I brani in gara al Festival di Sanremo non hanno mai venduto così tanto da dieci anni a questa parte: a garantirlo sono i dati comunicati oggi, lunedì 3 ottobre, da FIMI. Le certificazioni di platino accumulate dai brani in gara all’ultima edizione del Festival della Canzone Italiana sono ventinove, una in più di quante guadagnate da quelle in gara all’edizione precedente, quella del 2021. Osservando l’andamento delle vendite delle canzoni presentate sul palco del Teatro Ariston si nota come gli ultimi due Festival di Sanremo si siano rivelati particolarmente in sintonia con i gusti del pubblico: le edizioni del 2020 e del 2019 (con la direzione artistica rispettivamente di Amadeus e Claudio Baglioni) accumularono poco più della metà dei platini incassati nel 2022 (16 nel 2020, 17 nel 2019). Peggio ancora fecero le edizioni del 2018, del 2016 e del 2015, con - rispettivamente - 6, 7 e 8 platini complessivi, senza contare il picco negativo del Festival 2014, che ebbe Fabio Fazio come direttore artistico e conduttore (con Luciana Littizzetto) e Rocco Hunt come vincitore (con “Nu juorno buono”): i brani in gara al festival di sette anni fa riuscirono a conquistare, complessivamente, appena tre certificazioni di platino. La crescita nelle vendite - basata sulle certificazioni - dei brani in gara al Festival negli ultimi dieci anni (+314%) e - soprattutto - nell’ultimo anno è ancora più sorprendente considerando l’innalzamento delle soglie delle certificazioni annunciate da FIMI annunciate esattamente un anno fa: nello specifico, le copie vendute (calcolando gli stream sulle piattaforme a pagamento secondo i tassi di conversione stabiliti) per conquistare il disco di platino furono innalzate da 70mila a 100mila. Un primo aggiustamento al rialzo nel periodo considerato dalla statistica comunicata oggi fu annunciato nel 2015, quando la più alta delle certificazioni fu innalzata da 25mila a 50mila unità.