Siamo al secondo giorno dei talk e i workshop tenuti alla Rockol House, allestita nel Clini Loft di via De Castilla 7, ai piedi del “Bosco Verticale” di Milano, nell'ambito della Milano Music Week 2022. Il secondo workshop della giornata è “Incasso dei diritti connessi: istruzioni per l’uso” che ha spiegato come SCF favorisce l'incasso dei diritti connessi a favore del mercato discografico. Sono intervenuti Carlo Tinuper e Francesco Cusolito (SCF), Edoardo Bagni (Warner Music Italia), Nicola Cani (Foolica), con la moderazione di Davide Poliani (Rockol). La prima difficoltà riscontrata dalle collecting è la non conoscenza da parte di operatori e artisti di quelli che sono i diritti connessi. Francesco Cusolito ha spiegato cosa sono: “Parlando tra noi, ci siamo resi conto che il tema dei diritti connessi è poco conosciuto sia da chi usa musica in contesti poco professionali che dai beneficiari stessi. I diritti connessi sono quei diritti che tutelano la pubblica utilizzazione della proprio repertorio, brano, composizione. Si chiamano ‘connessi’ semplicemente perché non possono esistere se non c'è alla base un’opera, oggetto del diritto connesso e registrazione fonografica dell'esito di un investimento del produttore e dell’artista. Questo investimento si vede riconosciuto nelle royalites. La principale differenza tra il diritto d'autore e il diritto connesso è che il primo tutela la creazione quindi la partitura, il testo, mentre il secondo la registrazione di questa e la sua diffusione. SCF è la società che rappresenta i diritti delle case discografiche in Italia e ci occupiamo di raccogliere dal mercato i diritti che poi distribuiamo”. Nicola Cani ha aggiunto: "Molti artisti non sanno cosa sono e spesso dobbiamo spiegare perché è importante iscriversi ad una collecting sia a chi scrive, sia a chi compone il pezzo e a chi partecipa ad un brano. L’artista se ne rende conto solo quando i suoi brani diventano popolari e riceve cifre importanti”. L’attività delle collecting non riguarda solo il territorio italiano, ma sono coinvolte, grazie ai diversi accordi, anche entità estere: situazione di vantaggio che incontra qualche difficoltà, per esempio la corrispondenza dei diritti nel nostro territorio. Edoardo Bagni ha sottolineato: “Ultimamente abbiamo lanciato il progetto 'cartoline promozionali' per rendere riconoscibile agli utilizzatori per cosa possono o non possono usufruire della musica, compresi uffici di promozione, per esempio, o etichette discografiche. Quello che facciamo noi e raccontare anche il repertorio estero dei nostri consociati e quindi capire le modalità dei loro diritti connessi, la loro gestione del repertorio”. Gli anni della pandemia hanno fatto registrare un calo delle entrate a causa dello stop generale imposto alle attività dal vivo per contenere il contagio; Francesco Cusolito ha aggiunto: “Usciamo dagli anni del covid, molto impattanti per tutta l’industria in particolare per il settore del live, e oggi ci sono prospettive di crescita, anche se siamo lontani dal volume registrato negli altri mercati europei come Germania e Francia. La crescita deve passare attraverso una maggior consapevolezza dei diritti connessi da parte degli operatori del settore, dalle collecting che operano sul mercato”. E' stata citata, come caso di studio, "Mille", la hit interpretata da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti: pur essendo una canzone "condivisa" da due case discografiche, Warner Music e Sony Music, la ripartizione dei diritti connessi - operata da SCF - è avvenuta in modo diretto e "proporzionale" grazie alle nuove modalità di gestione rese possibili dalle nuove soluzioni tecnologiche digitali, individuate sia dalla stessa SCF che dalla discografia come indispensabili per far crescere un segmento dalle grandi potenzialità.