Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ufficializzato le modifiche al Bonus Cultura. 18App sarà sostituita da “due nuove misure, separate ma cumulabili: la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito”, ha fatto sapere la leader di Fratelli d’Italia: “La prima riguarda un bonus per i diciottenni le cui famiglie hanno un ISEE non superiore a 35.000 euro, e l’altra prevede un bonus di 500 euro per chi conseguirà il diploma di istruzione secondaria superiore con una votazione di 100 centesimi”. Contestualmente, ha fatto sapere Meloni senza scendere nei dettagli, “verranno rafforzati anche i meccanismi anti-truffa”. La nuova formulazione del sostegno, che sarà discussa prima dalla Camera (con facoltà di modificare il testo elaborato dalla Commissione) entro il 24 dicembre, e poi dal Senato (per l’approvazione definitiva, con testo blindato) entro il 31, riduce la platea dei potenziali beneficiari, che in origine - secondo la formula adottata dal 2015, anno di introduzione del provvedimento originariamente approvato dal governo presieduto da Matteo Renzi e mantenuto dagli esecutivi successivi - prevedeva l’erogazione universale del bonus di 500 euro a tutti i diciottenni. Stando ai dati comunicati dal Ministero dell’Istruzione lo scorso luglio, nel 2022 a superare l’esame di maturità con il massimo dei voti è stato solo il 9,4% del totale, per un totale di 16.510 studenti ai quali è stato assegnato un voto pari a 100 o 100 e lode. Secondo una statistica diffusa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lo scorso 11 febbraio nel corso del 2020 a richiedere l’indicatore della situazione economica equivalente al fine di ottenere prestazione assistenziali da parte del servizio pubblico sono state il 28% dei nuclei familiari italiani: più nel dettaglio, secondo i dati in possesso del ministero il 65% della popolazione ISEE del Mezzogiorno presenta infatti un ISEE minore di 10.000 euro, contro il 50% al centro-nord, con valori medi dell’indicatore pari a 9.500 euro nel Mezzogiorno a fronte di oltre 13mila nel resto del Paese. Forti critiche verso la nuova formulazione del sostegno sono state espresse da tutta l'industria creativa e culturale italiana: ultima, a fare sentire la propria voce, è stata Confindustria Cultura Italia, che nella giornata di ieri - mercoledì 21 dicembre - ha diffuso una nota per esprimere “forte rammarico e preoccupazione" per la "cancellazione della 18App così come la conosciamo”. Nel 2022 sono stati 441.480 i giovani che hanno richiesto il Bonus Cultura, per una spesa pari a oltre 220 milioni di euro: di questi 22,4 milioni sono stati impiegati per l’acquisto di 460mila biglietti per spettacoli di musica dal vivo, e 14 milioni per l’acquisto di musica registrata, sia su supporto fisico (vinili e CD) che sotto forma di abbonamenti a servizi online.