Bytedance, big tech cinese con uffici centrali a Pechino (ma domicilio legale alle Isole Cayman) che controlla il social network TikTok, avrebbe avviato le operazioni per lanciare un servizio di streaming musicale proprietario: a riferirlo è il Wall Street Journal, che cita fonti interne alla società guidata da Liang Rubo. Secondo la testata americana, Bytedance avrebbe già preso contatto con le major - al fine di stringere contratti di licenza che permettano lo sfruttamento dei cataloghi - per integrare la riproduzione di contenuti audio all’interno delle funzioni di short video delle proprie piattaforme social - ovvero Resso, che opera in Brasile, India e Indonesia; Douyin, la versione per il mercato cinese di TikTok; la stessa TikTok. Tuttavia, secondo il report, dall’operazione in prima battuta dovrebbe rimanere escluso il mercato statunitense. Se confermata - al momento i responsabili del colosso informatico non hanno commentato ufficialmente né al WSJ né all’agenzia Reuters - l’indiscrezione potrebbe essere interpretata come una naturale evoluzione della linea adottata da Bytedance sul fronte musicale: come osservato in un’analisi pubblicata da Rockol lo scorso 7 ottobre, la società di proprietà dal giovane tycoon Zhang Yiming ha promosso il capo delle music operations in Europa e UK Paul Hourican a direttore globale della divisione, mettendosi alla caccia di A&R con esperienza in nordamerica per “garantire che gli artisti vedano ByteDance come partner numero 1 per lo sviluppo, la promozione e la monetizzazione degli artisti”.