18app, il bonus di 500 euro spendibile in libri, supporti musicali, concerti e corsi di formazione destinato ai diciottenni istituito nel 2016 dal governo presieduto da Matteo Renzi, potrebbe essere cancellato. Un emendamento presentato dai deputati Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia) in vista della prossima manovra di bilancio chiede l’abrogazione del provvedimento in favore di una ridistribuzione delle risorse in suo supporto - pari a 230 milioni di euro con decorrenza dal 2022 - all’intero settore, per esempio per il rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo (ma anche per sostegni di attività di rievocazione storica e per il Fondo per gli operatori dell'editoria e delle librerie). Non si è fatta attendere la levata di scudi degli operatori del settore discografico. “E’ uno schiaffo ai giovani già penalizzati dall’assenza di politiche per le nuove generazioni”, ha commentato, durissimo, Enzo Mazza, presidente di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana: “E’ un danno enorme per la cultura. Il bonus per anni è stato un successo che ha avvicinato i ragazzi a libri, musica e film tanto da essere copiato da paesi come Francia, Spagna e Germania”. “Una cosa assurda”, ha proseguito Mazza: “L’unico programma legato alla promozione della cultura tra i ragazzi viene soppresso per logiche politiche e non di sostanza. Tagliare la cultura è sempre sbagliato. Ma soprattutto lo è quando una misura ha funzionato ed è stata copiata in Europa”. “Non nascondiamo la nostra preoccupazione, poiché tale manovra ha permesso per diversi anni ai neo 18enni di supportare attivamente l’Industria Culturale con risultati incoraggianti”, fa sapere in una nota PMI - Produttori Musicali Indipendenti, che osserva come dal 2016 - anno della sua introduzione - a oggi il Bonus Cultura abbia generato un controvalore economico per il settore pari a oltre un miliardo di euro. “L’Italia ha bisogno di investire sui giovani e nella Cultura, patrimonio fondamentale che ha un’importante ricaduta sia sul tessuto sociale che economico del nostro Paese, soprattutto in assenza di nuove politiche per il settore”, ha dichiarato Mario Limongelli, Presidente di PMI. “Presidente Giorgia Meloni, il Bonus Cultura e 18app sono strumenti di istruzione di massa e fanno economia di settore da anni, incontrovertibilmente”, ha osservato Sergio Cerruti, presidente di AFI - Associazione Fonografici Italiani: “La prego, io e tutto il settore, di non alterare l’attuale equilibrio”. Nel 2022 oltre 440mila utenti si sono registrati sulla piattaforma 18app, generando un controvalore economico per l’industria culturale italiana pari a poco meno di 150 milioni di euro. Quello dei deputati Mollicone, Sasso e Dalla Chiesa è uno dei 617 presentati da esponenti della maggioranza di governo relativi alla legge di bilancio, che - affinché sia evitata l'eventualità di esercizio provvisorio - dovrà essere votata da entrambe le Camere entro il prossimo 31 dicembre: a partire da lunedì 12 dicembre il Ministero dell'Economia inizierà la valutazione degli emendamenti, per poi presentare il testo alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati entro il 15 dicembre successivo.