Believe ME Songwriting Camp è l’iniziativa di tre giorni tenutasi a fine settembre a Firenze alla quale hanno partecipato nove artiste selezionate direttamente da Believe Italia - Alek, Assurditè, Beatrice Dellacasa, Hanami, Livrea, Margherita Grechi, Minerva, Rebtheprod, Roslyn - con la supervisione di Cristiana Della Vecchia (tastierista, produttrice ed arrangiatrice) e Sine (dj e producer). Questa esperienza è stata supportata da alcuni protagonisti della settore musicale come Spotify, portando Federica Abbate in veste di ospite d’eccezione, Equaly con Sara Colantonio, che ha parlando delle difficoltà del gender gap e di come superare certe discriminazioni, e artiste e produttrici come Hu. Lo scopo di quest’immersione negli studi di registrazione Officina Sonora del Bigallo è stato quello di offrire alle partecipanti momenti dedicati allo studio, come le lezioni su tecniche di scrittura ed arrangiamento per migliorare le proprie capacità e conoscenze, e al dialogo, parlando di fiducia, di consapevolezza e di gender equality - proprio su quest’ultimo argomento, lo scorso luglio Believe Italia e Equaly hanno annunciato una collaborazione che consisteva in quattro incontri per discutere della disparità di genere nell'industria musicale italiana. Partendo dal mantra “L’arte può ancora rendere il mondo un posto migliore” il management della divisione italiana (Chiara Sacchini, Alessandra Pellegrineschi, Paolo Colavolpe, Fabrizio Tudisco e Luca Daher) ha voluto lanciare un segnale concreto con un progetto senza nessun fine di lucro diretto, insistendo sull’importanza di passare ai fatti, sulla “responsabilità sociale” dell’arte, per permettere alle donne di sentirsi a proprio agio e alla pari nel settore dell'industria musicale. Una fotografia su gender gap nella scena musicale italiana è stata fornita ne novembre 2021, in occasione della Milano Music Week, da Spotify, in collaborazione con FIMI e PMI: è emerso che le donne rappresentano il 14,1% del totale delle artiste presenti nelle classifiche ufficiali della Musica in Italia, evidenziando un rapporto tra uomo e donna di 1:4,1, con una proporzione che scende tra gli under 30 a 1:3,4.