“Per correggere lo squilibrio (del pagamento dello streaming, ndr), abbiamo bisogno di un modello aggiornato… Un modello che sarà vincente sia per gli artisti, sia per i fan, sia per le etichette e che, allo stesso tempo, migliorerà anche la proposta di valore delle piattaforme stesse, accelerando la crescita degli abbonati e monetizzando meglio il fandom". Sono le parole con cui Sir Lucian Grainge, CEO di Universal Music Group, ha scritto nel suo memo inviato ai dipendenti e circolato sui media lo scorso 11 gennaio a cui segue la notizia della collaborazione con TIDAL, la piattaforma nata per iniziativa di Jay-Z e successivamente venduta a Jack Dorsey che l'ha collocata sotto Block. Le due società hanno annunciato una partnership per la realizzazione di quello che viene definito "un nuovo modello economico innovativo per lo streaming musicale che potrebbe ricompensare al meglio il talento dagli artisti". Jesse Dorogusker, responsabile di TIDAL, ha dichiarato: "Fin dal principio, TIDAL si è distinta per essere al servizio dell'artista, per esempio con un abbonamento premium per retribuire in maniera più consistente gli artisti e con la ricerca di nuove idee, come le royalties incentrate sui fan, e per verificare se esistano modi più giusti ed equi per pagare gli artisti. Stiamo mettendo da parte la nostra attuale ricerca sulle royalties incentrate sui fan per concentrarci su questa opportunità e siamo entusiasti di conoscere le possibilità di un'economia dello streaming più innovativa. Questa partnership ci consentirà di ripensare a come migliorare in modo sostenibile la distribuzione delle royalties per tutti gli artisti presenti sulla nostra piattaforma". Lo scopo della collaborazione è di analizzare e capire come, "sfruttando il coinvolgimento dei fan", i servizi e le piattaforme musicali possano "generare un maggiore valore commerciale per ogni tipo di artista" in che modo diversi modelli economici "potrebbero accelerare la crescita del numero di abbonati, rafforzare la fidelizzazione e monetizzare tramite il fandom a vantaggio degli artisti e della comunità musicale in generale". Michael Nash, Executive Vice President, Chief Digital Officer di UMG, ha aggiunto: "Con la continua evoluzione del settore digitale, è sempre più chiaro che il modello economico dello streaming musicale ha bisogno di innovazione per garantire un futuro vivace e sostenibile. La scelta di TIDAL di aderire a questa sfida è particolarmente entusiasmante, perché l'ecosistema musicale può funzionare meglio, per ogni tipo di artista e di fan, e solo attraverso una collaborazione attenta e mirata".