E’ stata presentata oggi, mercoledì 8 marzo, a Ferrara, la seconda edizione del Comfort Festival, evento prodotto da Barley Arts in programma al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara il prossimo 2 luglio. A svelare la line-up completa della manifestazione è stato lo stesso patron di Barley Arts Claudio Trotta, accompagnato per l’occasione dal sindaco della cittadina estense Alan Fabbri e all’assessore alla Cultura della giunta locale Marco Gulinelli. Il festival prevede due palchi, il Comfort e l’Armonia - quest’ultimo promosso da Slow Music: sul primo si alterneranno, in ordine di apparizione, Wolfmother, Glen Hansard, Nathaniel Rateliff & The Night Sweats e Jack Johnson, mentre il secondo - sempre in ordine di apparizione - ospiterà i set di Francesco Più, Pillow Queens, Ocie Elliott, Mary Gauthier e Kurt Vile & The Violators. E’ un festival, il Comfort, che per Trotta “va contro la logica dell’industria mainstream del live, dominata dagli exploit numerici a dai sold out. Quando parliamo di pubblico, dobbiamo sempre ricordare che stiamo parlando di esseri umani, non di numeri. E non c’è ragione che in nome dei numeri si facciamo spettacoli con una quantità esagerata di persone in platea. Se si punta solo ai grandi numeri è difficile tenere alto il livello del benessere psicofisico delle persone: in caso contrario si cede alla logica del selfie, dell’evento esclusivo al quale esserci a tutti i costi solo per vantare sui social la propria presenza. Nulla di più lontano dalla mia filosofia e da quella di Barley Arts: con il Comfort il punto centrale è rimettere al centro il fruitore”. Riguardo la line-up, Trotta ha osservato come il concetto stesso di festival abbia insita la prerogativa della diversità nel cartellone: “Se si guarda ai festival storici, la cifra è sempre stata quella della diversità. Purtroppo la malattia che ha contagiato una parte dell’audience è che l’addizione significhi per forza sottrazione: è venuta meno la logica della scoperta, dell’assistere anche ai set dei gruppi che non si conoscono per scoprire qualcosa di nuovo. Parlo per esperienza: mi è capitato di vedere fan dei Rage Against the Machine fischiare Iggy Pop”. Le ragioni che hanno portato a questa situazione vengono da lontano: per Trotta, infatti, “l’Italia non potrà dirsi un ‘paese musicale’ fino a che le istituzioni non metteranno mano alla scuola, per insegnare ai ragazzi che oltre al flauto dolce vantiamo una tradizione musicale ricchissima”. Ribadendo come la filosofia adottata per il Comfort Festival Trotta l’abbia applicata anche alle date di Bruce Springsteen previste per la prossima estate in Italia - auto-limitando le capienze degli spazi che ospiteranno gli show da 70 a 60 mila unità a Roma, da 100 a 70mila a Monza, e a 50mila a Ferrara, “nonostante la domanda enorme” - il promoter ha osservato come le polemiche sull’impatto ambientale del festival a Ferrara siano, a suo parere, pretestuose: “Quello dove opereremo è un parco urbano, non un'area protetta: in passato ha ospitato anche spettacoli pirotecnici. So che sulla stampa locale l’argomento tiene banco, ma voi sbagliate” - conclude Trotta, rivolgendosi ai giornalisti - “Il nulla non deve avere visibilità”.