Cyanite, startup fondata nel 2019 con sede a Berlino, ha lanciato un motore di ricerca che trova musica in base a richieste testuali. Si tratta di un "input testuale complesso" che utilizza il linguaggio naturale, prendendo spunto dal’AI text-to-image, cioè generatore di immagini che interpreta il testo, tecnologia è già stata testata da clienti come Nettwerk Music Group, Brilliant Classics, Marmoset Music e MediaTracks. L'obiettivo è quello di rendere la ricerca nei cataloghi più semplice e precisa; la società ha infatti spiegato: "Gli utenti possono inserire una descrizione completa della scena, un briefing di sincronizzazione o semplicemente un'idea su un suono, e Cyanite's Free Text Search fornirà un elenco di brani adatti. Pe esempio: una città perduta nel tempo, i suoi edifici semisepolti dalla giungla che l'ha reclamata. Oppure: camminare lungo un'autostrada polverosa". Lo scorso novembre, Cyanite e BMG hanno stretto un accordo globale per l’ottimizzazione della ricerca delle sue canzoni e della etichettatura delle stesse, valorizzando quindi le potenzialità di utilizzo per lo streaming, il mondo dei giochi, la tv, il cinema e la pubblicità. Cyanite è una delle prime aziende a offrire tagging e ricerca musicale as-a-service basati sull'intelligenza artificiale e, come spiegato sul sito ufficiale, con lo studio delle emozioni e della psicologia della musica “per aiutare le aziende a trasformare i loro cataloghi nel loro Spotify personale”. La tecnologia AI include l'auto-tagging, la ricerca per similarità, la visualizzazione dei brani e la ricerca a testo libero offerta nell'applicazione web Cyanite e nell'API Cyanite.