Midia Research, società di ricerche di mercato britannica, ha pubblicato - con il consueto anticipo "strategico" rispetto al resoconto ufficiale di IFPI, che sarà diffuso nel corso della prossima settimana - il report sull’andamento del mercato discografico globale nel 2022. Dai dati dell’indagine si evince che gli incassi della musica registrata relativi allo scorso abbiano raggiunto a livello globale un valore pari a 31,2 miliardi di dollari, con una crescita su base annua del 6,7%. Il tasso di crescita annuale è in netto calo rispetto all'aumento del 24,7% stimato da Midia per l'anno precedente, il 2021, ma la società ha spiegato che la percentuale di incremento del 2022 è una prova di “solidità” dell'industria musicale di fronte alle difficoltà come le oscillazioni dell'economia globale e il rincaro prezzi. Mark Mulligan, amministratore delegato di Midia, ha precisato: "Il 2021 è stato per molti aspetti un anno di crescita accentuata dal post Covid, mentre il 2022 si è trovato all'estremità opposta, affrontando una serie di difficoltà economiche. In questo contesto, una crescita del 6,7% potrebbe essere considerata un risultato ancora più importante del 24,8% raggiunto nel 2021". Midia ha stimato che lo streaming abbia generato 20 miliardi di dollari di ricavi nel 2022, con una crescita dell'8,3% rispetto all'anno precedente, rappresentando il 64,1% degli introiti totali, ma anche questo segmento ha subito un rallentamento: dal 2021 c’è stata un’aggiunta di soli 4,2 miliardi di dollari (lo scorso anno sono stati prodotti 18,5 miliardi). Midia ha citato come fattori chiave il calo del numero di nuovi abbonamenti nei mercati più sviluppati e dei ricavi da pubblicità; Mulligan ha spiegato: "La crescita degli abbonamenti ai servizi musicali è stata nettamente più forte, con un aumento del 13,7% con 652 milioni. Tuttavia, i mercati più importanti del Nord America e dell'Europa hanno rappresentato solo un terzo della crescita". Secondo le stime di Midia, le etichette indipendenti hanno visto crescere i loro ricavi del 7,1%, e gli artisti unsigned hanno registrato un incremento dei ricavi pari al 16,6%, raggiungendo quota 1,7 miliardi di dollari, e aumentando la quota di mercato dal 5,2% al 5,7%. "La quota di mercato combinata degli artisti privi di contratto discografico e delle etichette indipendenti ha raggiunto il 34,6% nel 2022, in crescita rispetto al 34% del 2021", scrive Mulligan, con l'avvertenza che questo dato "non include i ricavi aggiuntivi delle etichette indipendenti distribuite dalle major". Come ultimi dati, Mulligan ha comunicato i ricavi dell’editoria musicale mondiale, settore che è cresciuto del 16,6%, raggiungendo i 10,8 miliardi di dollari.