A qualche giorno dalla presentazione della proposta della "Junk Fee Prevention Act" da parte del presidente USA Biden al Congresso, Ticketmaster, controllata di Live Nation, ha pubblicato un post sul proprio sito ufficiale in cui presenta alcuni degli obiettivi come quello di vedere "un'applicazione più severa della legislazione anti-bot esistente e nuove sanzioni per le violazioni". La società ha iniziato con un breve resoconto del fenomeno del bagarinaggio: “i bagarini spesso infrangono la legge utilizzando dei bot per cercare di superare il processo di acquisto dei biglietti più velocemente degli esseri umani”. Non solo: menziona una delle proprie soluzione, ovvero il sistema di sicurezza “Verified Fan” che hanno descritto come “una minaccia diretta per i bagarini criminali che cercano di truffare gli acquirenti” grazie al quale solo il 5% dei biglietti finisce sul mercato secondario, una percentuale inferiore al 20-30% tipico delle vendite non verificate. Ticketmaster ha anche sottolineato che il team di esperti è a lavoro su nuove soluzioni per monitorare i tentativi di attacco, spiegando che i fan devono sapere che potrebbe essere necessario rallentare o mettere in pausa in tempo reale una vendita per difendersi da un attacco informatico. Tra i fattori che incentivano il bagarinaggio c’è la decisione di prezzare i biglietti al di sotto del valore del mercato in modo da renderli più accessibili ai fan: un atto di buona fede che però incentiva a rivenderli a prezzi molto più alti, tanto che il mercato della rivendita è diventata una realtà da 5 miliardi di dollari negli Stati Uniti. La controllata di Live Nation ha chiarito che non tutti coloro che rivendono biglietti li acquistano imbrogliando, e la rivendita di biglietti è legale negli Stati Uniti, ma è ora di porre fine ai bagarini che usano i bot per procurarsi ticket illegalmente: “Questa pratica è ingiusta nei confronti dei fan e degli artisti. Ecco perché abbiamo sostenuto l'approvazione del BOTS Act del 2016 e da tempo chiediamo un'applicazione più severa della legislazione anti-bot esistente e nuove sanzioni per le violazioni”.