L’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni ha comminato una sanzione pari a 12 milioni e 240mila euro a Viagogo, società operante nel settore del secondary ticketing con quartier generale nel Delaware, Stati Uniti, ma con sede legale a Ginevra: come si legge nell’ordinanza pubblicata oggi, venerdì 24 marzo, sul sito ufficiale dell’authority, il provvedimento è stato preso alla luce di una violazione dell’articolo 1, comma 545 della legge 232 dell’11 dicembre 2016, in materia di rivendita di titoli di ingresso per eventi pubblici. Nel dettaglio, l’AGCom ha contestato “la condotta di Viagogo (...) sulla base delle evidenze raccolte dalla Guardia di Finanza”, appurando come la società non si limitasse a “connettere i potenziali venditori con i potenziali acquirenti al solo fine di facilitare le transazioni economiche, trattando i dati degli utenti in modo puramente tecnico, passivo e automatico”, ma intervenendo “attivamente ed estensivamente durante tutte le fasi della transazione commerciale fino alla sua conclusione, anche per indirizzare la scelta dell’utente e trattenendo per sé una cospicua commissione”. Grazie anche alla segnalazione da parte di TicketOne, piattaforma leader sul mercato primario in Italia, da tempo attiva nel contrasto delle speculazione online nella rivendita dei biglietti, la Guardia di Finanza e l’AGCom hanno accertato gravi irregolarità commesse da Viagogo riguardo eventi - 68 in totale - con protagonisti, tra gli altri, Maneskin e Blanco. Dirimente, nella nuova pronuncia, è il ruolo riconosciuto dalla corte a Viagogo, che non si limita al ruolo di marketplace “passivo” ma - come si legge nel documento - si configura come soggetto con un “ruolo 'attivo' nelle transazioni dei suddetti titoli di accesso attraverso una capillare e strutturata rete distributiva, circostanza questa tale da poter far considerare la sopra descritta attività quale vera e propria intermediazione commerciale, vietata nel nostro ordinamento e da cui la Società risulterebbe trarre (illeciti) profitti”. “Le evidenze istruttorie hanno infatti confermato che la società Viagogo AG ha svolto attività di messa in vendita o comunque di collocamento di titoli di accesso ad eventi di spettacolo, attraverso il sito www.viagogo.it, anche a prezzi superiori a quelli nominali, senza essere titolare dei sistemi di emissione autorizzati”, prosegue AGCom: “Il comportamento posto in essere dalla società Viagogo AG deve ritenersi di gravità elevata in considerazione della rilevazione di numerosi episodi” in violazione alle norme, oltre che alla messa in atto di “condotte illecite, utilizzando sia la propria piattaforma, avente un’accessibilità globale, sia ampliando ulteriormente la propria platea di utenti attraverso l’utilizzo di una strategia multipiattaforma, con lo scopo di massimizzare il volume di biglietti venduti”. Oltre alla sanzione pecuniaria, Viagogo ha ricevuto anche una diffida “dal porre in essere ulteriori comportamenti in violazione delle disposizioni richiamate, riservandosi, nel caso di accertamento di ulteriori violazioni successive alla notifica del presente provvedimento, di procedere con ulteriori misure”.