Una villa di 6 piani: non solo uffici, ma uno “spazio di connessione” per tutto il business della piattaforma nel sud ed est Europa. È Casa Spotify, la sede dell’azienda svedese nel distretto finanziario di Milano e presentata ieri a Milano a stampa e operatori del settore, dopo il trasferimento a gennaio dai precedenti uffici. Casa Spotify viene definita come un “hub internazionale" che gestisce tutto il sud ed est Europa, ovvero un bacino di 28 paesi, 26 lingue e 385 milioni di persone. Un non-ufficio Attorno a Casa Spotify gravitano 100 dipendenti di più di 10 diverse nazionalità: La parola “ufficio” non è corretta, viene spiegato dai responsabili della piattaforma: nei sei piani trovano spazio ovviamente meeting room (con nomi di playlist), ma anche una stage room per showcase (ieri si è esibita Sans Soucis, giovane artista inserita nel programma Radar), una listening room, oltre a spazi di ricreazione (dalla palestra ad una sala giochi) e di utilità (una stanza per i genitori con figli piccoli) e un terrazzo con vista sui grattacieli milanesi. La filosofia dell’azienda è “Get shit done and have fun”, spiegano. Tanto che la presenza in ufficio non è obbligatoria: a Spotify si parla di lavoro da remoto da ben prima della pandemia, su indicazione di Daniel Ek. Katarina Berg, Chief Human Resources Officer, spiega che Spotify impiega 10.000 persone - denominati “spotifiers" - incentivati a pensare al lavoro come “qualcosa da fare e non un posto dove andare” secondo il programma Work From Anywhere. “Spotify è come una band dove tutti devono suonare in armonia, anche da casa e Casa Spotify serve per creare “una connessione alla band globale”. Il 58% dei dipendenti italiani ha scelto di lavorare in ufficio. “Le stesse stanze rappresentano le diverse sfaccettature culturali della regione”, spiega Federica Tremolada managing director per il sud ed est Europa. che ha introdotto la presentazione, a cui erano presenti, oltre a pochi media, i presidenti e i responsabili dei settori digital delle label e servizi di distribuzione italiani. I numeri di Spotify La presentazione è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri della piattaforma: Spotify dichiara 433 milioni di utenti mensili, 188 milioni di iscritti premium, in 183 paesi, con l’obiettivo di arrivare per il 2030 a 1 miliardo di utenti, 50 milioni di creator e 100 miliardi di dollari fatturato. Tremolada cita la recente partnership con il Barcellona come esempio dell’approccio della piattaforma nell'approccio al marketing per i suoi pilastri, musoca e podcast: ubiquità, personalizzazione, freemium. Una piattaforma audio: il ruolo del podcast Nella presentazione Spotify ha rinforzato il suo posizionamento come piattaforma non solo musicale ma dedicata a tutto l’audio, espandendo il business model derivato dal rapporto con la discografia anche ad altri campi: li podcast, appunto (Spotify dichiara di essere la prima piattaforma di consumo mondiale), ma anche agli audiolibri. Edu Alonso, responsabile degli studios per il podcast, dichiara i numeri del settore 4,4 milioni di titoli globali, il 33% degli utenti che ascoltano podcast. In Italia sono 13 milioni gli ascoltatori - I generi più ascoltati sono news, true crime, limited series ed entertainment - con un catalogo esteso dell’89% nell’ultimo anno, anche da 22 titoli originali. Presente anche Francesca Michielin, che ha raccontato la seconda stagione di “Maschiacci”, podcast prodotto per la piattaforma e dedicato all’inclusività: “Mi serviva una piattaforma per raccontare le sfumature in un periodo bidimensionale, polarizzato e polarizzante”, racconta. “In un podcast si possono usare toni di voci diversi, prendendosi il tempo di andare in profondità”. Sull’inclusività Spotify ribadisce l’impegno per il progetto Sound Up - attraverso la produzione di podcast per valorizzare le voci sotto rappresentate. La musica Chiusura della presentazione è sul business da cui è nata la piattaforma, la musica: “Milano è il punto di partenza per il lavoro sulla musica di Spotify per tutta questa zona”, racconta Melanie Parejo, head of music per il sud ed est Europa - che ricorda i recenti dati IFPI per ricordare l’importanza del mercato italiano. Per l’impegno nella musica vengono ricordato i progetti Equal, progetto di sensibilizzazione sul gender gap (a partire dal report dell’anno scorso) e Radar, campagna per la promozione degli artisti nelle fasi iniziali della carriera, come Sans Soucis, che ha chiuso la presentazione con una performance. Il progetto Radar è stato recentemente esteso anche agli autori.