Napoletano, classe 1962, Gennaro Sangiuliano - dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e il Dottorato di Ricerca in Diritto ed Economia presso l’Università Federico II, nel capoluogo campano - ha ottenuto un Master in Diritto Privato Europeo con il massimo dei voti e un diploma presso l’Istituto Alti Studi per la Difesa. Dopo aver lavorato presso un’emittente locale e diretto il quotidiano Roma, sempre a Napoli, il neo nominato Ministro della Cultura è stato vice-direttore del quotidiano Libero e collaboratore di Il Foglio, l’Espresso e Il Sole 24 Ore. Direttore della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno e di docente di Storia dell'Economia alla LUISS Guido Carli, Sangiuliano è un dipendente RAI dal 2003: presso il servizio pubblico il nuovo inquilino di Via del Collegio Romano è stato prima caposervizio per il TGR Napoli, poi - nel 2007 - caporedattore presso l’agenzia nazionale dei TG Regionali, e successivamente vicedirettore del TG1 (dal 2009) e direttore del TG2 (dal 2018). Oltre che ha diversi manuali universitari, Sangiuliano - come saggista - ha firmato volumi come “Scacco allo zar: 1908-1910: Lenin a Capri, genesi della rivoluzione”(Mondadori, 2012), “Quarto Reich - come la Germania ha sottomesso l'Europa” (con Vittorio Feltri, Mondadori, 2013), “Putin. Vita di uno zar” (Mondadori, 2013) e “Il nuovo Mao – Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di Oggi” (Mondadori, 2019). Sangiuliano è stato militante dal Fronte della Gioventù, la sezione giovanile del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, per poi diventare - tra l’’83 e il ’87 - consigliere circoscrizionale del quartiere Soccavo, a Napoli, per il partito allora guidato da Giorgio Almirante: nel 2001 fu candidato alla Camera dei Deputati in quota alla coalizione guidata da Silvio Berlusconi Casa delle Libertà senza però essere eletto. Il 21 ottobre 2022 è stato nominato Ministro della Cultura nel primo esecutivo presieduto dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.