Si sono rivelate corrette le previsioni di Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicità, che alla vigilia della prima serata della settantatreesima edizione del Festival di Sanremo aveva parlato di un’edizione “molto promettente” della manifestazione riguardo la raccolta pubblicitaria: nel corso della conferenza stampa finale della manifestazione canora tenuta oggi, domenica 12 febbraio, l’ad della divisione ADV del servizio pubblico ha rivelato che per la prima volta nella storia della manifestazione è stata superata la soglia dei 50 milioni di euro. “Si tratta di poco più di 50 milioni”, ha dichiarato Tagliavia: “Lo ribadisco: per arrivare a questo risultato è stato fondamentale che Amadeus abbia ricevuto l’incarico presto, potendo lavorare al progetto per un anno. Altrettanto fondamentale è stato il modello operativo, con una modalità di sviluppo dei modelli condivisi con la parte artistica”. Riguardo l’offerta presentata dalla RAI per questo Sanremo, Tagliavia ha rivelato come “le componenti che crescono più velocemente” siano RaiPlay e Radio2, con l’emittente radiofonica rivelatasi “il mezzo che su base annua è cresciuto di più”. Interrogato da Francesco Prisco di Il Sole 24 Ore, Tagliavia ha confermato come - per l’edizione 2023 del Festival - non sia stato siglato alcun accordo con Meta, società che controlla Instagram, la piattaforma social più volte citata sul palco del corso delle cinque serate. “L’integrazione [dei marchi] funziona perché c’è rispetto degli ambiti”, spiega l’ad: “Per quanto ci riguarda, il festival funziona con la parte editoriale. Avere Chiara Ferragni senza Instagram è difficile da immaginare, dal punto di vista autoriale. Là dove - in futuro - ci dovesse essere una collaborazione strutturale [con un brand] si passerebbe da una pura indicazione editoriale a una vera e propria collaborazione commerciale”.