L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni potrebbe aprire una o più istruttorie nei confronti della Rai per fare chiarezza sui fatti portati all’attenzione dell’ente dopo la conclusione della settantatreesima edizione del Festival della Canzone Italiana: come riferito da - tra gli altri - Corriere della Sera e l'agenzia Lapresse, il consiglio dell’authority ne ha discusso - come da programma - nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 febbraio. L’effettivo avvio dei procedimenti potrebbe essere deciso nel corso della prossima assemblea di AGCom, in programma a inizio marzo. I due filoni che potrebbero essere indagati dall’autorità sono due, uno per una presunta violazione delle norme a difesa dei minori e uno per una possibile infrazione della normativa sul divieto di pubblicità occulta. Il primo si riferisce a due episodi, quello del bacio tra Fedez e Rosa Chemical - già oggetto di un esposto per presunti atti osceni in luogo pubblico presentato dall’avvocato Luca Ghelfi per conto dell’associazione Pro Vita & Famiglia, dell'On. Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell'Avv. Valerio Cianciulli, dove si parla di “un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un'ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale” - e quello della distruzione della scenografia da parte di Blanco, già segnalato alla Procura della Repubblica di Imperia con un esposto presentato dal Codacons. Il secondo dovrebbe avere per oggetto la presenza di Instagram, la piattaforma social controllata da Meta di Mark Zuckerberg, sul palco del Teatro Ariston, rilanciata dalla co-conduttrice Chiara Ferragni e - tra le altre cose - dall’apertura in diretta di un profilo intestato al direttore artistico della manifestazione Amadeus. Sul tema, nel corso della conferenza stampa finale dell’ultimo Festival, era intervenuto l’ad di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia: “Avere Chiara Ferragni senza Instagram è difficile da immaginare, dal punto di vista autoriale”, aveva spiegato Tagliavia, “Là dove - in futuro - ci dovesse essere una collaborazione strutturale [con un brand] si passerebbe da una pura indicazione editoriale a una vera e propria collaborazione commerciale”. Come osserva il Corriere della Sera, su questo tema un’eventuale istruttoria di AGCom potrebbe giungere - tra le altre - a due conclusioni. Nel caso dovesse essere verificata l’esistenza di un accordo tra RAi e Instagram, si dovrebbe procedere per mancata segnalazione di un contratto in essere tra il servizio pubblico e il brand: in caso contrario, si potrebbe configurare l’eventualità di un mancato introito da parte dell’emittente di stato.