Universal Music Group e Deezer hanno finalizzato la partnership strategica mirata ad implementare e migliorare il modello di retribuzione dagli incassi derivanti dalle piattaforme di streaming. Sir Lucian Grainge, CEO di Universal Music Group, ha annunciato la mission della major nel memo inviato ai dipendenti e circolato sui media lo scorso 11 gennaio, sottolineando la necessità di “correggere lo squilibrio (del pagamento dai dsp, ndr), abbiamo bisogno di un modello aggiornato che sarà vincente sia per gli artisti, sia per i fan, sia per le etichette”. UMG, che lo scorso febbraio ha annunciato una collaborazione con Tidal per lo stesso motivo, ha commentato: "UMG e Deezer mirano a sviluppare nuovi metodi che ricompensino nel modo giusto gli artisti, i discografici e i cantautori per il valore che creano e reinventare il modello di engagement degli utenti di Deezer”. Deezer, piattaforma digitale francese sotto la guida di Jeronimo Folgueira, è stato notoriamente uno dei primi sostenitori dei pagamenti "incentrati sull'utente", anche se i suoi sforzi per lanciare un progetto pilota in Francia sono stati ostacolati dalla mancanza di partecipazioni di alcune società del settore. UMG, invece, sembrerebbe propensa ad valutare il "bonus pool" di royalties per gli artisti che generano maggior valore per i servizi di streaming e abbonamenti di streaming "superfan tier". L’accordo tra le due società, infatti, ha lo scopo di "premiare i super fan, livestreaming in-app e concerti VOD". Jeronimo Folgueira, CEO di Deezer, ha commentato: “Il sistema attuale presenta evidenti problemi che devono essere affrontati, come la crescente quantità di brani ‘non musicali’ caricati sulle piattaforme, le copertine di scarsa qualità con nomi di artisti e canzoni scritti in modo errato per "rubare" i flussi e le persone che cercano di ingannare il sistema con la lunghezza delle canzoni. Questo danneggia i veri artisti, rende più difficile l'emergere di quelli nuovi e rovina l'esperienza dei fan".