Nel 2019 il fatturato del terzo trimestre era ammontato a € 378 milioni: assumiamo che quello fosse un benchmark, trattandosi dell'ultimo anno "normale" prima della pandemia. Nel 2021, con un anno e mezzo di covid alle spalle, in quello stesso periodo le vendite si erano ridotte di oltre due terzi, per precipitare a € 115 milioni. Quest'anno il boom, annunciato con un anticipo sulla trimestrale che sarà pubblicata ufficialmente il prossimo 17 novembre: i ricavi sono saliti a € 694 milioni, quasi il doppio dell'anno-campione. E' l'istantanea del gruppo di ticketing CTS Eventim, quotato alla borsa tedesca e casa madre di TicketOne nonchè socio di maggioranza di una serie di live promoter italiani (D'Alessandro e Galli, F&P Group, Vertigo, Vivo Concerti). A queste cifre preliminari si aggiunge anche quella dell'EBITDA normalizzato del gruppo tedesco (earnings before interest taxes depreciation amortization - il risultato operativo lordo), che proietta quest'anno €130 milioni rispetto ai 65 del 2019 e ai soli 26 dello scorso esercizio. In una nota ufficiale si legge: “La società si aspetta vendite consolidate per almeno € 1,7 miliardi e un EBITDA normalizzato di almeno € 330 milioni per il 2022. La previsione è basata sul presupposto che non sono attesi indebolimenti significativi dello sviluppo del business nella parte restante del 2022 riconducibili alla pandemia da Covid-19 o agli effetti del conflitto Russia-Ucraina”. In particolare il CEO e maggiore azionista di CTS Eventim, Klaus-Peter Schulenberg, ha ribadito un ottimismo espresso anche nel recente passato: “Siamo molto fiduciosi che la nostra industria abbia finalmente svoltato l'angolo dopo due anni molto difficili. Crediamo che CTS Eventim sia posizionata in modo ideale per continuare a cogliere opportunità che le consentano di mantenere la sua traiettoria di crescita”.