Hipgnosis Song Management (HSF), società di edizioni musicali guidata da Merck Mercuriadis, ha pubblicato i risultati del semestre fino 30 settembre 2022, con una serie di segnali positivi sia per gli investitori che per il settore dei diritti musicali. Il fatturato lordo di HSF è pari a 91,7 milioni di dollari, con un aumento del 7,5% su base annua rispetto agli 85,3 milioni di dollari generati nel periodo equivalente dell'anno precedente; mentre i ricavi netti, dal valore di 78,4 milioni di dollari, sono aumentati del 5,8% rispetto all'anno precedente (74,1 milioni di dollari) - con la detrazione dei costi delle royalities per 13,3 milioni di dollari, si parla di 65,1 milioni di dollari. Il margine operativo lordo semestrale è aumentato del 16,9% rispetto all'anno precedente (54,6 milioni di dollari) con 63,8 milioni di dollari, merito anche della crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi operativi. Un parametro importante pubblicato da Hipgnosis Songs Fund è il suo fatturato annuale proforma (PFAR), in calo, che mostra nello specifico i ricavi da royalty ottenuti in un determinato periodo; la società ha attribuito questa flessione all'impatto che le chiusure durante il periodo pandemico hanno avuro sui proventi delle performance di HSF (concerti, musica suonata in ristoranti, ecc.) e al fatto che la riscossione di questi può richiedere fino a 12-18 mesi attraverso il sistema globale dei PRO. A conferma di questa argomentazione di HSF, oggi la società ha rivelato che il suo PFAR nei 12 mesi fino alla fine di giugno 2022 è tornato a crescere, aumentando del 4,2% su base annua fino a 120,8 milioni di dollari, "nonostante i venti contrari dovuti alla forza del dollaro che ha influito sul valore dei proventi da fonti non denominate in dollari". I PFAR dei cataloghi di HSF con più di 10 anni sono cresciuti del 7,7% su base annua, raggiungendo 69,9 milioni di dollari, mentre i PFAR dei cataloghi con meno di 10 anni sono rimasti invariati su base annua, attestandosi a 50,9 milioni di dollari. HSF inoltre ha spiegato agli investitori il motivo per cui ha ritenuto così importante questa suddivisione tra meno di 10 anni e più di 10 anni. I cataloghi con più di dieci anni dovrebbero crescere di anno in anno, dato che gli abbonamenti allo streaming continuano ad aumentare, ma per quelli sotto i dieci si prevede di solito una "curva di decadimento", in cui perdono popolarità rispetto al picco di ubiquità del loro anno di uscita. Il fondatore di Hipgnosis, Merck Mercuriadis, ha dichiarato: "I nostri cataloghi più recenti continuano a dimostrare che stanno raggiungendo la fine delle loro curve di decadimento previste e ci siamo particolarmente concentrati sulle opportunità di sincronizzazione in cui il ciclo di vita previsto di un catalogo significa che passa dalle stazioni radio di 'nuova musica', ma non è ancora abbastanza maturo per le stazioni 'Gold'". A proposito di sincronizzazione, il catalogo di Hipgnosis Songs Fund ha registrato un aumento del 32,0% su base annua dei ricavi da sincronizzazione nei sei mesi fino alla fine di settembre (periodo fiscale H1 2022), fino a 9,78 milioni di dollari. Mercuriadis ha attribuito questo aumento agli "instancabili sforzi del team di sincronizzazione di Hipgnosis per inserire le canzoni in pubblicità, programmi televisivi, film e videogiochi, oltre che ai nuovi ricavi provenienti da piattaforme emergenti come TikTok". Nei sei mesi fino alla fine di settembre si è registrato anche un aumento sostanziale dei ricavi da streaming di HSF, che sono cresciuti del 15,8% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 23,6 milioni di dollari. Questi dati hanno soddisfatto JP Morgan, che ha commentato: "Il reddito sottostante del primo semestre è superiore alle aspettative di JPM, con una forte performance dello streaming e del synch, anche se la valuta ha rappresentato un vento contrario maggiore di quanto ci aspettassimo, e la valutazione del portafoglio sottostante è sostanzialmente piatta. Rimaniamo ottimisti sull'asset class, che beneficia della crescita strutturale degli abbonamenti allo streaming musicale a pagamento, e pensiamo che Song offra un mix interessante di un elevato dividend yield attuale (6,6%) e un forte potenziale di crescita del capitale dagli asset sottostanti, combinato con un potenziale di sconto più ridotto". Lo dimostriamo con la co-proprietà di quasi un quarto delle canzoni del "Spotify Billions Club" (brani ascoltati in streaming più di un miliardo di volte su Spotify): lo scorsomese , la Official Chart Company, per conto della BBC, ha identificato i pezzi più ascoltati in streaming e Hipgnosis detiene i diritti di alcune di queste tra cui Don't Stop Believin' (Journey, 1981), Sweet Dreams (Are Made Of This) (Eurythmics, 1983), Livin' On A Prayer (Bon Jovi, 1986) e Everywhere (Fleetwood Mac, 1988). Inoltre, lo scorso agosto, Hipgnosis Song Management ha annunicato una collaborazione con il gruppo Goldman Sachs per avviare un processo di emissione di obbligazioni per oltre 221 milioni di dollari: l’operazione di cartolarizzazione avrà come copertura i flussi di cassa generati dai diritti del catalogo controllato dall’azienda, titolare di interessi sul repertorio, per un totale di oltre 950 opere e una valutazione complessiva pari a 341 milioni di dollari.