Crescita a due cifre, nel terzo trimestre di quest’anno, anche per Sony Music: la major guidata da Rob Stringer ha iscritto a bilancio ricavi per 2,15 miliardi di dollari, dato in crescita del 16,4% - per 303 milioni di dollari - rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La divisione discografica del gruppo ha generato entrate per 1,6 miliardi (+14,2% su base annua), con 1,099 miliardi da ascrivere allo sfruttamento del catalogo sulle piattaforme streaming (+6,8% su base annua), 176 milioni dai supporti fisici (-4,2%) e 248 milioni da licensing, sincronizzazioni e merchandising (+92% su base annua: il dato estremamente elevato è indice del rimbalzo nei ricavi da pubblica esecuzione e operazioni connessi alle attività dal vivo dopo il blocco provocato dalla pandemia tra il 2020 e il 2021). La divisione editoriale del gruppo ha generato 531,8 milioni tra gli scorsi luglio e settembre, con un aumento su base annua del 23,8%: in questo specifico comparto i ricavi ascrivibili allo sfruttamento del catalogo sui DSP - sia a pagamento che con formule freemium - hanno fatto registrare un aumento su base annua del 41,8%.