e l’altra: molti acquirenti si erano tuttavia lamentati del fatto che la durata della carica decresceva progressivamente dopo il primo mese di utilizzo de lettore. Il giudice incaricato di decidere sulla questione, Beth Labson Freeman della contea di San Mateo, ha stabilito che gli acquirenti dei primi due modelli di iPod avranno diritto a riscuotere 25 dollari in contanti a testa o un credito di 50 dollari presso qualunque negozio Apple (costretta, nel caso, anche a rifondere metà del prezzo riscosso per eventuali sostituzioni di batterie), mentre chi è in possesso del terzo modello del lettore potrà esigere una sostituzione gratuita delle batterie in caso di cattivo funzionamento (per i rimborsi c’è tempo fino a maggio dell’anno prossimo, e per fornire le necessarie informazioni è stato creato un apposito sito Internet: www.appleipodsettlement.com). Alla società di Cupertino l’accordo extragiudiziale dovrebbe venire a costare come minimo 15 milioni di dollari.