Per la prima volta nella storia delle classifiche italiane, le certificazioni annuali assegnate da FIMI agli album e ai singoli più venduti nel corso del 2022 si sono concretizzate anche sotto forma di NFT. A innescare questa innovazione è stata - insieme ovviamente alla Federazione Industria Musicale Italiana - Brots, società digitale trentina specializzata in token non fungibili co-fondata da Alessandro Marin. La collaborazione che ha permesso la realizzazione del progetto è nata nel corso della passata Milano Music Week, dall’incontro tra lo stesso Marin con Marco Signorelli della Digital Content Protection e della FPM - Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale. “Con loro abbiamo condiviso la nostra visione”, racconta il co-fondatore di Brots: “In breve tempo siamo entrati in contatto con il team di FIMI, e abbiamo dato il via al progetto”. Limitata per il momento alle certificazioni annuale, l’emissione di token non fungibili potrebbe essere estesa, in futuro, anche a quelle ordinarie. “Crediamo che l'estensione del progetto NFT nell'ambito di altre certificazioni rappresenti una grande opportunità per innovare il sistema di premiazione e rendere omaggio al talento musicale in un modo unico e originale”, spiega Marin: “Tuttavia capiamo che ci sono altre realtà da coinvolgere e considerare prima di procedere in un sistema complesso con molti attori in gioco. Stiamo sicuramente valutando questa possibilità e vedremo come evolverà nei prossimi mesi”. In questo senso, le applicazioni pratiche di nuove soluzioni digitali potrebbero essere molteplici. “L'utilizzo della tecnologia blockchain in ambito musicale offre molte opportunità interessanti”, conclude Marin: “Per esempio, la possibilità di far valere gli NFT musicali nei conteggi delle classifiche ufficiali e delle certificazioni dei dischi d'oro, di platino e simili, come nel caso dei Muse con il loro ultimo album. A Brots stiamo esplorando queste opportunità e siamo alla ricerca di ulteriori possibilità di collaborazione con organizzazioni come FIMI e altri soggetti del settore per sfruttare al massimo il potenziale offerto da questo tipo di soluzioni per l'industria musicale”. “Siamo lieti di entrare ufficialmente nel mondo NFT, un sistema che sta investendo tutti i settori dell’intrattenimento e che trova nella musica uno dei suoi early adopter di rilievo”, ha aggiunto Enzo Mazza, CEO FIMI: “L’apertura di un wallet tramite la collaborazione con Brots porta ufficialmente la Federazione nell’universo del web 3.0, in piena corrispondenza con un’industria sempre un passo avanti nell’individuare i nuovi trend”. “La collaborazione con Brots ha permesso di concentrare in questo progetto un insieme di standard tecnici di alto profilo necessari per le certificazioni, assicurandone un’effettiva decentralizzazione dell’asset e allo stesso tempo la sua miglior rappresentazione sui metadati che lo accompagnano”, ha dichiarato Marco Signorelli, Director of Strategy & Operations di Digital Content Protection: “Utilizzando termini più tecnici, per questa operazione possiamo infatti parlare di NFT phydigital, ovvero token digitali legati a un asset del mondo reale - rappresentato in questo caso dall’award Top Of The Music 2022 assegnato da FIMI. Inoltre, il tag NFC (Near-Field Communication) ivi applicato - che permette il collegamento diretto con il corrispettivo NFT mediante la sua rappresentazione animata in 3D tracciata su blockchain - aiuta a colmare ulteriormente il divario tra mondo digitale e fisico”.