Si chiama ZERO PAIN, ha un proprio account Spotify verificato - che a oggi può contare su oltre 630mila ascoltatori mensili - e oggi, venerdì 2 dicembre, pubblica un nuovo singolo, intitolato “Aggro”. Niente di clamorosamente nuovo, per la verità, se non fosse che ZERO PAIN - in realtà - non esiste. O, meglio: il producer, firmato (per così dire) da Virgin Records / UMG, non è una persona fisica, ma un meta-artista espressamente creato per il metaverso. Niente a che vedere, però, con FN Meka, il controverso rapper virtuale americano “licenziato” lo scorso agosto da Capitol Records: ZERO PAIN non è guidato dall’intelligenza artificiale, ma da un’intelligenza umana in tutto e per tutto, sebbene “collettiva”. “Il progetto è innovativo. Il personaggio non esiste: è un avatar 3D ispirato al mondo dell’anime e del gaming che non rappresenta una persona, ma una community su Discord, quella di Rap Italiano, dove le persone che ne fanno parte possono decidere gli aspetti dell’artista”, ci spiega Lorenzo Gessner, Data Innovation Manager di UMG Italia, che insieme al collega Gabriele Di Giacomo, International Marketing Manager, ha in gestione l’operazione: “Sono stati gli iscritti a decidere le grafiche del nuovo singolo, ‘Aggro’, e saranno sempre loro a scegliere le altre cose inerenti le attività dell’artista virtuale. E’ questo il modo che abbiamo scelto per fare engagement presso gli utenti: farli partecipi delle scelte artistiche del progetto”. La produzione di ZERO PAIN fa riferimento al phonk, particolare sottogenere dell’hip hop vicino alla musica elettronica che si serve di loop e sample di production music nata direttamente da artisti attivi su Discord, che - ovviamente - rappresentano una parte fondamentale dell’operazione. “E’ un genere interessante, che esiste diverso tempo”, racconta Gessner: “E’ fiorito su Soundcloud, rifacendosi al rap della zona di Memphis anni ‘90: tra il 2019 e il 2020 producer russi e ucraini, ispirandosi al phonk, hanno creato un nuovo sottogenere, ancora più vicino all’elettronica, battezzato drift phonk, perché utilizzato per sonorizzare i video delle performance automobilistiche di drifting. Spotify, all’epoca fresca di ingresso sul mercato russo, ha aperto a livello globale la playlist ‘Phonk’, facendo diventare il genere molto popolare su TikTok. A quel punto la playlist è passata da qualche centinaio di migliaia di follower a diversi milioni in appena un anno, diventando una delle playlist più seguite al mondo. Anche questo è un aspetto molto interessante dell’operazione: abbiamo trovato un trend che stava esplodendo e abbiamo voluto creare un progetto che lo seguisse, sempre partendo dai mondi di anime e gaming”.