BMG ha annunciato l’acquisizione del catalogo di Harry Nilsson, artista e cantautore scomparso nel 1994 considerato il “Beatle americano” in virtù dell’amicizia che lo legò a Ringo Starr e John Lennon, quest’ultimo produttore di “Pussy Cats”, album di Nilsson realizzato durante il “lost weekend”, periodo losangelino durante il quale la voce di “Imagine” - pur già legato a Yoko Ono - intrattenne una relazione con l’assistente personale May Fung Yee Pang. L’accordo include i diciotto album da studio pubblicati dall’artista, l’ultimo dei quali - “Losst and Founnd” del 2019 - fu pubblicato postumo. “Siamo lieti di aver trovato un partner che condivide il nostro amore e rispetto per l'eredità di Harry”, ha fatto sapere la famiglia di Nilsson: “Non vediamo l'ora di instaurare una lunga relazione con BMG, lavorando insieme per celebrare un vero genio della musica pop”. “Per generazioni, la musica senza tempo di Harry Nilsson ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo”, ha aggiunto Thomas Scherer, a capo della sezione Repertoire & Marketing di BMG: “Un brillante autore con una voce eccezionalmente bella e unica: faremo in modo che il suo spirito prosperi per le generazioni a venire. Siamo onorati che la famiglia Nilsson abbia scelto BMG come custode della sua eredità musicale e siamo orgogliosi di rappresentare le sue amate opere”. BMG, in una nota, ha fatto sapere di essere pronta a collaborare con gli eredi dell’artista “nell'esplorazione di opportunità globali” per lo sfruttamente delle “risorse creative” come il film d’animazione “The Point!” (distribuito in Italia con il titolo “La storia di Oblio nel paese degli uomini con la testa a punta”) e di diritti di sfruttamente di immagine in film, prodotto televisivi, produzioni teatrali, libri e altre aree di attività.