A soli otto mesi dal debutto sui mercati Amazon ha attuato un’operazione di ridimensionamento di Amp, live radio app che consente agli utenti di creare delle stazioni radiofoniche personali gestendone la programmazione, basata sulla cessione dei cataloghi in licenza da parte delle tre major e di importanti realtà indipendenti come Believe, PIAS e Beggars Group: come riferito da Business Insider dal quartier generale di Seattle è stato avviato un radicale processo di contenimento dei costi del progetto, che ha portato all’esubero di 150 unità tra il personale impiegato per il lancio del progetto, che negli scorsi mesi - oltre ad avviare un programma di sostegno destinato ai creator - ha avuto come testimonial star come Halsey e Micki Minaj. “Ad Amazon pensiamo in grande, sperimentiamo e investiamo in nuove idee per fare felici i nostri clienti”, ha commentato Rebecca Silverstein, responsabile delle pubbliche relazione della società fondata e ancora oggi guidata da Jeff Bezos: “Inoltre valutiamo continuamente i progressi e il potenziale dei nostri prodotti e servizi per fornire valore ai clienti, e apportiamo regolarmente adeguamenti sulla base di tali valutazioni. A seguito di una recente revisione, abbiamo deciso di consolidare alcuni team in modo da poterci concentrare sulla crescita e sul ridimensionamento di Amp”. Il personale risultato in esubero potrebbe essere riassorbito candidandosi ad altre posizioni aperte negli altri rami d’azienda del gruppo. A capo del progetto Amp era stato posto un ex dipendente Google, John Ciancutti, che a Mountain View seguiva podcast e programmi di attualità audio. Amazon ha annunciato ieri, primo novembre, l’estensione dei vantaggi di Amazon Music - la piattaforma di streaming musicale e di contenuti audio - a tutti gli iscritti al programma Prime, che - previo aggiornamento dell’app - potranno fruire del catalogo musicale e dei podcast più popolari offerti dal servizio senza pubblicità e senza costi aggiuntivi.