Warner Music ha pubblicato il proprio rapporto Environmental Social Governance relativo al 2022: la major, che lo scorso anno per la prima volta aveva tracciato un bilancio delle proprio politiche riguardo i temi ambientali e dei diritti dei lavoratori, ha colto l’occasione per “condividere i propri progressi su temi quali il benessere dei dipendenti, l'impatto sociale, il rispetto delle diversità, l'equità, l'inclusione e il cambiamento climatico, fissando nuovi obiettivi per il 2023 e oltre”. “La musica è una forza potente e positiva, e WMG è piena di appassionati sostenitori del cambiamento e della cultura”, ha fatto sapere il nuovo ceo Robert Kyncl, che ha firmato il rapporto insieme all’ad uscente Steve Cooper: “Questo report mette in evidenza le solide basi per la continua evoluzione dell'azienda costruite sotto la guida di Steve. Mentre tracciamo la prossima fase della nostra crescita a lungo termine, ci impegniamo per i nostri sforzi verso l’ambiente e il sociale come parte fondamentale del nostro piano per la nostra azienda più dinamica, inclusiva e sostenibile”. Riguardo la sostenibilità, Warner Music ha fatto sapere di essere attiva nella riduzione dei gas serra misurando la propria impronta ambientale e puntando sulle energie rinnovabili: dal punto di vista produttivo, il gruppo ha siglato una partnership con Sonopress per la stampa di vinili realizzati con materiale riciclato, sfruttando un processo industriale che sfrutta otto volte meno energia rispetto alle modalità tradizionali, con una riduzione delle emissioni pari all’85%. Sul versante sociale l’azienda cita la certificazione Great Place to Work ottenuta in Stati Uniti e Spagna, la candidatura per il terzo anno consecutivo al titolo Best Place to Work for LGBTQ+ Equality (assegnato dalla Human Rights Coalition), un rinnovato impegno nella promozione e sostegno del benessere dei propri dipendenti e l’unrecouped advances program (lo stralcio dei saldi non recuperati), i cui benefici sono andati a “circa 4.500 artisti e produttori a livello globale nel suo primo anno di attivazione”, oltre che al fondo per l’equità sociale di WMG in collaborazione con la fondazione della famiglia del proprietario del gruppo, Len Blavatnik, che fino a oggi hanno devoluto “oltre 25 milioni di dollari in operazioni benefiche e per il sostegno di oltre 30 organizzazioni tramite il suo Core Grants Fund”.